In che direzione (di nuovo e d’altro)
Siccome pare brutto parlare della sciatteria e dell’impreparazione dei Nuovi Eletti, non ne dirò più di tanto . E, a patto che non mi si ripeta che il linguaggio approssimativo, una certa qual propensione alla dietrologia e al luogo comune, significhino freschezza – beneducata e piuttosto in auge definizione dell’infantilismo galoppante – mi asterrò anche dal calcolare quanto tutto questo nuovo in irresistibile avanzata, ci costerà in termini di qualità della legislatura.Sempre che ne avremo una.
Restano, è vero, alcune inquietudini sulle tesi del Futurologo, proprietario del Marchio e del Vapore, maître à penser di riferimento, e, su alcune affermazioni captate in televisione dalla testimonianza di un fedelissimo – ed eletto – circa l’uso statunitense di microchip sottocutanei,ma questo devo ammettere è un problema di personale avversione per l’apocalittico,l’esoterico, il magico, il complottistico e i fiori di bach. Tutta roba che mi fa pensare,so anche perché, alla triste fine dell’impero romano.Vero è che della forza dirompente di questa cospicua materia, pochi hanno capito la portata e soprattutto la capacità di rappresentare, unitamente agli strilli, agli insulti, al turpiloquio e alle teorie da bar, un disagio e un malessere sociale diffusi.
Ciò detto,recuperato un barlume di pensiero positivo, bisognerebbe appuntare l’attenzione su ciò che sarà di questa complicata vicenda data l’attendibilità delle forze in campo, evitando accuratamente la lunga teoria di possibili scenari ,alcuni dei quali improponibili, che in questi giorni tra televisione e giornali animano un dibattito ora futile, ora fantascientifico.
Ieri il PD durante i lavori di Direzione Nazionale ha approvato con un solo astenuto la proposta Bersani : otto punti programmatici e il tentativo di cercare di avviare la legislatura con l’accordo del Movimento 5 Stelle che peraltro, pur cambiando formule e gradazioni del diniego,continua a sottrarsi.
L’unanimità tuttavia, lungi dall’offrire una sensazione di compattezza, insinuava il dubbio che tutto quel consenso fosse direttamente proporzionale all’impossibilità di realizzare il programma.Nessuna seconda o terza proposta, a parte il doveroso rimettersi al presidente della Repubblica, è stata elaborata.
Certo non sono mancati coloro che velatamente hanno accennato alla possibilità di un accordo col PDL magari senza Berlusconi – da neutralizzare non vedo come – ma il senso del pudore deve aver prevalso.E così niente Koalition né große né kleine ( respiro di sollievo).
Eppure deve esserci un modo per non sprecare l’occasione di avere per la prima volta, dopo anni, i numeri per combinare qualcosa di buono nell’interesse del Paese : una legge sul conflitto d’interessi, una nuova legge elettorale, una sui partiti, un’altra sulla corruzione,provvedimenti per il lavoro,per le imprese e via discorrendo.Cose di cui parliamo da anni che certo non sarebbe possibile realizzare con un altro governo tecnico.Si troverà una figura fuori dai partiti che trovi d’accordo anche il Movimento 5 stelle per guidare un governo magari a tempo e senza troppi aggettivi?
Non so se tra un’analisi raffazzonata del ventennio,un microchip e una ripassata al manuale di educazione civica, i neo eletti riescano ad avere contezza dello sciupìo che deriverebbe dal loro mettersi di traverso.Fossero davvero freschi,non avrebbero indugi, perché il sogno della maggioranza ottenuta attraverso la strategia del non mettersi in gioco – più prima repubblica di così.. – potrebbe naufragare nella disillusione degli elettori che si aspettano miglioramenti. A breve sapremo.
Al PD invece non rimane che attraversare questa fase con dignità,avviando le procedure per un nuovo congresso, perché dalle otto ore e passa d’interventi, tra cui alcuni molto efficaci,è emerso con chiarezza che ci sarebbe bisogno non solo di nuovo ma anche d’altro.Un problema di rinnovamento al quale è oramai difficile sottrarsi.Una lettura da eseguire non superficialmente e che non riguarda solo l’età ma la sensibilità,la sintonia e in generale un approccio con la realtà e una capacità di progettare il futuro oramai invariabilmente scoloriti.
Foto Ansa da Huffington Post dell’insegna al Nazareno con i messaggi dei militanti
8 pensieri riguardo “In che direzione (di nuovo e d’altro)”
Facile sparare sui Nuovi Eletti, soprattutto se nel gruppo si evidenziano proprio i più impreparati (che ci sono) dimenticando di citare che ce ne sono molti altri preparati ed in gamba. Come si dice, nessuno nasce imparato, si faranno le ossa.
Chi ha votato M5S (e premetto di non essere tra quelli) sapeva benissimo chi stava portando in parlamento (ingenui, naif, poco navigati, qualche imbucato pure) eppure lo ha preferito alle proposte degli altri partiti, PD in testa. Ci sarà un qualche motivo?
Sentire la analisi del voto di Franceschini, che afferma (dimenticando che la politica non si fa con la matematica) che “se il PD si fosse alleato con Monti oggi avrebbe il 40% e governerebbe senza problemi” dà una chiara sconfortante idea della visione politica del PD (o almeno diuna una significativa componente). Se il PD si fosse alleato con Monti, oltre a perdere il 3,5 % di SEL (perchè ricordo che Monti ha posto un aut aut su SEL) avrebbe perso un altro bel pò di voti, molti dei quali a favore del M5S.
Il PD resta quello degli interventi di Bindi, Franceschini, D’Alema, Fassino (quello del : il PD non è un taxi …) Fioroni ecc. … Su questo devo dare ragione a Grillo, sono morti ma non se ne sono ancora accorti!
Quanto alla tua domanda su una figura fuori dai partiti, ho sentito circolare il nome di Rodotà. E’ persona stimabilissima che apprezzo molto e che chissà non possa coagulare intorno a sè il consenso del M5S. Nel complesso però sono piuttosto scettico che si arrivi ad una soluzione concreta. Non vedo in Grillo e Casaleggio la volontà di assumersi la responsabilità di Governo. E poi: siamo così sicuri che riusciremmo a combinare qualcosa di buono insieme ad una forza che ci vede come corresponsabile di tutti i mali del Paese e che vorrebbe spazzarci via insieme agli altri partiti? Siamo sicuri che non farebbe di tutto per metterci in difficoltà e così passare all’incasso al prossimo turno? Non sarebbe forse meglio puntare ad un Esecutivo che faccia la nuova legge elettorale e che ci porti alle urne nel giro di breve?
Nei mesi che ci saparerebbero dalle prossime elezioni il PD dovrà porre in essere un forte rinnovamento, ormai non più procrastinabile. Servono giovani seri e capaci, ma anche forti dal punto di vista mediatico. Serve saper intercettare i bisogni della gente per spuntare le armi alle forze populiste, che questi bisogni li cavalcano per il proprio basso tornaconto.
@old
http://www.youtube.com/watch?v=nGlRO2pwKzU
L’intervento di Franceschini è qua sopra se vuoi riascoltarlo, si parlava di “allargamento” al cospetto di due populismi, non di future alleanze ma di gestioni della fase a venire senza preclusioni.Fermi restando gli otto punti.
E poi l’ha premesso anche lui che l’aritmetica elettorale non ha gran senso.(contestualizzare le espressioni)
Non è assolutamente facile sparare a zero sui nuovi arrivati sapendo che faranno leggi che poi i tribunali dovranno cercare di applicare.
Sapessi quante procedure d’infrazione abbiamo in Europa grazie a certi articolati scritti da una classe dirigente scelta nelle cene eleganti.
Ecco perchè rifuggendo da ogni paternalismo non mi sento intenerita dai neofiti che tentano l’assalto al cielo.
Il prezzo dell’inesperienza come vedi lo paghiamo sciupando un’occasione forse irripetibile. A chi giova?
(Il PD per me è l’intervento di Soru,di Tocci,di Civati soprattutto è una comunità viva,attiva,paziente e generosa).Spero in un congresso meno rituale possibile.
Caro Rear, basta che non facciamo fare tutto a Rodotà – giorni orsono mi pare fosse in corsa per la presidenza della repubblica – che magari poi finisce per non far nulla.
A me gli alti profili stanno bene tutti tanto metà della messa la canta Bruxelles e l’altra metà è ben occupata dagli otto punti che non sono malaccio.Se poi ci si infilasse una gestione della normale amministrazione un po’meno dissennata,sarei felice.
Oh che fine ingloriosa… la mia reputazione è oramai ai minimi termini.
Condivido ogni tua parola. Secondo me gli eletti più che freschi come le mozzarelle dovrebbero essere competenti e preparati.
Ohi,Pyperita shtt… in direzione otto ore senza cambiare il bicchiere dell’acqua in tribuna oratori.
All’inizio era pieno,ha bevuto il segretario, credo,dopodichè ovviamente è rimasto a metà per tutto il tempo (guardare su you tube per credere).
Lascio a te le conclusioni.
(Questo a proposito di freschezza)
già, il congresso è alle porte.
e questo governo per il PD è cruciale: o si cambia qualcosa, nel partito e nel paese, “o si muore”.
quello che mi preoccupa è che la retorica di M5S gli consente tutto l’atteggiamento oltranzista e senza concessioni, né verso il PD, né per il bene del paese: se è passato un messaggio come quello che hanno portato avanti in campagna elettorale, non avranno difficoltà a far passare l’idea che le mancate riforme sono dipese interamente da proposte “inaccettabili” dei soliti partiti.
passo dopo passo verso l’agognato 100%
La fase è piuttosto delicata ecco perché la soluzione di coinvolgere il Movimento in ruoli di responsabilità,mi sembra l’unica praticabile.
Intanto perchè, fuori di ogni strategismo,gli spetta, in secondo luogo per fare chiarezza.
Sono convinta che la maggior parte dei loro elettori nutre aspettative.Tutto questo polverone necessita di un banco di prova.Quanto al 100% mi pare che manchino le necessarie attrezzature…