Con Veltroni senza se e con un solo ma
Mentre la nave affonda, le beghe interne del Partito Democratico risultano interessanti all’elettore di buona volontà, quanto l’orario invernale degli autobus di Topeka, Kansas . E di beghe interne, vere e presunte, erano pieni i giornali già da prima dell’incontro di venerdì a Roma, quando ogni testata che si rispetti ha dedicato – oh, ma che eccitazione! - quel tanto di spazio, alla mappatura delle Fondazioni o correnti che dir si voglia. Alcune vistose assenze e l’intervento di Parisi in sede di dibattito, hanno poi fatto il resto, contribuendo con ciò a delineare un quadro di disaffezione e contrasti interni di cui francamente non si sentiva il bisogno. Non discuto il disorientamento, la delusione o il disaccordo che ciascuno dovrebbe avere il diritto di rivendicare, tuttavia qualche obiezione è sembrata un pochettino di maniera, per esempio se l’assemblea fosse o meno qualificata e in che misura, ad eleggere la Direzione Nazionale, avrebbe potuto essere un ottimo contendere statutario del quale si investire , per tempo ovvero a suo tempo quelli che hanno scritto le Regole . I quali mi risulta fossero numerosi e di variegata impostazione, nonchè legittimamente designati a svolgere quella funzione. Che poi le correnti, con o senza richieste di cambi di vertice, impazzino, non è una novità di particolare rilievo ne’ un fenomeno che nasce col Partito Democratico, come non lo sono le rivolte generazionali ancorchè guidate da personaggi con vent’anni di partito sulle spalle, tutti rigorosamente vissuti da postazioni, minimo dirigenziali. Così, poichè ognuno dichiara essere il proprio malumore rappresentativo di istanze profondamente sentite e numericamente rilevanti, Veltroni farebbe bene a fare un congresso su mozioni contrapposte prima delle elezioni europee : la conta – ma non solo quella – si rende necessaria a sciogliere le ambiguità e anche a capire la reale consistenza dei referenti sociali di ciascuna compagine : altrimenti le oligarchie non sono solo quelle che governano il Partito ma anche quelle che al governo del partito, più o meno velatamente, si oppongono. Tanto per capire se al di là delle geremiadi sulla mancanza di democrazia interna e il mancato ricambio generazionale o del tormentone Prodi si Prodi no, alleanze si alleanze no, antiberlusconismo si antiberlusconismo no, esista un qualche solido progetto di cambiamento, chessò una linea politica, un gruppo dirigente contrapposto all’attuale. Allo stato, mi sembrerebbe più importante rispondere ai cittadini che si interrogano su quale ruolo stia svolgendo l’Opposizione nel Paese, che dare ascolto ai rumori fuori e dentro la scena. Un congresso si rende necessario. Sarebbe questo, per me, adesso , l’unico ma da dirimere sulla via del fare chiarezza.
8 pensieri riguardo “Con Veltroni senza se e con un solo ma”
e in sede locale è anche peggio. E’ tuttora in corso l’aspra tenzone su bassoliniani sì, bassoliniani no. E noi col fiato sospeso: chi vincerà sta giostra del saracino?
Anche perchè altro non puoi fare, le vecchie sezioni DS a cui si faceva riferimento si sono dissolte nel nulla.
La base è persa e come un gregge di pecore vaga. Aspettiamo l’autunno per vederci al Circo massimo o andiamo a Milano per girotondi?
Una brutta transizione questa in cui più di tanto, come opposizione, non si può fare, tutti si lamentano e nessuno ha una proposta.Il PD s’ha da fare partito ma soprattutto sciogliere il nodo su come spiegarsi con i cittadini. Per il resto il segretario si è dimostrato affidabile.Rifiutarsi di proseguire col dialogo era l’unica possibilità.L’unica discriminante. Se rinnovare significa solo cambiare facce,mi dispiace, mi tengo il vecchio.C’è molta confusione in giro e c’è chi rimesta nel torbido.Ci vuole un bel congresso,così vediamo chi ha da dire e cosa.E poi ci si conta.Non c’è niente di male.
Bassolino che vuole? Scarso risultato alle primarie,nemmeno è stato eletto in Direzione…faccia il governatore per l’ultimo km e lo faccia a modo.Già sarebbe tantissimo.
all’epoca era già caduto in disgrazia, pensavamo che ne facessero salsicce. Da qualche tempo invece (dopo gli elogi a silvio) sembra in risalita e non si parla piu’ di dimissioni.
Sui rifiuti ( di Roma) ‘o muorto allerta ha convenuto sul Piano del cntro sinistra dichiarandolo credibile e ben strutturato. Sulla risoluzione dei problemi concreti le istituzioni dovrebbero collaborare.Il can can che si è fatto sulle dichiarazioni di Bassolino è stato ,secondo me, eccessivo,in larga parte si trattava di “buone maniere” ma pare proprio che non si riesca a fare a meno di di interpretare qualsiasi virgola secondo un tornaconto che spesso si risolve nell’incremento delle vendite dei vari giornali.Per il resto,non saprei,il suo mandato non è comunque eterno e come già detto,più tardi si vota e meglio è. Magari sta luna di miele finisce e la gente ritrova se stessa….
purtroppo a Napoli si sta diffondendo il concetto che pd o pdl per noi pari sono, e non è bello, proprio no.
Nel frattempo ‘o muorto allerta si sta dedicando al buco nel bilancio romano. Stasera finalmente Veltroni ci ha illuminati sulle manovre in atto.
Non so se vi arrivano le immagini delle movimentatissime sedute comunali,credo che Blob abbia mostrato qualcosa.Prima della sospensione estiva voglio fare un salto.Dopo quindici anni almeno potrò vedere l’opposizione capitolina all’opera. Qui si mormora che la destra si sia resa conto che Roma non è uno scherzo,infatti ‘o muorto non sa che pesci prendere…fa e disfa in continuazione e poi siamo dimenticati da tutti…Veltroni stava sempre a ricevere autorità,ambasciatori,presidenti….qui non si fa più vivo nessuno….diventeremo un borgo.Comunque lo spiegone contabile Walterinesco è stato esaustivo al massimo,si è applicato insomma e di tante storture che poteva mettere in chiaro ha scelto le più semplici ( altrimenti sai che sonno)
Avevo letto una illuminante superrelazione di Causi in proposito, e vorrei sapere fare queste cose anch’io, un giorno.
Non è difficile Paps, ci vuole pratica però e la cognizione che quel che viene tradotto in numeri, poste e capitoli è la sintesi amministrativa di uno o più eventi. Conoscere puntualmente quegli eventi è fondamentale ed è ciò che fa la differenza tra un bretelluto, rampante, funzionario da società di rating e un professionista. Sono contenta che ti sia piaciuto Causi,è stato un amministratore brillantissimo ( e in comune aveva uno staff di funzionari davvero preparati).