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Il mestiere dell’avvocato (lealtà divisa)

Il mestiere dell’avvocato (lealtà divisa)

L’avvocato è una figura problematica. Perchè la sua lealtà è divisa tra il dovere di rispettare le leggi dello Stato e quello di difendere il proprio assistito.Qualunque siano le accuse. Eppure proprio per questo,l’avvocato è garanzia indispensabile di libertà.

Può sembrare un ossimoro che nasconde  chissà quali ambiguità ma praticare con rigore e dedizione la lealtà divisa, significa manifestare l’identità forte della professione di avvocato, un ruolo che solitamente viene interpretato come soldato del nemico più che che come garante della Giustizia.Eppure proprio l’avvocato che difende il colpevole è garanzia essenziale per il cittadino onesto. Finché l’avvocato è libero di scegliere il cliente che vuole, il cittadino che non ha commesso reati sa che qualsiasi cosa gli accada, in qualsiasi circostanza si trovi, potrà avere un difensore. La garanzia che il colpevole sia difeso rassicura l’innocente. E alimenta la democrazia.

L’avvocato necessario è un libro di Fulvio Gianaria e Alberto Mittone edito da Einaudi

Smaschilizziamoci

Smaschilizziamoci

rigoverno


Secondo le studiose del Pensiero della Differenza , le donne  sono migliori degli uomini a patto che continuino a mantenersi per l’appunto, sessualmente, biologicamente,emotivamente ,cognitivamente, differenti . Guai a ricalcare modelli maschili . Se ciò accadesse ,  si potrebbe forse sconfiggere il Patriarcato ma s’impedirebbe comunque al mondo di femminilizzarsi, grande  aspirazione ed obiettivo questo, per tutti i Movimenti, i Collettivi e le Scuole di Pensiero del Femminismo moderno. Malgrado le molte difficoltà, sono sempre più numerose le donne eccellenti che raggiungono posti chiave nel mondo, senza però apportare il Femminile alla loro carica o professione ma  seguendone l’antico e odioso tracciato maschile di lotte senza quartiere , lacrime, sudore e sangue . Si tratta di primi ministri,sindaci,quadri sindacali e manager, nemmeno si potrebbe dire in gonnella visto che la maggior parte indossa i pantaloni. Omologati tutti i generi al modello maschile, le donne rischiano di scomparire ed è questo il tema del libro bello e colto di Marina Terragni La scomparsa delle donne in cui si sollecitano entrambi i generi a ricercare e valorizzare  i tratti dell’Universo Femminile per avviarsi , dopo aver  messo questo patrimonio a profitto , verso la costruzione di una società migliore. Non ci sono dubbi : se Hillary Clinton che sta conducendo su diversi fronti una strenua battaglia per la Casa Bianca, diventasse Presidente degli Stati Uniti le attese di pace del mondo intero avrebbero più chanches di realizzarsi, così come le speranze degli statunitensi di una migliore politica sociale. Perchè? Perchè il Soccorrevole, il Materno, l ‘Altruista, la Cura, il Rapporto con il Corpo, la Solidarietà, sono tutti elementi distintivi del Genere Femminile che trasferiti in Politica, producono realizzazioni quali la Pace e una più puntuale attenzione per il sociale.Non resta che confidare nella fiducia che Hillary ripone nella propria femminilità e  negli elettori americani.

La scomparsa delle donne è un libro di Marina Terragni edito da Mondadori

Un enfant? Un boulet au pied ( No Kid )

Un enfant? Un boulet au pied ( No Kid )

maier In principio fu Bonjour paresse – Buon giorno pigrizia –  tanto per parafrasare un po’ la la Sagan , un piccolo libro, quasi un manuale, contenente  trucchi ed escamotage per sopravvivere in azienda senza morire di lavoro. Alcuni , come quello di attraversare di tanto in tanto, i corridoi carichi di pratiche o spargere la scrivania di appunti,  davvero spassosi .Tutta l’operazione aveva l’aria di un divertissment editoriale ben congegnato  , poi riflettendo, tra le pagine di quel  volumetto si potevano leggere  sia una critica spietata all’organizzazione aziendale francese, talmente ritualizzata e gerarchica da somigliare alla corte di Luigi XIV, sia la paura che la conquista delle 35 ore lavorative venisse messa a rischio dall’allora governo conservatore di Raffarin che non aveva fatto mistero di una virile idiosincrasia per quella mezza giornata che avrebbe trasformato la Francia, a suo dire , in un grande parco ricreativo. Ad ogni buon conto, l’appello al disimpegno attivo, portava la firma di tale Corinne Maier, allora dottoranda in psicologia e impiegata presso l’azienda elettrica francese, già autrice di libri su De Gaulle e Lacan .Scatenata, ironica e irriverente ,il successo le ha talmente giovato, da  ripetere l’esperienza satirico-umoristica con altri due libri esilaranti : Buongiorno Lettino (sottotitolo : lo psicanalista è pagato per non fare nulla?) del quale è dir poco che vi si prenda in giro la psicanalisi e Intellettualoidi di tutto il mondo unitevi in cui  invece sono messi sulla graticola gl’intellettuali francesi. E infine l’ultimo nato, quello probabilmente destinato a far parlare di più  No KidQuarante raisons de ne pas avoir d’enfant (quarante tableaux apocalyptiques de l’esclavage moderne au temps de l’enfant roi) Protagonista incontrastata : la genitorialità pentita,provocazione estrema:  non fate figli se tenete alla vostra libertà.Il libro ( che sarà distribuito in Italia l’anno prossimo) rischia seriamente di diventare un altro campione d’incassi, in questi giorni, qui da noi, la stampa sta recensendo l’edizione francese e già i forum più zelanti scoppiano di dibattiti sulla crescita zero o se sia lecito o meno rinunziare ai figli . In realtà ognuno dei tableaux apocalyptiques di Corinne contiene la realtà di una condizione che da una parte è celebrata come una Missione e dall’altra si rivela un’esperienza faticosa e poco gratificante nel momento in cui,trascorse le celebrazioni della Madre e del Figlio,ci si ritrova da sole a cercare impossibili , talvolta, quadrature tra tempi , ruoli e incombenze. Senza contare che in questo momento in Francia, un sensibile incremento della natalità, ha reso i media paticolarmente  euforici. Ed è proprio per questo che appare più legittimo che cinico, dire esattamente le cose come stanno. E se lo si può fare con ironia,tanto di guadagnato . Scrive Isabelle Courtet Poulner in  un’articolo – intervista a Corinne Maier ( Le Nouvel Observateur del 31 maggio 2007) :

Entreprise salutaire dans le bébéland tricolore ? Cette année, la France a décroché le pompon : avec deux enfants par femme, elle aligne fièrement ses bataillons de nouveaunés promis au chômage. Record européen. A entendre Maier, un véritable « délire collectif » s’est emparé du pays : la bébémania entonnée sur un air de mère patrie. Elle démange les couples depuis l’an 2000, grand cru de nourrissons millésimés. Depuis, la grossesse est contagieuse. Dans les villes, les Maclaren, ces Rolls de la poussette, se disputent la chaussée. Sur les couvertures des magazines, les ventres ronds s’exhibent : la future parturiente est devenue glamour. Icône de la féminitude moderne, elle affiche ce ballonnement géant comme un trophée. Même la littérature, sous les plumes nuancées de Marie Darrieussecq ou d’Eliette Abécassis, se met à explorer les couffins. Exit la maternité subie. Vive la ponte triomphante, choisie, désirée, fruit de l’amour. La félicité se résume désormais à la devise « métro , boulot, marmots », un triptyque pour nigaude, dit Maier. Un leurre. Beauvoir n’est pas loin qui écrivait : « Que l’enfant soit la fin suprême de la femme, c’est là une affirmation qui a tou juste la valeur d’un slog publicitaire. » .
Messa così la prospettiva decisamente cambia e sembrano meno insensate ed egoistiche  le 40 raisons ( qui condensate in 20 ) per evitare di mettere al mondo figli :

1) Il parto è una tortura

2) Diventerete dispensatrici ambulanti di cibo

3) Lotterete per continuare a divertirvi
 
4) Perderete i contatti con gli amici
 
5) Dovrete imparare un linguaggio da veri idioti per riuscire a comunicare con i vostri figli
6) I figli uccideranno il vostro desiderio
 .
7) I figli suonano la campana a morto della vostra vita di coppia
 .
8) Fare figli è da conformisti
.
9) I figli costano
 
10) Verrete ingannati pensando che non esista niente come un figlio perfetto
 
11) Sarete inevitabilmente delusi dai vostri figli
 
12) Tutti si aspetteranno che voi siate una madre prima che una professionista e una donna
 
13) Le famiglie sono un incubo
 
14) I figli mettono fine ai vostri sogni dell’infanzia
 
15) Non smetterete di desiderare la completa felicità per la vostra prole
16) Stare a casa a badare ai figli è incredibilmente noioso
 
17) Dovrete scegliere fra maternità e carriera
 
18) Quando arriva un figlio, di solito scompare il padre
 
19) Ci sono già troppi bambini sul pianeta
 
20) I figli sono pericolosi: vi portano in tribunale senza pensarci un secondo

 

 

 

Lettere da un’intera società

Lettere da un’intera società

hogart la carriera di un libertinoPer vendicarsi del conte di Gercourt,un giovanotto frivolo e salottiero che l’ha tradita, la marchesa di Merteul  chiede aiuto al cavaliere di Valmont con il quale intrattiene,dopo esserne stata l’amante,una relazione di complice amicizia. Valmont dovrà ridicolizzare Gercourt , (rendendolo lo  zimbello di Parigi), ne dovrà sedurre e ingravidare l’inesperta ed ingenua fidanzata Cécile che  dovrà così recarsi all’altare incinta ma non del futuro sposo.Viene inoltre affidato a Valmont, il compito di conquistare l’angelica Presidentessa di Tourvel, con l’impegno di sacrificarla alla marchesa.A rendere possibile questo progetto non è solo la diabolica astuzia dei due libertini ma una perfetta padronanza di un codice di comportamento mondano che consente loro di ordire intrighi sotto gli occhi di una società fatua,priva di valori,attenta solo alle formalità.Se la verità finirà per emergere, sarà solo perchè il delirio di onnipotenza della Merteul e di Valmont, li porterà all’autodistruzione,la rottura dei patti,infatti provocherà una guerra tra di loro che avrà come conseguenza la perdita di controllo del gioco.La lezione che ne trarranno coloro che se ne sono fatti ingannare non lascia la benchè minima speranza di rigenerazione.La nostra ragione già così insufficiente a prevenire le nostre sventure lo è ancora di più a consolarcene.Sarà l’amara conclusione della madre di Cécile.

E’ la trama de Les Liasons dangereuses di Choderlos de Laclos, un classico settecentesco di corrosiva critica sociale scritto in forma di romanzo epistolare, alla maniera di Rousseau e Montesquieu, dei quali lo stesso Laclos era un discepolo fedele.L’occasione per scriverne, è data da una nuova ed efficace traduzione di Cinzia Bigliosi Franck che coniuga la piacevole scorrevolezza con  una notevole aderenza al testo francese (il che non guasta mai) e che nella nota introduttiva sembra privilegiare quella  lettura in chiave sociologica che lo stesso Laclos  indica quando definisce il suo romanzo raccolta di lettere di un’intera società.Il tema centrale del libro è il libertinaggio, non già quello di derivazione relativistico materialista, corrente filosofica che dalla metà del seicento fino ai primi anni del settecento, aveva fatto del libero pensiero il proprio tratto distintivo promovendo una nuova morale del piacere volta ad esaltare l’autonomia dell’individuo ma nelle forme degenerative degli anni antecedenti la rivoluzione del 1789 alla quale peraltro Laclos contribuì attivamente.Dunque il libertinaggio delle Liaisons è quel male che mina dal suo interno la società, quella aristocratica che è però talmente calcificata da essere incapace di riconoscerne la presenza, rendendo pericolose anche le relazioni apparentemente più innocenti.Diversi colpi di genio rendono questo libro memorabile a partire dalla scelta del protagonista,non un singolo personaggio ma una coppia,un uomo e una donna animati dallo stesso nichilismo, assolutamente paritari sul piano della forza, essendo entrambi illusoriamente convinti di essere padroni del proprio destino.In realtà entrambi verranno sopraffatti da una serie di imprevisti con i quali si dimostreranno incapaci di fare i conti.Sarà un sentimento inatteso nei confronti di Madame Tourvel a far crollare Valmont e l’insorgere della gelosia a  sconfiggere Madame de Merteuil.Ma…se il libertino è un personaggio socialmente integrato e le sue conquiste sono fonte di prestigio,la libertina è invece oggetto di biasimo generale : una donna perduta davanti alla quale si chiudono tutte le porte.Saranno infatti solo le sue lettere  e non quelle di Valmont ad essere divulgate,sarà solo lei, resasi ancor più criminale per essersi ribellata alle leggi del suo genere,  a fungere da capro espiatorio di una società ipocrita e prossima alla fine.

Le relazioni pericolose  è un libro di Choderlos de Laclos tradotto da Cinzia Bigliosi Franck edito da Feltrinelli nel 2007

Il barbiere di Stendhal (Les Transtévérins)

Il barbiere di Stendhal (Les Transtévérins)

StendhalDicono che anche Trastevere sia un quartiere pericoloso : io lo trovo superbo,pieno di “energia” qualità sempre più deficiente nel nostro secolo.Adesso abbiamo scoperto il segreto di risultar  bravissimi anche senza un dito di energia e di carattere.Nessuno “sa volere” : la buona educazione ci ha fatto dimenticare questa grande qualità….Per questa gente il colmo del ridicolo sarebbe di arrischiare anche una sola graffiatura nell’interesse del Papa loro Sovrano;essi lo ritengono,chiunque esso sia,un essere potente,felice e cattivo con il quale però è indispensabile mantenere buoni rapporti.Tutti parlano della sua morte,l’aspettano,ne godono,tranne alcuni tenebrosi personaggi che dicono ” il successore sarà ancora peggio ” ..Quando il mio giovane barbiere mi racconta qualche assurda usanza di cui si compiace,non manca di aggiungere ” Che volete..siamo sotto i preti”.

Stendhal penetrò più di ogni altro lo spirito dei trasteverini dei quali però, nelle Promenades non lodò, solo il carattere e la prestanza :

Il popolo romano ammira e invidia un Borghese,un Albani,un Doria etc cioè i principi romani più ricchi e famosi dei quali ha conosciuto il padre,il nonno.Il romano però non dimostra mai per i nobili quell’attenzione piena di rispetto che spinge un inglese a cercare nel proprio giornale il resoconto del rout del tale milord o del banchetto offerto dalla tale milady ad una “scelta società".Qui una simile venerazione per le classi sociali elevate sarebbe giudicata il colmo della bassezza e del ridicolo.Il costume dei romani di oggi tiene ancora di qualche fierezza repubblicana.Secondo me il romano è un vero uomo.Per fargli commettere una bassezza bisogna pagarlo “bene e in contanti”

Stendhal aveva chiesto che il barbiere personale fosse trasteverino e l’amico Pinelli  aveva reclutato volentieri un giovane burlone e pieno di energia che molto deve aver contribuito alla stesura delle Promenades dans Rome particolarmente nella parte relativa alle notazioni di costume e ai fatti di cronaca.Le promenades sono sotto questo aspetto un libro speciale in cui la guida alla Roma dei Cesari o a quella medievale,rinascimentale e barocca è inframmezzata da racconti di polizie segrete,dame belle e ignoranti, cospirazioni da salotto e fronde da soffitta e poi ancora corruttori,corrotti,nobili e popolani o cardinali più graditi di altri , per riservare la pena di morte esclusivamente alle  carbonerie.Stendhal lascia Roma nel 1829 mentre sale al soglio pontificio Pio VIII (un gran brutto strucchione de Pontefice secondo la brillante definizione del Belli).Il liberalismo napoleonico sta per spazzare via l’Italia di cui Les Promenades sono un’ottima, ultima testimonianza

Les Promenades dans Rome un libro di Stendhal edito in Francia dall’editore Gallimard e in Italia con il titolo di Passeggiate Romane da Garzanti nella traduzione di Marco Cesarini Sforza e con la bella introduzione di Alberto Moravia.