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Liberté
La folle corsa di Anna, Sami e Claude nel tentativo di visitare il Louvre in meno di 9 minuti e 45 secondi, il madison improvvisato dai tre amici in un bistrot, Parigi (coprotagonista) con la nebbia e infine il cuore del film : l’ inquadratura fissa di Anna nel metrò mentre sullo sfondo passa casualmente l’indicazione di una fermata : Libertè. Inutile tirare in ballo i Rafale,i droni, la religione, lo stile di vita e … continua a leggere
Catalogato in Guerra e pace, La fabbrica del cinema
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Il cinematografo è una malattia ! (tre : certified fresh of 92%)
I conti non tornano se la nipote scambia la Mistique Feminine della nonna con la mercenaria blu della Confraternita dei Mutanti Malvagi. Paul Weitz, regista di giocattoloni ben messi, lo sa e convoca Lily Tomlin – finalmente un ruolo da protagonista – per raccontare una storia in cui si muovono tre generazioni di donne da orlo della crisi di nervi. Tutta colpa della rivoluzione fallita o incompiuta o interrotta forse dall’ottenimento appagante delle piccole … continua a leggere
Catalogato in La fabbrica del cinema, Romafilmfest 2015
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Il cinematografo è una malattia! (due : l’idea migliore)
Il lato nascosto del Genio, si direbbe.E se non fosse intervenuto Bret Easton Ellis, l’Eterno Rivale, a chiarire quanto fosse stronzo, vanesio, vuoto, sopravvalutato e pure repubblicano il molto – e con più di una ragione – celebrato scrittore David Foster Wallace, non avremmo mai capito davvero il senso di questo film. A sua insaputa – ma poi chissà – e tra un insulto e l’altro, Easton Ellis ci spiega che The end of the … continua a leggere
Catalogato in La fabbrica del cinema, Romafilmfest 2015
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Il cinematografo è una malattia ! (un’invocazione e sei documentari)
Meno spettatori,meno incassi,meno sale e meno un giorno di programmazione. Meno glamour. Quel poco tutto sulle spalle di Monica Bellucci ed Ellen Page, dato che il neo pontefice Law ha visto il pubblico agli Incontri Ravvicinati ma ha rifiutato photocall e red carpet. Nessuna anteprima – a parte i film italiani – nessuna giuria se non il pubblico votante, nessun premio ma, insiste sino allo spasimo il direttore Monda , la scelta di puntare al … continua a leggere
Catalogato in La fabbrica del cinema, Romafilmfest 2015
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Non lamento di reduci ma grumo di vissuto
Speriamo sia davvero così e che nel ricordare la figura di Pietro non se ne tralascino le contraddizioni e l’emblematica vicenda poiché anche gli aspetti meno patinati – dall’Ungheria al voto favorevole all’espulsione del gruppo dissidente del Manifesto – inseriti nel complicato contesto della storia del Partito Comunista Italiano e della sua Dissidenza interna costituiscono un prezioso contributo alla comprensione delle dinamiche del presente.Una lettura critica di quel lungo tragitto è il … continua a leggere
Catalogato in Se ne sono andati
7 Commenti
