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Categoria: La fabbrica del cinema

Rosso Malpelo per i piccoli minatori in Bolivia

Rosso Malpelo per i piccoli minatori in Bolivia

Rosso Malpelo il nuovo film di Pasquale Scimeca è stato già proiettato in 130 scuole superiori prima di uscire nelle sale ed ha fin qui incassato 230.000 euro.Bisogna arrivare a 500.0000 per realizzare un Progetto di cui sono destinatari 1000 piccoli minatori boliviani.Qui ,cioè nel sito di Rosso Malpelo si possono trovare tutte le notizie sul film ma anche quelle relative al  Progetto Didattico ( si può ancora proporre nelle scuole ) e alla gestione dei fondi. Andate a vederlo :  Scimeca è così abile da trasformare il naturalismo provinciale italiano di Verga in un’ opera che sa parlare dei e ai  218 milioni di bambini seviziati oggi nel mondo.Anche Gramsci avrebbe convenuto.

I filmaker che fecero l’impresa

I filmaker che fecero l’impresa

Tre giovani filmaker vorrebbero montare un cortometraggio e non trovano di meglio che chiedere aiuto a due colleghi che ce l’hanno fatta  ma, come spesso accade, che paternalisticamente si adopereranno  il minimo indispensabile per incoraggiarli. Il filo conduttore dunque è questa impresa da portare a termine. Intersecano la linea narrativa principale alla Tornatore, una serie di inserti che contengono citazioni ed omaggi a Fellini ,Amelio, Salvatores,Crialese, Marco Ferreri ( fin nel titolo l‘Abbuffata..) e a Calopresti stesso  che qui celebra la conquista di un tocco leggero nel rendere sentimenti saggiamente esibiti con l’impudicizia che il caso richiede


Non per motivi di film commission ma per necessità, Calopresti ci riporta in pellegrinaggio a Diamante – basta non inquadrare la costa spappolata dalla speculazione edilizia per capire se vi  ci specchierete, la Magna Grecia , renderà tutti più belli  – per il suo ritorno al film a soggetto che però è pieno di finestre aperte al documentario e di giovane energia.

Film girato in surplace e in prima persona singolare, quasi vuol essere un divertimento tra amici, sia giovani (gli allievi della Scuola di Documentario a Napoli) che coetanei (Bruni Tedeschi, Frassica, Depardieu, l’alter ego in crisi d’ispirazione).Alla fine, tra scudisciate d’obbligo al cinema italiano nell’era della sua sottomissione al dominio Rai Mediaset e riferimenti autobiografici light , l’ Abbuffata si colloca nel migliore stile Calopresti che – fa piacere sottolineare – dedica questo film agli Allievi.

L’abbuffata è un film a colori di genere commedia della durata di 102 min. diretto da Mimmo Calopresti e interpretato da Gérard DepardieuValeria Bruni TedeschiDiego AbatantuonoDonatella FinocchiaroLele NuceraPaolo BrigugliaNino Frassica,Giuseppe Vitantonio LiuzziElena BourykaNathalie Rapti Gomez.
Prodotto nel 2007 in Italia

Bello e infedele

Bello e infedele

Vicerè

Qui – cioè nei Vicerè film –  il compendio di due personali e storiche passioni : De Roberto e  Faenza. Ma qui finisce anche ogni considerazione, se il film sia o meno fedele al libro, se ne restituisca lo spirito, se ne incarni il messaggio. Questo vale tanto per i Vicerè, quanto per il Gattopardo, per Guerra e Pace o per l’ultimo Wilbur Smith. I film e i libri si avvalgono di linguaggi talmente diversi da rendere inutile ogni confronto. Che si tratti del genio Luchino Visconti alle prese con Tomasi di Lampedusa o  Mann  o  Testori, o di Pasolini quando si serve di un proprio testo per realizzare Accattone , poco importa : ciascuna opera, per diversi motivi, è “svantaggiata" rispetto all’altra, ci sono pagine che il cinema non potrà mai rappresentare ma ci sono immagini che nessuna penna quantunque felice, potrà mai rendere ed è per questo che sarebbe meglio considerare libri e film come due distinti prodotti dell’Ingegno.

ViceSia lode dunque a Roberto Faenza per questo suo lavoro di pregevole , come è nel suo stile, fattura e di stringente attualità. Opportunismo, trasformismo, ipocrisia  nell’indagine spietata delle dinamiche relative al  periodo postrisorgimentale ma senza nostalgie del mondo che muore (tanto non muore) e senza giustificazionismi,con cattiveria e aggressività,la missione di Faenza di raccontare anche quel che succede oggi,raggiunge lo scopo.Nonostante la Critica che probabilmente  non gli perdona le polemiche con la Festa del Cinema che non ha voluto destinare i Vicerè alla propria programmazione e che quasi unanimemente ha storto la bocca . Tutti amiamo la Festa, meglio se si evita di trasformarla in  un Sancta Sanctorum intoccabile  ma soprattutto  tutti amiamo la verve di Faenza. Che fa bene al Cinema.

Vicer

I Vicerè è un film di Roberto Faenza con Alessandro Preziosi, Lando Buzzanca,Cristiana Capotondi distribuito da 01.

Meglio cambiare (neh)

Meglio cambiare (neh)

 

Il segno più evidente del rinnovamento di Torino Filmfestival, qui sopra rappresentato dall’immagine che più che presiedere,  presidia il sito ufficiale, è nella Sezione Fuori Concorso che accanto al molto atteso  film di chiusura, Eastern Promises di David Cronenberg, schiera il romantico Blueberry Night di Wong Kar Way che ha aperto l’ultima Cannes. Poi c’è Irina Palm , Marianne Faithfull nel ruolo di una cinquantenne che lavora in un locale porno per pagare le cure al nipote,due commedie americane Lars and the Real Girl con l’emergente Ryan Gosling,  fidanzato con una bambola gonfiabile, Charlie Bartlett,un adolescente che apre uno studio da psichiatra nel bagno della scuola e infine, il debutto alla regia di Fabrizio Bentivoglio con Lascia perdere Johnny commedia con musica sugli esordi di un musicista che poi sarebbe Fausto Mesolella degli Avion Travel,autore del racconto dal quale è tratto il film  .Ma non finisce qui perchè accanto ai tradizionali concorsi per lungometraggi,documentari e corti, due Sezioni nuove fiammanti : Lo stato delle cose , promettente titolo per un contenitore da riempire con le tendenze del momento e La zona dedicata (era pure ora ) alla sperimentazione.Bella e intelligente l’idea di pepare l’iniziativa con più commedie  e cinema mainstream ma ….le due retrospettive dedicate, una a Wim Wenders (35 opere più una mostra fotografica) e l’altra a John Cassavetes (tutti i suoi film da regista, più dieci da attore,più dieci episodi della serie televisiva sul detective Johnny Staccato) racchiudono – altro che sguardo penetrante – lo spirito di Torino 2007, la vera Zampata del Leone che,tra l’altro, sarà sul palco per una conversazione pubblica sul cinema insieme a sei registi italiani  (Tinto Brass , i fratelli Taviani Gianfranco de Bosio ed altri ) dei quali sarà presentata l’opera prima.Viste le premesse e il poco che trapela, il Direttore Bellosguardo e la sua squadra hanno costruito un cartellone di quelli che convincono.Il resto qui.

Cercatelo

Cercatelo

tideland

Bisognerà cercare con cura questo film che  esce con sole ventiquattro copie, grazie al coraggio della  neonata casa di distribuzione Officine Ubu . Nel mondo capovolto del sottotitolo , vive Jeliza Rose di nove anni ,è il suo rifugio da una vita squallida (povertà,precarietà , tossicodipendenza dei genitori) di cui non sente nemmeno il peso perchè vi è nata e cresciuta.Il suo universo è fatto di teste di Barbie,animali parlanti,vicini di prateria che credono di essere cacciatori di squali.Quando i genitori moriranno per overdose,Jeliza resterà sola in una surreale e simbolica terra delle maree.Sopravviverà affidandosi al potere dell’immaginazione fino a quando la realtà prenderà clamorosamente il sopravvento.

Tideland12Ma oramai Jeliza ha trovato il modo di difendersi.Terry Gillian ex Monty Pyton  firma questo film a basso costo dopo i fallimenti produttivi dei Fratelli Grimm e, sollevato dagli assilli del box office, libera il suo talento visionario per raccontare un viaggio nel Male visto con gli occhi di una ragazzina che molto somiglia ad Alice anche se scivolando nel  cunicolo, incontra Psyco invece che il coniglio.Ho voluto contrastare l’immagine dei bambini che ci propinano sempre come vittime passive. – Spiega Gilliam –  Ho inserito aspetti più sfumati e teneri accanto a quelli più provocatori.La mia speranza è d’incoraggiare le persone a reazioni forti.Io mi sforzo di reinterpretare questo mondo con occhi nuovi. Provocare, attraverso tutti gli incubi e le ossessioni della civiltà moderna ( eroina, terrorismo,violenza ai minori)  è la chiave del film. Soprattutto provocare il nostro modo di far male all’infanzia anche  senza torcergli un capello . Un ultimo apprezzamento per Jodelle Ferland,  diva  novenne della televisione canadese che invece di essere traumatizzata dalla sequella interminabile di avventure tra gotico, noir e western  ,traumatizza noi con la sua naturalezza e le sue indiscusse doti d’interprete.

Tideland18

Tideland  – Il mondo Capovolto –  è un film prodotto in Gran Bretagna,diretto da Terry Gilliam e interpretato da Jeff Bridges e Jodelle Ferland.Distribuito dalla Officine Ubu