A touch of bling
Alla prima tappa della campagna pour se représidentialiser , Niko approda dopo aver letto con attenzione – pena l’incidente diplomatico – la nota del Cerimoniale di Sua Maestà Britannica che quanto a complicanze è secondo solo a quello dell’Imperatore del Giappone. La première dame de France pure ha avuto il suo bel dafare tra approvvigionamenti di guanti e cappellini obbligatori – tutto scritto e prescritto, dall’abito al mouchoir – ( e chi se la scorda Danielona Fini, in analoga circostanza, con la caciottella piumata in testa, accennare una riverenza imparaticcia). Il presidenziale impegno, non ha però sortito esiti rimarchevoli, un po’ perchè les bonnes manìeres allignano in animi predisposti e dunque non s’improvvisano e poi perchè, come osserva Libération, – in questi giorni incredibilmente in vena di social e bon ton – al cospetto di veri re, regine, carrozze, cavalli e valletti, le magagne vengono fuori . Per fortuna c’è Carla en robe de Dior che a colpi di discrètes chaussures plates et sac à main posé sur du rouge ( la moquette di Westminster) e jambes légèrement inclinées, nella perfetta seduta della ragazza che nasce bene e meglio prosegue il suo percorso, tutti ci incanta. Tutti. Persino Libération . Ed intanto che a profusione se ne parla e se ne scrive, i francesi avranno agio di tirare il fiato, ovvero distrarsi da quel che li attende a partire da lunedì : provvedimenti e stangate su economia, sanità, pensioni e nuove leggi sul lavoro. I giornali britannici, per parte loro, compiaciuti del discorso anglofilo – ancorchè tenuto in lingua francese – di Niko alla Camera, hanno potuto, in un sol giorno, passare dalla sostanziale diffidenza di ieri alle lodi sperticate di oggi , doveroso omaggio allo stile di Madame . Una nuova Jacqueline Kennedy ! – E come ti sbagli ? – Chissà che di questa pioggia torrenziale di crème chantilly non si avvantaggi anche Gordon Brown, ai minimi storici nei sondaggi del gradimento popolare, con il quale però a Downing Sreet , il parlare è stato tutt’altro : nucleare, immigrazione, incremento delle truppe in Afghanistan. Tutta roba dalla quale non ci salverebbe nemmeno l’Educazione Asburgica di Maria Antonietta rediviva, col suo seguito di coutourier, calzolai, gioiellieri e addetti alle parrucche. Niko con le sue strategie mi fa tornare in mente La presa del potere di Luigi XIV di Rossellini , un film in cui si spiega come il corto circuito ostentazione – emulazione, uccida lo spirito critico e le istanze di libertà dei potenziali avversari del Sovrano che ne impegna scientemente le energie in una competizione impari e distruttiva. Spero in tutto ciò, non sia sfuggita la regale indifferenza per le mode di Elisabetta II. Sempre perfetta nelle sue improbabili mise. Del resto Elizabeth the Second, by the Grace of God, of the United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland and of Her other Realms and Territories Queen, Head of the Commonwealth , Defender of the Faith , il bling bling lo conserva nella Torre di Londra a beneficio dei turisti, quando si mostra in pubblico, nella gloria dei sui ottanta anni e passa, brilla di suo.