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Mese: Dicembre 2006

Non si capisce bene perchè

Non si capisce bene perchè

….si debbano ritenere degne di nota le osservazioni  a tutto campo (sul Papa o su Clio Napolitano) di stilisti che disegnano (e ahimè producono) scarpe come queste : 

 

o abiti come questo :

E non sto qui a rimpiangere la noia dei Valentino, la ripetitività di Chanel, o la finta essenzialità  Armani, stereotipi di un’eleganza scritta e prescritta dall’abito al mouchoir. Incrementare il PIL tacendo, quantomeno se si è ignoranti come capre. Ci vuole molto?

 

Papè Satàn

Papè Satàn

Dino Risi ha novant’anni e  una sceneggiatura nel cassetto.L’ha scritta insieme ad Age e Scarpelli. Si chiama Papè Satàn,  sottotitolo: Visitate l’Aldilà : Il Papa annuncia che le Potenze dell’Oltretomba concedono il permesso di visitare Inferno,Purgatorio e Paradiso.Una troupe televisiva parte per un reportage filmato e scopre che Al Capone sta in cielo e Giovanni XXIII brucia agl’inferi.Un mondo alla rovescia  insomma ma poi si viene a sapere che è tutto un trucco della CIA della Coca Cola e dei democristiani.Il cinema ha qualcosa a che vedere con la longevità : Risi ,Antonioni,Olmi,Monicelli sfiorano tutti la novantina,Luciano Emmer,straordinario, l’ha superata da un pezzo e il suo ultimo film ha la verve di un giovane autore.

Forse è vero che il cinema di casa nostra, salvo rare eccezioni, non sa più parlare della società italiana.Il talento di Risi invece è tutto racchiuso nella capacità di fissare attraverso una singola inquadratura, un’allusione del montaggio,un’ impercettibile pausa nella recitazione,la Storia , come se puntasse la macchina sulla piccola vicenda dei protagonisti e poi  allargando via via l’inquadratura ci mostrasse un Contesto quantomai variegato eppure estremamente “leggibile".Sono sufficienti il bikini di Marisa Allasio allo stabilimento del Ciriola sul Tevere,il visone di Lea Massari e il montgomery di Alberto Sordi,la seicento di Tognazzi per raccontare gli anni cinquanta – sessanta,il moralismo,la caduta del sogno e il boom economico.

E poi Risi è il punto di congiunzione fra il Cinema e Roma come luogo ideale per indagare sui palazzi di potere,sulla povertà delle borgate,sul disfacimento della nobiltà e sulla irresistibile ascesa dei vincenti.Tutto è possibile in una città che concepisce solo l’eternità e l’istante presente. A Villa Borghese ci sono Vittorio Gassman e Anna Maria Ferrero nel Mattatore,poco più in là sul pratone dietro ai Parioli Agostina Belli nelle ultime sequenza di Profumo di donna.A Piazza Navona il Tigre i Seduttori della domenica,il Profeta e tutta la saga dei Poveri ma belli in cui l’androne di uno dei palazzi viene sostituito con un gioco di montaggio con quello di uno dei tanti casermoni di periferia.Roma del resto è un Mostro dove tutto s’affastella,si sovrappone,s’accumula.Poi ancora metafore e profezie, col palazzo di Giustizia in procinto di crollare In nome del popolo italiano,lo stadio vuoto in un pomeriggio di sole,primissime inquadrature di Straziami ma di baci saziami e a seguire un bel giro largo, Trinità dei Monti,San Pietro,Borgo Pio,Portico d’ Ottavia,Campo de’ Fiori,piazza Farnese,Ostia,Cinecittà e San Givanni Bosco .Ci sono anche le stanze del Papa  durante le indagini di un omicidio in Vaticano, ne Il commissario Lo Gatto.

Se poi si vuole fare un giro in macchina,c’è la spider targata Roma 329446 con a bordo Gassman,Trintignant e soprattutto  la modernizzazione del paese.Agosto 1962 in una Roma spopolata ,piazza di Spagna,piazza del Popolo,la Balduina,Monte Mario,San Pietro e poi l’Aurelia verso Castiglioncello.

Dino Risi abita al residence Aldrovandi vicino a villa Borghese.Quando  passo sotto le sue finestre mi viene voglia di dare un paio di accelerate come nel Sorpasso ma c’è rischio di andare a finire sulle rotaie del tram.Due o tre colpi di clackson però, li invio sempre, in omaggio al mito on the road dei nostri anni ruggenti.(chissà che parolacce).

Buon Natale alla libertà di stampa

Buon Natale alla libertà di stampa

A nessuno piacerebbe leggere un giornale in cui non si può scrivere il racconto dei sanguinosi talvolta, retroscena dell’industria diamantifera, solo perchè la De Beers paga le notizie con pagine intere di tiare da sessanta carati cadauna.Ora,se c’è un’idea forte di questa vertenza dei giornalisti che ci ha lasciato senza le notizie per cinque giorni, è quella che evidenzia il legame tra  precarizzazione, "cattivo lavoro" e mancanza di democrazia.Più lavoratori,senza tutele avremo, più la De Beers e le sue stupide tiare impazzeranno .Non è solo un problema che riguarda l’Informazione ma l’intero mondo del lavoro e dispiace scrivere che non tutti  i giornalisti che oggi  cercano di difendersi da un’ incredibile aggressione al Contratto Collettivo Nazionale,siano stati in passato, in prima fila contro la precarizzazione di altri lavoratori.Oggi nessuna categoria può considerarsi al sicuro dal tentativo generalizzato di smantellare, frantumando i contratti,le tutele collettive che, pertanto, vanno difese, non  solo per questioni di interesse materiale delle singole categorie ma soprattutto per la tutela di un Valore Politico irrinunziabile.Buon Natale dunque alla libertà di stampa, come dire Buon Natale ad un Bene Comune.

E' Natale

E' Natale

Ad Opera attivisti neofascisti e consiglieri comunali di Lega e Alleanza Nazionale incendiano un campo nomadi destinato dalla Protezione Civile all’accoglienza di sessanta Rom cacciati dall’ insediamento di via Ripamonti a Milano  di proprietà dell’ Ing.Ligresti,notabile della città. Le beau geste è stato compiuto nel più puro stile fascista ridendo sghignazzando e rivendicando  in consiglio comunale la paternità dell’incursione.Not in my back yard” via… questi rifiuti subumani.

In Somalia, se ne parla poco  anche quando i giornali escono regolarmente, sono al quinto giorno di guerra largamente prevista.Le milizie delle Corti islamiche che da giugno controllano Mogadiscio e la parte centro-meridionale del paese,si scontrano duramente con gli uomini del TFG il governo provvisorio somalo supportato dalle truppe etiopi.Vani sono stati i tentativi diplomatici messi in atto dalla Comunità Europea (l’ultimo mercoledì scorso). Di certo si sa, che centinaia di persone abbandonano i villaggi nei dintorni dei combattimenti  per riversarsi in una zona già colpita dalle carestie e dalle recenti inondazioni.Oggi è previsto un pesante attacco delle Corti a Baidoa.

Non regge il cessate il fuoco in Palestina e dopo Gaza incidenti si segnalano anche a Nablus,senza un accordo politico è inutile sperare in una tregua tra Hamas e Fatah.

Condoleeza Rice ha detto alla Associated Press che le vite dei soldati americani e i miliardi di dollari sperperati in Iraq si riveleranno "un buon investimento per quando l’Iraq emergerà come fattore di stabilizzazione in medio oriente".Al momento gli scontri Sciti-Sunniti e gli attentati producono centinaia di morti e Alqaeda ieri ha lanciato un comunicato in cui offre agli americani un corridoio sicuro per il ritiro a patto che questi ultimi lascino le armi pesanti  ai seguaci di Bin Laden.

Lo so è un po’ vetero riproporre tutte queste brutture proprio a Natale che è il giorno della bontà,della felicità e della pace.Ma tant’è …questi sono i pensieri proprio mentre mi appresto ad uscire per l’ultimo saluto a Piero.Già Piero…  che  ci lascia un’eredità grave,che ci ha impartito una lezione complessa ben oltre la battaglia da continuare in suo nome.Se Piero avesse vissuto il suo dolore in privato,al chiuso con i suoi famigliari,i suoi amici, avrebbe di sicuro trovato una mano pietosa a porre fine alle sue sofferenze e oggi avrebbe finanche il funerale che desiderava : in chiesa.Ecco, oltre al resto la sua morte ci consegna un messaggio contro l’Ipocrisia che con il Natale c’entra e anche parecchio e che è tanto diffusa e praticata perchè, al dunque ,è un metodo che "paga",che non crea "problemi" e che ti rende gradito agli altri.Piena avvertenza e deliberato consenso.Ha ragione il catechismo.Questa è l’eredità di Piero.

Piena avvertenza e deliberato consenso

Piena avvertenza e deliberato consenso

In merito alla richiesta di esequie ecclesiastiche per il defunto Dott. Piergiorgio Welby, il Vicariato di Roma precisa di non aver potuto concedere tali esequie perché, a differenza dai casi di suicidio nei quali si presume la mancanza delle condizioni di piena avvertenza e deliberato consenso, era nota, in quanto ripetutamente e pubblicamente affermata, la volontà del Dott. Welby di porre fine alla propria vita, ciò che contrasta con la dottrina cattolica (vedi il Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 2276-2283; 2324-2325).

Una preghiera per la salvezza eterna non si nega a nessuno ma  piena avvertenza e deliberato consenso, condizioni senza le quali, ogni disobbedienza alla legge divina non può dirsi tale,impediscono la celebrazione del  funerale in chiesa, com’era nei desideri di Piero e della sua famiglia.Se così dev’essere, così sia.Domani alle dieci in piazza Don Bosco A Roma,  saluteremo da laici, il laico Piergiorgio Welby, e andremo avanti nella sua lotta, che adesso più che mai sentiamo nostra.