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Anno: 2007

Observatoire Presidentielle 2007

Observatoire Presidentielle 2007

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Internet irrompe nella campagna elettorale francese, come era già accaduto nel Referendum  sulla Costituzione del 2005 ma in modo del tutto nuovo rispetto al passato.I principali candidati, hanno creato  siti di riferimento attraverso i quali sono espressi sia i contenuti di campagna elettorale che i dati ,le notizie ,gli appuntamenti ,i programmi e i dibattiti on line nei i quali  interagiscono centinaia di blog aperti dai sostenitori. Particolarmente attivi i Socialisti con i circa millecinquecento blog dedicati a Sègolene Royale, coordinati dal curatissimo  Désirs d’avenir che lavora incessantemente da assai  prima delle primarie e che ha guadagnato ai socialisti ben 16.000 iscrizioni on line .Il sito che invece segue nel modo migliore le novità della rete e che può aiutare gli elettori ad orientarsi nella  campagna elettorale è l’Osservatorio presidenziale 2007  che si propone di analizzare la parte di web  dedicata alle presidenziali allo scopo, come avverte la proprietaria RTG SAS, nella home page,di agevolare il dibattito politico ma anche di avviare un ragionamento  sulle relazioni tra politica e Internet.Nella foto è indicata la Blogopole una guida alla dislocazione dei blog politici, cliccando sull’immagine appare una mappa analitica strutturata per partiti, candidati e blog afferenti che ne facilita la raggiungibilità. Sullo stesso sito, si può verificare l’andamento di ciascun soggetto con il tendenzometro che permette di seguire il rumore informativo prodotto da ogni candidato.Mi sono fatta sedurre anch’io da questo strumento che ho inserito nella colonna a destra. Se si pensa ai lustrini dei siti o dei blog aperti dei nostri politici che poi finiscono, passata la campagna elettorale, per diventare tombe virtuali,ci si può rendere conto come Internet nella politica italiana è considerato meno di un(‘inutile) campagna di affissioni.La missione scientifica dell’Osservatorio Presidenziale si realizza, oltre che nei grafici di sorprendente chiarezza, anche in alcuni studi,particolarmente interessante quello sul Le web et le débat sur la constitution européenne en France occasione quella, in cui Internet ebbe un peso determinante sull’esito grazie all’azione di propaganda dei blog.Tra i siti più tradizionali ma non meno ricchi d’informazioni  ad uso degli elettori c’è  senz’altro Quel candidate  per naviganti disorientati ed incerti,  creato dalla Dauphinè Liberè un quotidiano di provincia ,ha costruito la sua fortuna con il test Quel candidat vous ressemble ? Che mettendo a confronto le risposte degli elettori con quelle dei candidati, stabilisce con buona approssimazione il grado di affinità politica.Le domande non sono affatto peregrine  – Etes-vous favorable à l’entrée de la Turquie dans l’Union européenne? – per esempio. E la relativa inevitabile  l’opzione  : Oui, si elle reconnaît le génocide arménien et redouble d’efforts sur les droits de l’homme. Così attraverso il test ho potuto scoprire anch’io di essere vicinissima a Sègolene e sua potenziale elettrice. Invece tra i più bei blog politici visitati, segnalo Les murmures d’Eric Dupin, realizzato da un giovane giornalista con  curriculum di tutto rispetto che cerca di analizzare con rigore  aspetti della politica francese e della campagna elettorale ,animando sul suo  blog  dibattiti piuttosto stimolanti,

L’Inatteso (ma che colpa abbiamo noi)

L’Inatteso (ma che colpa abbiamo noi)

L’Avvenire ha dedicato ieri un lungo editoriale a François Bayrou, il terzo uomo, colui che tra i due contendenti, Ségolène Royal e Nicolas Sarkozy, potrebbe ritrovarsi posizionato al secondo turno delle presidenziali francesi di domenica prossima, Che al quotidiano dei vescovi italiani piaccia Bayrou, definito inatteso – per gli stanchi di sinistra e destra  – a me sembra un un fatto piuttosto singolare, non fosse altro perchè con estrema chiarezza nelle sue Propositions ,ha inserito misure (piuttosto, brillanti tra l’altro) per regolarizzare la posizione e i diritti dei circa 30.000 figli di famiglie  omosessuali che oggi vivono in Francia.Quanto poi alle coppie di fatto, i Pacs,  François ha, con altrettanta chiarezza, spiegato che un ‘ unione civile aperta agli omosessuali  e sancita in Municipio, comporta equivalenti diritti di quelli  di un matrimonio .Ma non è tutto :  invitato dalla da la Croix, prestigioso foglio cattolico, a esprimersi a proposito della legge sulla laicità del 1905 (l quella che stabilisce i criteri della distinzione tra Chiesa e Stato francese) Bayrou l’ha definita una delle chiavi di volta della società, che noi abbiamo voluto. Io – aggiunge – sono un cristiano credente, praticante e difensore della laicità. La difendo come cittadino ma anche come credente. La fede è molto più a suo agio nella sua sfera quando è liberata dall’influenza dello stato. E vale anche l’affermazione reciproca.Quale dev’essere allora il ruolo delle religioni in una società laica?,incalza l’intervistatore?. E lui, dopo aver sottolineato che la fede ha due dimensioni, una privata e una pubblica, risponde che i governanti, gli eletti del popolo debbono tener conto delle opinioni ecclesiastiche, ma non sono tenuti a obbedire alle ingiunzioni delle chiese. Per quanto mi riguarda – spiega – non mi sento impegnato da prescrizioni che vengano dall’autorità ecclesiale, malgrado il rispetto e l’attaccamento che, in quanto uomo, possa avere per essa. È una questione cui faccio molta attenzione. 

 

 

 

 

Dedicato a Giuseppe Garibaldi (nel bicentenario della nascita)

Dedicato a Giuseppe Garibaldi (nel bicentenario della nascita)

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Il bicentenario della nascita di  Giuseppe Garibaldi, che cade oggi, è stato completamente oscurato dal compleanno del Pontefice e anche se diverse associazioni e centri studi  hanno ricordato il generale con pubblicazioni e convegni,così non è stato per giornali e televisione.Ecco dunque una piccola menzione al combattente della Repubblica Romana.Centocinquanta giorni che sconvolsero l’Europa.

Io  son fatto per rompere i coglioni a mezza umanità e l’ho giurato sì!Di consacrare la mia vita all’altrui perturbazione e già qualcosa ho conseguito ed è nulla a paragone di ciò che spero,se mi lasciano fare o se non possono impedirmi il farlo

A.Scirocco  : Garibaldi  Bari 2001 ( da una lettera ad un amico)

Tu es Petrus

Tu es Petrus

pasqua

Auguri Santità.Per il Suo compleanno ho scelto un’immagine della liturgia pasquale che ha sempre avuto un forte impatto su di me.Un uomo potente che si prostra dinnanzi al Dolore con tale pentimento da aderire con tutto il corpo alla terra, compie un atto di umiltà e devozione così sublimi da lasciar pensare che, rialzandosi, si senta necessariamente  migliore e pronto a qualunque gesto di amore e riconciliazione.Così sarà probabilmente stato.La stessa percezione non abbiamo potuto avere noi,forse distratti dagli appelli incessanti e dalle sollecitazioni che direttamente o per interposta persona Ella rivolge ai Fedeli.Appelli che hanno poco di conciliante nel momento in cui additano alla pubblica riprovazione, persone che pur non essendo ladri ne’ assassini,hanno deciso di vivere secondo le proprie inclinazioni,fuori dai Precetti di Santa Romana Chiesa certamente, ma non per questo meno degni di umano rispetto.Ma se è lecito che un Pontefice si rivolga ai fedeli per richiamarli ai doveri connaturati alla loro appartenenza, non è altrettanto comprensibile il fatto che in quella riprovazione sia contenuta la motivazione di una minaccia ai Valori  che la Fede suggerisce:Come Ella ben sa,due persone che si amano e devono nascondersi,una donna che non può avere un figlio e quanti desiderano una morte dignitosa,nella loro qualità di poveri cristi oberati da numerosi problemi e afflitti da tristezze cosmiche,non sono in grado di minacciare proprio nessuno.Forse a sentirsi minacciato è l’Apparato,la Struttura,la Chiesa ma quello è un altra storia,lì Le può essere riconosciuta solo la tensione tutta politica del Papa Re.Tu es Petrus etc etc ..ma su quella pietra era una comunità di fedeli che doveva sorgere,non uno Stato Teocratico con parlamentini e banche.E anche qui,romanamente,mi verrebbe da dire  –  Sacra Corona,ma chi v’ammazza? Due leggi  per restituire dignità a chi sente di averla perduta nei sotterfugi, nei viaggi all’estero  per la fecondazione assistita,in quello staccare la spina in segreto dei medici pietosi?O nell’affidare ai tribunali e ai giudici la gestione della vita di chi si vuol bene ?  –  .Ciò nonostante auguri ai Suoi ottant’anni di raffinato pensatore tedesco.Il Suo libro,su Gesù ha riempito le pagine della cultura di tutti i giornali e va già a ruba.L’idea di organizzarne la presentazione nell’aula del Sinodo con Massimo Cacciari e Daniele Garrone poi, è stata sorprendentemente laica,infatti così vorremmo procedere anche noi quando  affrontiamo questioni nodali.Mettere tutte le sensibilità  intorno ad un tavolo e ricercare la sintesi.Magari senza le conclusioni di un arbitro di parte come il Cardinale Schoenborn.

Omicidio volontario oggettivamente politico

Omicidio volontario oggettivamente politico

E’ l’accusa formulata a carico di Luis Mario Lozano ed è determinata dal ruolo che Nicola Calipari ricopriva al momento della sua uccisione ,cioè quello di massimo rappresentante dello Stato Italiano,impegnato, per conto della presidenza del Consiglio in un ‘operazione di contrasto al terrorismo  (il tentativo di liberare la giornalista Giuliana Sgrena).A tutti gli effetti l’azione di Lozano è considerata contro lo Stato Italiano,di qui discende l’oggettivamente politico dell’accusa.Il processo sarà celebrato il 17 aprile nell’aula bunker del carcere di Rebibbia ma Lozano non ci sarà.La Procura di Roma in realtà, non ha potuto nemmeno dar luogo alla più banale delle procedure : l’accertamento d’identità,poiché il Governo degli Stati Uniti ha sempre respinto il trasferimento in Italia dell’Imputato.Come se non bastasse, secondo il Dipartimento di Giustizia di Washington, il caso è chiuso, ce lo hanno fatto sapere aggiungendo,bontà loro, che nessun’altra informazione sarà fornita al Governo Italiano.Per loro l’unica inchiesta valida rimane il rapporto del Multi National Corps Iraq,il documento del gruppo d’indagine congiunto.Per la Terza Corte d’Assise di Roma invece la partita è apertissima  e vista l’imputazione di omicidio volontario (ha sparato per uccidere),i giudici cercheranno di capire se esistano responsabilità “superiori” cioè se Mario Lozano abbia ricevuto l’ordine di rimanere al chek point 541 oltre l’orario consentito, anche dopo, ciò che l’ambasciatore John Negroponte diretto all’aereoporto di Baghdad ,motivo per cui era istituito il posto di blocco,fosse passato.Curiosa circostanza,oltretutto contraria a tutte le regole d’ingaggio.Stendiamo un velo pietoso  sull’operato del  Multinational Corps Iraq che di “multi” aveva ben poco,essendo il ruolo  di partecipazione alle indagini degli italiani piuttosto sfumato,praticamente ci hanno fatto fare gli osservatori mentre interrogatori e rilievi sono stati tutti svolti da funzionari USA (vedi restituzione dell’auto su cui viaggiava Calipari dopo due mesi).Stendiamo un altro velo pietoso sulla pesante violazione di diritto internazionale per il quale l’omicida di Nicola Calipari morto in territorio straniero non avrebbe potuto essere giudicato da uno Stato Terzo (gli USA) e sorvoliamo anche sull’ultimo cambio(dieci giorni fa) di Presidente di Corte d’Assise.Accontentiamoci di qualche pronostico….facciamo…Omicidio colposo, che salva capra e cavoli garantisce l’incolumità del soldato che verrebbe in quel caso arrestato solo se mettesse piede nell’area  Schengen?Che metterebbe al riparo da ogni calunnia il Dipartimento di Stato che è stato comunque citato al processo dai legali della Sgrena per rispondere in solido se l’accusa di omicidio volontario fosse confermata? Vediamo chi scommette…

Nota : Resta inteso che io considero Lozano vittima della guerra.Un ispanico che si arruola in cambio del permesso di soggiorno o di una vita migliore non può essere colpevole