Tu es Petrus
Auguri Santità.Per il Suo compleanno ho scelto un’immagine della liturgia pasquale che ha sempre avuto un forte impatto su di me.Un uomo potente che si prostra dinnanzi al Dolore con tale pentimento da aderire con tutto il corpo alla terra, compie un atto di umiltà e devozione così sublimi da lasciar pensare che, rialzandosi, si senta necessariamente migliore e pronto a qualunque gesto di amore e riconciliazione.Così sarà probabilmente stato.La stessa percezione non abbiamo potuto avere noi,forse distratti dagli appelli incessanti e dalle sollecitazioni che direttamente o per interposta persona Ella rivolge ai Fedeli.Appelli che hanno poco di conciliante nel momento in cui additano alla pubblica riprovazione, persone che pur non essendo ladri ne’ assassini,hanno deciso di vivere secondo le proprie inclinazioni,fuori dai Precetti di Santa Romana Chiesa certamente, ma non per questo meno degni di umano rispetto.Ma se è lecito che un Pontefice si rivolga ai fedeli per richiamarli ai doveri connaturati alla loro appartenenza, non è altrettanto comprensibile il fatto che in quella riprovazione sia contenuta la motivazione di una minaccia ai Valori che la Fede suggerisce:Come Ella ben sa,due persone che si amano e devono nascondersi,una donna che non può avere un figlio e quanti desiderano una morte dignitosa,nella loro qualità di poveri cristi oberati da numerosi problemi e afflitti da tristezze cosmiche,non sono in grado di minacciare proprio nessuno.Forse a sentirsi minacciato è l’Apparato,la Struttura,la Chiesa ma quello è un altra storia,lì Le può essere riconosciuta solo la tensione tutta politica del Papa Re.Tu es Petrus etc etc ..ma su quella pietra era una comunità di fedeli che doveva sorgere,non uno Stato Teocratico con parlamentini e banche.E anche qui,romanamente,mi verrebbe da dire – Sacra Corona,ma chi v’ammazza? Due leggi per restituire dignità a chi sente di averla perduta nei sotterfugi, nei viaggi all’estero per la fecondazione assistita,in quello staccare la spina in segreto dei medici pietosi?O nell’affidare ai tribunali e ai giudici la gestione della vita di chi si vuol bene ? – .Ciò nonostante auguri ai Suoi ottant’anni di raffinato pensatore tedesco.Il Suo libro,su Gesù ha riempito le pagine della cultura di tutti i giornali e va già a ruba.L’idea di organizzarne la presentazione nell’aula del Sinodo con Massimo Cacciari e Daniele Garrone poi, è stata sorprendentemente laica,infatti così vorremmo procedere anche noi quando affrontiamo questioni nodali.Mettere tutte le sensibilità intorno ad un tavolo e ricercare la sintesi.Magari senza le conclusioni di un arbitro di parte come il Cardinale Schoenborn.
13 pensieri riguardo “Tu es Petrus”
Sarebbe bello se, alzandosi, si trovasse più predisposto alle sfumature. Ma, hélas!, il tutto è ridotto a simbolo…
strano come certi gesti (vedi anche il portare la croce) siano stati pesantemente svuotati del loro significato.
complimenti ,Sed!hai fatto al Papa un bel regalo con questo post.
speriamo lo legga!
asietta
ma io lo invierò …compresi i vostri commenti…
che bbellooooooo !!!
così mi manda una bella bolla papale con tanto di scomunica che affiggerò in salotto a monito dei posteri.
taci tu attaccabrighe…
io attaccabrighe? e non ti ho neanche detto quello che ho pensato quando l’ho visto così prostrato.
:-;
lo invii?io non lo temo..sono figlia di una donna devota,cattolica,praticante,osservante e di più.
credo che lei preghi anche per me,peccatrice volontaria,cosciente e non pentita (per ora).
Jenè,
occhio eh…che quelli sono pensieri impuri :)p
asietta
piccerè, ma tu ch’è capito? Non era quella la mia idea, ben altro.
:-D
ma io proprio perché non ho capito niente..ho scritto la prima cosa che mi è venuta in mente :))
asietta
Bello…poi te ricordi che non è cascato a faccia avanti per un malore e si spezza l’ incanto…
adesso però devo festeggiare un altro compleanno…spè…e vedrai
ma il regalo ce l’ha fatto lui a noi:ieri ha detto che i bimbi non ancora battezzati vanno lo stesso in paradiso in caso di decesso…quindi anche i feti…grazie razzi!(ora finalmenten zi potrà tocaren quella fastidiosen legge sull’aborten)