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Anno: 2013

I poeti che strane creature

I poeti che strane creature

quadriga palazzaccio

 

 

 

…..ogni volta che parlano è una truffa (?)

 

 

Qui non troppo strane e nemmeno brutte come avrebbe voluto  lui prima dei rimbrotti del  co-autore che trasformò bruttezza in stranezza.Meglio.Le storie di ieri sono una gran  canzone.

 

Tuttavia il poeta  dice cose importanti e in parte condivisibili  seppur  precedute da una scelta – Monti alla Camera e Bersani al Senato –  non troppo limpida né in armonia con la descrizione  di quella identità a sinistra individuata nella tutela degli ultimi e nella redistribuzione.Se fosse andata come da poetica indicazione elettorale, ci sarebbe stato solo un partner di governo più presentabile ma non meno problematicità nell’eventuale alleanza.

 

E dunque non meno travagli dati da ciclabili, slow food, no tav e nostalgie  novecentesche : tutto un bagaglio di cui forse liberarsi,salvo che dietro ad ognuno di questi sinistri  sentimentalismi  non ci sia, per molti, una sofferente riflessione .Rispettabile perché dialettica e non solo da straccio delle vesti o delle tessere.Rispettabile nel tentativo,al di là delle mode e delle chiacchiere, di connettere diritti ed  esigenze con il mondo che cambia, ridisegnando un’ identità di sinistra.Laddove identità non abbia il deprimente significato di  tronfia supponenza e trombe del giudizio,antagonismo a tutti i costi e negazione della realtà.Questi siamo noi,questo spesso c’è dietro lo stereotipo dì qualcosa di sinistra.(in effetti sarebbe tempo di cambiare battuta e film)

 

Così nella febbrile attesa degli Eccellentissimi Giudici e di una sentenza che difficilmente cambierà – come si vorrebbe – la rotta della Storia, siamo tutti arrabbiati perché il mondo che volevamo non è stato e forse non sarà : del pane e delle rose manco l’ombra e non parliamo poi della risata che avrebbe dovuto seppellire chi se lo fosse meritato. Quindi è comprensibile ogni disappunto, poetico e non .Impegnati come siamo a fare in modo che qualunque critica non venga assorbita dal Blob diventando paradossalmente fisiologica al Sistema,ascoltiamo i poeti con rispetto, quindi impedendo ai  nostri  cuori  di essere rapiti dai mille profeti e dai quattro cantanti di un’altra canzone.

 

 

nell’illustrazione la quadriga del Palazzaccio (Eccellentissimi,sferzate i cavalli!)

 

Una brutta direzione

Una brutta direzione

 

Camera dei Deputati - Voto di fiducia al nuovo governo

Brutta e inutilmente segnata da  polemiche per pochi intimi alle quali si destinano spazi ed energie degne di  grandi platee in improbabile ebollizione per i temi del candidato naturale o per quelli del congresso chiuso, aperto spalancato Con risultati che manco alla Casa del Popolo di Prato durante il confronto sulla parità di genere.Quello che Bertolucci ha raccontato così bene che pareva vero.E infatti lo era.Ora come allora.

 

Brutta perchè chi ha sbagliato non accenna a farsi da parte,perchè chi ha segnalato/segnala continuerà a segnalare  gli errori non ha ancora avanzato una proposta definita e infine – tanto per cambiare – perchè si parla di una cosa ma se ne vuol intendere un’altra mentre  il pensiero è rivolto alla conservazione: la propria e quella del governo Letta. Come si può fare un congresso di partito con l’assillo di nuocere o meno al governo in carica?

 

Brutta perche questa storia di cambiare le regole in corso d’opera ogni volta, offre l’immagine furbesca di chi  vuol cucire le medesime addosso a qualcuno per decretarne il successo o la sconfitta.

 

Brutta per la sgradevole impressione di parlare di sè a sè,mentre le attese sarebbero altre e l’avversario altrove

 

E infine brutta perchè indietro non si torna. Non sarebbe un bel segnale se un congresso che è nato aperto, nel corso del tempo, diventasse un congresso blindato. Sopratutto chi, al solito, evoca immagini ridicole di elettori del PDL in fila ai gazebo per modificare gli assetti del PD dovrebbe inventarsene una meno logora, magari riflettendo sull’intelligente formulazione di Barca  che individua i futuri elettori delle primarie nei partecipanti – iscritti o meno –  all’attività di partito.

 

Per il resto vanno bene il conflitto, le diversità le variegature, vanno sin  bene letanto demonizzate correnti, a patto che siano laboratori riconoscibili  e differenziati in base alle idee e non ai rispettivi leader.Il tutto pensando non solo a vincere o a ricostruire come pure sarebbe giusto una forza di centro sinistra – obiettivi ambiziosi ma siamo, al momento, così lontani – ma a rimettere in piedi un partito interessante per proposte e approccio con la realtà.Un cambio di passo sin negli atteggiamenti esteriori guadagnò al PD attenzione e consensi. E’ già successo.Può succedere di nuovo.

 

Nell’illustrazione da Huffington Post Epifani e Letta ( Epifani,Letta e Franceschini sono tra i politici che stimo di più, duole e delude registrarne l’involuzione,si spera, momentanea)

 

 

 

 

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Zero politica (santa e quanta pazienza)

Zero politica (santa e quanta pazienza)

cicerone_giorgio_clementi

 

 

Per quanto possa sembrare incomprensibile,vista la gran quantità di informazioni, la difficoltà è di leggere quel che sta succedendo applicando al racconto qualsiasi criterio logico.Nel momento in cui la Politica vistosamente latita da avvenimenti che alla Politica  dovrebbero appartenere o si perde nel mare di dichiarazioni, ordini, contrordini e annunci di sfracelli,il caos da dissociazione è garantito. E tutto questo perché, ad evitare una mezza prescrizione, i giudici di cassazione doverosamente ed opportunamente  hanno fissano una data di udienza ravvicinatissima per il processo Mediaset.

 

Il PDL come di consueto, insorge ma sembra una farsa : L’Aventino presto si trasforma in Montagna dei Cocci, tre giorni di sospensione dei lavori diventano tre ore e le fregole dei falchi, le minacce di discese in piazza, di dimissioni in massa da parlamentari e chissà cos’altro, si risolvono mestamente in un documento politico elaborato dal segretario Alfano e sottoposto alla cortese attenzione di Berlusconi  e dell’Ufficio di Presidenza convocato nottetempo. Nell’estensione del medesimo però, si sono perse per strada le dimissioni dei parlamentari – unica iniziativa autenticamente dirompente e pericolosa –  mentre l’invocata riforma della giustizia ( per decreto!) diventa il sostegno a Pannella per la raccolta di firme dei suoi soliti referendum.(anche Grillo,lo stesso tempo, un altro luogo ha promesso una mano).Tutta qui l’iniziativa forte.Sono passati i tempi e le misure adottate in passato non sono di pronta e facile realizzazione,mancano le maggioranze e i tempi tecnici  per un’ ammnistia, ma anche per la solita salvifica leggina.Stavolta l’unica speranza è che la Cassazione emetta un verdetto favorevole.

 

 

E qui, sebbene le minacce di far cadere  il governo sembrino smargiassate da parte di chi non sa che pesci prendere – ovvero non può –  manca realmente qualcuno che chiarisca l’unico concetto che in questo momento dovrebbe contare e cioè che Politica e Giustizia sono campi da tenere rigorosamente separati e che le vicissitudini giudiziarie di un leader politico non dovrebbero influenzare la tenuta del Governo.Sembra l’acqua calda e invece pare proprio che non riesca ad esserlo.Non lo è per gli interessati che continuano a mescolare le cose ma nemmeno per chi dovrebbe replicare con fermezza e che si lascia trascinare per i vicoli di assurde contese che sembrano parlare di Giustizia.

 

 

Anche l’Alleato principale per parte sua fibrilla.Concede la sospensione nell’oramai consueto parapiglia di dissensi variamente espressi tra i propri eletti, drammatizzando al punto che le tre ore diventano a tutti gli effetti  un pericolo per la democrazia. In realtà di sospensioni sono pieni gli atti parlamentari,si usa per i congressi, è vero, ma anche per consentire riunioni di partito in situazioni particolari.(E questo qualsiasi cosa dicano i commentatori da tregenda e i mestatori del torbido) Il clima pre-congresso da inevitabile redde rationem irrompe e scompagina il quadro.Anche in questo caso manca la Politica, con buona pace – e non sono pochi – di quelli che si promettono di mettere fine a tatticismi e autoreferenzialità ma poi finiscono con l’aderire di buon grado ad un presepe sempre più simile ad una seduta collettiva di psicanalisi.Al disagio di essere in un alleanza per cui non ci si sente tagliati, si deve rispetto  ma il fatto che un simile imbarazzo non suggerisca proposte alternative è segno inequivocabile che strade percorribili non ce ne siano.Inutile allora mettere al centro del proprio agire politico l’imbarazzo.Così la Politica si esaurisce in parole, definizioni e frasi a effetto immiserendo il dibattito : tutti dichiarano, qualcuno scrive mentre il tedio impedisce sin l’indignazione (che se dev’essere quella dei descamisados in aula e rivestidos per pranzare al ristorante del Senato,meglio un dignitoso silenzio)

E manco male che Enrico Letta nervi d’acciaio e consapevolezza del proprio ruolo tiri diritto fiducioso ed incomunicabile col clima generale da crisi di nervi Se alternative non ce ne sono tocca a lui.Speriamo che ce la faccia.

Lipstick

Lipstick

man farneseSarebbe stato meglio che la manifestazione avesse adottato uno slogan del tipo  Siamo tutti utilizzatori finali!!! o clienti o puttanieri.E invece niente : Siamo tutti puttane, con rossetto e maglietta, tutti o quasi,mentre lei, l’ ufficialissima fiancè, continua,nonostante la giovane età, ad essere abbigliata e pettinata come si conviene ad una autentica Promessa.Aspirante sciuretta dal futuro incerto.Molto finto bon ton,tra una massa di scalmanati che rivendicano un non meglio identificato diritto al puttanesimo. Marcare la differenza deve esserle sembrato quanto di meglio fosse richiesto dal proprio ruolo.

 

 

Tuttavia lo sfregio estremo alle convitate delle cene eleganti, viene servito in piazza Farnese proprio da coloro che avrebbero inteso tutelarne la dignità,le libere scelte e chissà cos’altro. Il motivo è semplice : l’aspetto più rilevante dell’intera vicenda giudiziaria rappresentato dalla concussione viene completamente rimosso per lasciar posto ad una storia di sesso e potere assurta a simbolo di tutte le libertà.Piuttosto che parlare di un reato che Berlusconi commise ricoprendo la carica di Presidente del Consiglio e che dunque non ha nulla a che vedere col Privato di cui si reclama l’inviolabilità, si sventolano le mutande del libertinaggio.Meglio tutti puttane che tutti  concussori. Su questo almeno siamo d’accordo, salvo che il nuovissimo utilizzo del corpo delle donne come paravento e diversivo non aggiunga onta al disonore.Come se in questa storia non ce ne fosse stato già abbastanza dell’una e dell’altro.

 

 Trovo immotivata la soddisfazione per una simile condanna laddove né la politica,né le persone che sono più vicine a Berlusconi siano state capaci di dare una qualsiasi soluzione a questa inarrestabile caduta di valori, stile, senso della dignità.Un ricco e anziano signore cerca di salvare una sua protetta minorenne dall’accusa di furto, per fare questo usa il suo potere esercitando indebite pressioni su pubblici funzionari.La storia non è tutta qui ma il nocciolo è questo.Non vedo cosa c’entri la libertà 

 

Più Traviate e meno Norme

Più Traviate e meno Norme

gay pride cupcakes

 

 

Un sabato in famiglia.La nostra –  allargata, orgogliosa e festaiola –   si ritrova oggi  a Roma. Concentramento ore 15 (col fresco) a Piazza della Repubblica e partenza ore 16,30.  Arrivo in piazza del Colosseo quando si arriva. Chi c’è c’è. (e chi ha deciso di non esserci farebbe meglio a ripensarci).Dopodichè,ore piccole, ognuno può scegliersi l’happening che più gli aggrada tra i numerosi in programma

 

Vestitevi come vi pare, tanto dal dibattito se sia lecito o meno rivendicare i Diritti in boa di piume o se sia più serio indossare il mezzo tacco, la grisaglia e la gramaglia, non ci salveremo nemmeno quest’anno. Lo slogan ufficiale , avverte il Comitato Organizzatore, non c’è ancora, ci penseremo per strada.Personalmente sono già deliziata da Più Traviate e meno Norme dei Queerlab.  La lirica in questo caso non c’entra anche se il carro che promuove Violetta sempreliberadeggio è tutto palchi, contralti e rideau di velluto rosso.

 

Orgoglio,Festa e un calcio ai pregiudizi.

 

Nell’illustrazione cupcake di un gay pride americano fotografati da Missile.