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Anno: 2013

Ehi voi

Ehi voi

 

 

Quando avete finito con gl’incontri gli scontri le agenzie  e le esternazioni, ci sarebbe da fare un nome, magari condiviso – all’interno, mica si pretende – magari  di alto profilo, magari per giovedì. Perchè  noi avremmo qualche difficoltà ad individuare le Cosette e le Fantine – per le Thénardier invece siamo a posto – i Marius e i Valjean – ma di Javert ce n’è sempre un grande assortimento – mentre con crisi, miseria e clima Post Restaurazione sembra di essere sulla buona strada.

 

Ma quello, si dirà, è un gran romanzo mentre questa,per dirla col cantante, è poco più di una piccola storia ignobile.Vero.Non fosse altro perché ogni personaggio ne Les Misérables possiede retroterra talmente carichi di motivazioni da rendere naturali il bene ma anche ogni efferatezza, mentre qui non ci si raccapezza tra perché e percome, sante alleanze e feroci ostilità.Non che ci si scandalizzi,la dialettica interna ognuno la interpreta come crede ma se proprio non si riuscisse a far propria la regola dell’anteporre il bene comune alle personali aspirazioni che almeno si ricorra al Principio di Decenza.Fatelo per noi.

 

Dunque mai paragone fu tanto improprio.Come lo sono gli tutti gli altri, tra richiami ad epoche trascorse ed elezioni presidenziali d’antàn che data la particolarità della attuale situazione risultano incomprensibili ai più.A noi elettori,simpatizzanti,militanti,fondatori, servirebbe sapere semplicemente in che direzione ci si sta muovendo.Non è difficile.Ce la potete fare.

 

 

The Grimley Colliery Band

The Grimley Colliery Band

 

 This band behind me’ll tell you that that trophy means more to me than owt else in the whole world. But they’d be wrong! Truth is, I THOUGHT it mattered. I thought that MUSIC mattered. But does it bollocks? Not compared to how people matter. Us winning this trophy won’t mean bugger-all to most people. But us refusing it – like what we’re going to do now – well, then it becomes news, doesn’t it?

 You see what I mean. That way, I’ll not just be talking to myself, will I? Because over the last ten years, this bloody government has systematically destroyed an entire industry. OUR industry. And not just our industry – our communities, our homes, our lives. All in the name of “progress”. And for a few lousy bob. I’ll tell you something else you might not know, as well. A fortnight ago, this band’s pit were closed – another thousand men lost their jobs. And that’s not all they lost. Most of them lost the will to win a while ago. A few of them even lost the will to fight. But when it comes to losing the will to live, to breathe, the point is – if this lot were seals or whales, you’d all be up in bloody arms. But their not, are they, no, no they’re not. They’re just ordinary common-or-garden honest, decent human beings. And not one of them with an ounce of bloody hope left. Oh aye, they can knock out a bloody good tune. But what the fuck does that matter?

And now I’m going to take my boys out onto the town. Thank you.

 

Grazie, signora Thatcher (Brassed Off) è un film di genere commedia della durata di . diretto da Mark Herman e interpretato daPete PostlethwaiteTara FitzgeraldEwan McGregorStephen TompkinsonJim CarterPhilip Jackson.
Prodotto nel 1996 in Gran Bretagna, USA.

Voilà l’affiche (pour faire tourner les têtes)

Voilà l’affiche (pour faire tourner les têtes)

 

( si, lo so che è presto per aprire il tag ma tanto per ingannare il tempo con qualcosa di lieto)

 

L’affiche in questione è quella di Cannes 2013 che rende omaggio all’inossidabile sodalizio artistico – coniugal – etero – amoroso tra Joanne Woodward e Paul Newman qui ritratti durante le riprese del film di Melville Shavelson A new kind of love  ( da noi diventò  Il mio amore con Samantha ).

 

Sfondo cinetico a cura dell’agenzia parigina Bronx pour faire tourner les têtes attraverso  l’illusione del movimento circolare che rafforza l’effetto cinematografico e ricorda, secondo i romantici curatori del sito ufficiale di Cannes 2013 ,  le tourbillon de l’amour, mentre la vision de ces deux amoureux pris de vertige et perdant tout repère appelle à vivre le cinéma comme un désir sans fin (i francesi, si sa).

 

Svelato ogni mistero sull’affiche,  resterebbe aperto il caso del calzino corto. Ovvero di come un indumento altrimenti raccapricciante possa passare inosservato se chi lo indossa è un maschio bello, bravo e sexy (il sussulto ormonale,si sa).

 

 

Un buco nero in fondo al tram

Un buco nero in fondo al tram

Con un comitato addetto a compilare una sorta di Agenda di Riforme Giuridico Costituzionali per Futuri Governi, detto dei saggi – il termine ha assunto significati rassicuranti, negli ultimi tempi e, data la diffusione,meriterebbe di fare compagnia all’aggettivo fresco nel deposito cartacce – il Presidente della Repubblica ha inteso superare l’impasse delle prime consultazioni andate a vuoto. Tra i compiti dei commissari, al di là di rifare il mondo nuovo sulla carta (in tutti i sensi), visto che si parla di negoziatori supplementari, anche la ricerca del consenso da parte delle forze politiche.Il tutto in tempi strettissimi.

 

Sostiene Giorgio Napolitano, disegnando il quadro all’interno del quale dovrebbe svolgersi l’operazione,che un governo dimissionario, ma non sfiduciato tecnicamente, per gestire la normale amministrazione pur sempre c’è, un Parlamento di recente nomina pure e che un simile comitato può funzionare da utile supporto per chi – se medesimo o il successore – dovrà sbrogliare la matassa di un futuro incarico. Dunque niente dimissioni anticipate del Presidente. Il che è comunque un bene : toglie spazio alla confusione e tiene in piedi un punto di riferimento essenziale.

 

Non starò qui a rifare le bucce ai nomi prescelti – mancano le donne ma non solo quelle – chè per il tiro al piccione,stamane si distribuiscono i numeretti e qualcuno s’è già prenotato per il pomeriggio, non fosse altro perché una compagine di nominati con potere consultivo invariabilmente porta la griffe del Fautore che in questo caso si è preoccupato di competenze in chiave Cencelli, riuscendo  nell’intento di bilanciare sin la distribuzione, di qua e di là degli schieramenti, di un paio di personaggi che se ci fossero stati risparmiati sarebbe stato meglio.Quanto all’accusa – anche qui numeretti – di appartenenza alla Nomenclatura, era, credo, improbabile che i nomi venissero prelevati a casaccio dall’elenco del telefono.

 

Perplessità a valanghe particolarmente per il rischio numero uno e cioè che  pasticci di governi tecnici o semi  o col superlativo assoluto, cacciati dalla finestra dello Studio alla Vetrata rientrino dal portale del Maderno tra due ali di corazzieri e la fanfara. A seguire : che l’ambiziosa mole di lavoro sia tale da richiedere tempi di esecuzione da doppie letture. Vero è che il governo Ciampi varato per durare poco stette in carica un anno realizzando cose buone.Ma qui non si vedono Ciampi all’orizzonte.

 

Si sarà pure superata l’impasse congelando le pregresse consultazioni ma ci vorrebbe una carica d’ottimismo che pur con tutta la buona volontà non riesco a reperire se non nell’idea che una legge elettorale meno devastante di quella che ci ritroviamo possa essere varata in tempi accettabili.Magari dopo si potrebbe andare tutti a votare con animo diverso e una prospettiva di risultati meno ambigui.E poiché il Cencelli, a quanto sembra, si è incagliato nella selezione di costituzionalisti e teste d’uovo di provata fede proporzionalista,anche l’ottimismo si riduce di parecchio ma, a parte questa notazione di gusto personale,la prova dei fatti ci fornirà indicazioni migliori. Al momento, l’ avvenire si prospetta ancora come un buco nero in fondo al tram.

(ed Enzo non c’è più)

 

Nell’illustrazione il Portale del Quirinale (senza fanfare) dal sito della Presidenza della Repubblica

 

 

Et maintenant?

Et maintenant?

 

 

La telecamera fissa sulla trattativa  con le Cinque Stelle oltre ad essere  un disastro visivo ci ha raccontato l’inutilità e il fallimento della messa in scena.

Si pretendeva trasparenza attraverso un mezzo ingenuamente ritenuto neutro  dimenticando che tutto quel che si può ottenere da un uso distorto dell’obiettivo è una falsificazione,in questo caso la rappresentazione plastica di ciò che una trattativa semplicemente non è.

Poco male dal momento che ambiguità,giochi delle parti, bluff e formule in cui perdersi hanno riempito a dismisura i giorni delle consultazioni.Quattro, anche se lo sfinimento li ha fatti sembrare assai di più.

E adesso che  tutti i riti,i veti,i ricatti e i piani dall’A alla Z si sono consumati?

La strada maestra e costituzionalmente corretta in una Repubblica Parlamentare vorrebbe che Bersani si presentasse alle Camere per riferire e chiedere il voto di fiducia,l’unica reale certificazione del diniego ovvero del consenso può avvenire solo in quella sede.Nessun sostegno può essere certo se non attraverso questo passaggio. L’unica chiarezza e l’unico modo per fare pulizia delle schermaglie,del politicismo e della confusione di questi giorni.

Non fosse altro perché il rispetto delle regole possa tornare a rassicurarci.Non fosse altro perché da elettori abbiamo il diritto di sapere chi è favorevole e chi contrario,per esempio, ad una nuova legge elettorale,al reintegro del falso in bilancio,al ripristino di un minimo di normalità attraverso un articolato serio sul conflitto d’interessi. E di quella seduta, ove mai fosse convocata,ci piacerebbe  contare gli assenti ma soprattutto guardare in faccia i presenti.

Io spero che questa opportunità – che non piace troppo al Presidente Napolitano – sia richiesta e soprattutto accordata. 

 

Il dopo lo vedremo poi, atteso che qualunque esito ci regalasse l’eventuale seduta porterebbe con sé tragitti difficili di governi dagli aggettivi più disparati. A noi basterebbe  essere accompagnati a nuovamente votare in condizioni civili.

Dunque buona sorte a Bersani ,qui sopra ritratto in una foto inusuale nei giorni in cui hanno dominato espressioni drammatiche e contratte – ma anche questa foto è di questi giorni –  che sale al Quirinale ad affrontare una prova difficile.Che non si senta solo.