Miriam
Molti anni dopo mi sono chiesta se in questa dedizione al partito non venisse esaltato un tratto tipico del nostro essere donne : la disponibilità agli altri, il desiderio di assecondare la volontà dei dirigenti, di conquistarli con la nostra devozione e obbedienza con il nostro lavoro così attento,disinteressato,ben fatto. Come si comportano le bambine nei confronti dei padri, amati e irraggiungibili.Si forse ci fu anche questo. E infatti molti nostri coetanei misero ben presto le briglie alla loro passione,e cominciarono – ma noi ce ne accorgemmo tardi – a ragionare,da uomini, anche in termini di potere.
Miriam Mafai Botteghe Oscure addio.Com’eravamo comunisti. 1996 Mondadori
(foto olycom Corriere)
9 pensieri riguardo “Miriam”
occorrerebbe anche un tag “ci mancheranno”.
Almeno lei, di sicuro
Memoria prodigiosa e poco nostalgica.Su donne, amore, partito, diritti e professione la pensavo come lei.Uguale.
una grandissima perdita: si sentirà la mancanza della sua pietosa spietata intelligenza.
“il faut sortir de la religion de l’atome” … ella a raison
…e di parecchie altre religioni Dizzy, parecchio più soffocanti di quella de l’atome
Ciò che dispiace, oltre naturalmente alla perdita di questi “grandi vecchi”, è la sensazione che la generazione successiva non abbia altrettante punte di eccellenza…
Una vita piena costa sacrifici e rinunce che oggi forse non si è più disposti a sopportare e non per egoismo o superficialità,semplicemente perché è cambiata la cultura e al lavoro e all’impegno non si attribuisce più lo stesso significato di allora.
Miriam ha vissuto intensamente il suo tempo perseguendo con caparbietà la sua idea di cambiamento della società.Che rimane sempre la migliore ambizione possibile.
Infine noi tutti/e abbiamo un debito di gratitudine verso Il Partito Comunista che pur tra mille peripezie e sofferenze e liti e magoni ci ha insegnato, come piace dire a me, “a stare al mondo”.
“Se non sono io per gli altri,chi sono?E se non ora quando?”
Una cospicua lezione
Ma questa lezione forse la ricorderà solo chi appartiene a quella generazione. Come fai a trasmetterla agli altri o alle altre? Non so se l’esempio basterà, noi ci proviamo.
Quando ci ritrovammo in piazza non molto tempo fa, perchè stavano e stanno cercando di scipparci la legge sull’aborto, eravamo sempre le solite, ormai nonne, che si erano portate dietro le nipotine. Un po’ di speranza per quelle nipotine forse ce l’ho, ma le figlie avevano altro da fare?
Uno stile di vita si trasmette con l’esempio.Le giovani donne oggi devono vedersela con un sacco di problemi,non che allora mancassero.. ma il clima era diverso,eravamo insieme (e non ognuna a casa propria) e ci sembrava di avere prospettive.Le cose tuttavia cambiano e non è detto che in futuro non possa tornare a nascere un po’ di speranza.