Versione Giuditta (brutta aria)

Versione Giuditta (brutta aria)

 

(Giuditta e Oloferne di Fede Galizia pittrice della seconda metà del cinquecento. Ritratto interessante per ‘accuratezza e per quel mezzo sorriso di soddisfazione sulle labbra della vendicatrice. E siccome Oloferne è da sempre  simbolo di Superbia un piccolo accenno trionfale sul dramma dell’omicidio  le dev’essere sembrato indispensabile)

 


 Aule in fiamme Da Donna Eleonora a le Roi Soleil,  spensieratamente confuso con Carlo V, da  Pajetta ai partigiani con corollari di padri costituenti a piacere, li hanno scomodati proprio tutti e anche i commentatori non si sono risparmiati  tra psicanalisi,sociologia e regolamenti parlamentari. Il fenomeno del resto è tale  da escludere passaggi frettolosi, anche se poi il tutto si rimescola nel  blob consueto delle definizioni, dei parallelismi e delle similitudini forzate : nuovi resistenti, nuovi partigiani nuovi fascisti nuovi Aventino.Senza farsi mancare un tocco di retorica dato dai meravigliosi guerrieri e quel tanto di allarmismo che può procurare l’evocazione del colpo di stato.C’era una volta il senso storico e quello del limite l’uno teneva in gran conto i contesti, l’altro impediva alla risata di seppellirci.

In realtà l’unica considerazione che emerge con chiarezza in questi giorni di caos parlamentare ma non solo è quanto sia difficile non tanto esprimere – come vorrebbe la paranoica visione delle 5 Stelle  – ma soprattutto mettere a profitto il Dissenso e questo non certo per la protervia di un Sistema in declino – incapace di dare segni di vita figuriamoci  la protervia –  quanto per l’inconcludenza del metodo movimentista applicato alle sedi istituzionali e per una curiosa discrasia tra la teorizzazione dello scontro e la bizzarra pretesa di supportare episodi di antagonismo con leggi e regolamenti.Della serie : impedisco ai parlamentari di accedere all’aula delle commissioni perché l’ostruzionismo è un diritto sancito dai regolamenti.Che poi contestualmente altri regolamenti tutelino il funzionamento poco interessa.E che la quadra vada trovata tra il diritto di mettersi di traverso e il dovere di licenziare i provvedimenti interessa ancor meno. C’era una volta l’ostruzionismo parlamentare che si esercitava ininterrottamente notte e dì ma che doveva avere un termine magari dato dallo sfinimento degli oratori o da un accordo nella conferenza dei capigruppo chè altrimenti Pannella sarebbe ancora lì a parlare.

Ricadute In una parola viene sottratto alle altre forze di Opposizione il diritto ad esercitare il proprio ruolo.In un’altra, far saltare il tavolo sembra essere l’unica ragione sociale del Movimento che vuoi per impoliticità strutturata, vuoi per impossibilità di stare a galla attraverso un utile Fare Politico gioca la carta del gesto disperato per giustificare la propria esistenza. C’era una volta la possibilità di discutere e modificare i provvedimenti e il diritto degli elettori veder rappresentate le proprie obiezioni in materia di legge elettorale o d’altro.

 

Il brutto impiccio – Lo scarso rigore giuridico e la sciatteria con cui è stata redatta la messa in stato d’accusa del presidente Napolitano rassicurerebbe circa l’esito della procedura ma la strumentalità con cui si è condotta l’operazione non promette bene.Vuoi perché alcune alterazioni delle dinamiche legate alla funzione presidenziale non costituiscono  violazione premeditata  rientrando pienamente nella fisiologia del sistema costituzionale, vuoi per l’intento chiaramente diffamatorio,vuoi per la rinuncia a connettere la condotta del presidente con la debolezza della politica.Alterazione per alterazione varrebbe la pena semmai di mettere sotto accusa la Politica.Procedura non prevista certo ma egualmente rintracciabile in una robusta azione riformatrice.

Giuditta – Nota dolente per la ripetitività degli attacchi e inevitabilmente delle – seppur necessarie  –  risposte. Il Movimento cinque stelle è contrario alla parità di genere nella legge elettorale.Sostengono di averla già realizzata e non sono interessati alla codifica.Nelle more di votare o meno gli emendamenti riguardanti la presenza femminile nelle liste, dimostrano una eccezionale idiosincrasia per le donne in genere, fatte segno di attacchi verbali e manifestazioni d’odio rintracciabili nel trattamento destinato dal blog di Grillo alla Presidente della Camera o direttamente in Aula alle elette nelle liste del PD che giustamente denunciano – anche alla magistratura – l’affronto.Tra le reazioni spicca per acume quella della deputata di Carpi Giuditta Pini, giovane turca,redattrice di una tesi di laurea sulla morale comunista che ha molto incuriosito il Presidente della Repubblica e che, a fronte della volgarità dell’accusa di essere stata eletta per aver elargito prestazioni sessuali, ha rivendicato le sue 7.100 preferenze accusando persistenti dolori alla mandibola.Geniale.

 

 

15 pensieri riguardo “Versione Giuditta (brutta aria)

  1. Cara Sed, vedo con piacere che torni a scrivere!
    Il tema l’abbiamo già fin troppo discusso e concordo con te: il rumore di M5S nasconde il suo nulla politico. D’altronde, interesse di chi aveva proposte da realizzare è sempre stato quello di lavorare, non di fare caciara.
    Persino le legittime istanze di trasparenza così si perdono nel vuoto. Altro che apriscatole.
    Tutto ciò continua a spingermi a ritenere pericoloso l’intento di M5S. Cosa detta e ridetta, ma mai comprensa dal pubblico.

    Ad ogni modo, adesso la palla ce l’ha sempre il PD: bisogna portare a casa i risultati promessi dal segretario, altrimenti ci affossiamo con le nostre mani.

  2. Il bombardamento di notizie attiva la riflessione ma rende difficile la ricerca delle parole con cui dire le cose.Questo per chi non ama la ripetitività.
    Non è stato facile,non sai quanti post iniziati ho in archivio.E dire che per altri motivi mi capita di scrivere più o meno tutti i giorni.
    Le stelle sono pericolose e la situazione attraversa una fase delicata speriamo nell’attivismo di Renzi…e nel gradimento del popolo italiano.

  3. Avevo letto l’Espresso ,l’altro no mi colpisce in particolare :

    se gli eletti di
    maggioranza sostengono per il 66% che il
    Segretario debba fare proposte politiche precise ed
    efficaci per vincere le prossime elezioni, la
    minoranza del partito crede sia invece più rilevante
    consolidare il profilo politico-ideologico del PD.

    ammazza che dirigenti schematici e sfaticati
    ma perché….non si possono fare entrambe le cose?
    consolidare il profilo politico etc sarebbe un’operazione così totalizzante da escludere il resto?Bah

    1. Probabilmente si è creata, non da ieri, un pò di confusione fra le due cose. Penso tipo ai programmi dal 181 pagine che potrebbero aver creato negli elettori l’idea d’una certa incapacità nel fare sintesi e nel concretizzare in proposte precise il profilo ideologico.
      Profilo che, secondo me, ancora ci manca.

  4. Un profilo in senso proprio mancherà ancora, ma questo per la natura stessa della scelta Partito Democratico.
    Sono d’accordo comunque che l’esigenza di chi è chiamato a scegliere sia di capire come la pensiamo su questo e quello e qui un minimo di quadra va trovata chè altrimenti si generano confusioni.
    (Il programma di 181 pagine aveva anche una versione pocket di cui nessuno parla)

  5. Eccerto altrimenti come si fa a convincere gl’indecisi? ( a me normalmente toccano quelli):

    ‘na bella riunione, qualche sobrio rinfresco e poi sbadabam gli piazzi una lettura da duemila pagine…e quelli corrono a votarti.Come ti sbagli.

  6. Bentornata!
    Quanto alla recenti vicende che vedono protagonisti i grillini, ho già detto nel mio post. Secondo te posso sperare che una buona parte di coloro che li hanno votati lo scorso anno, capiscano l’errore fatto? Vedo fra i simpatizzanti del Movimento molto integralismo… cosa ci sarà bisogno che succeda ancora perchè si ravvedano???

  7. (e ho pure dato una sistemata alle categorie senza il ricorso alla più piccola mail di seccatura al webmaster…)

    Qualcosa si sono persi per strada,per esempio tutti quelli che hanno scelto le stelle sperando in un’attività parlamentare costruttiva che portasse risultato.Per il resto continuano ad interpretare il mugugno e la rabbia (compresa quella passeggera ed estemporanea )

    Certo mantenere i consensi in queste condizioni non è semplice e va anche detto che nei momenti di minor esposizione mediatica le loro quotazioni scendono di parecchio.
    Non ti so dire, ma spero proprio che un consistente calo li riconduca alla ragione.

  8. Formigoni non per l’ostruzionismo (a sè stesso?), ma per le prodezze in campagna elettorale. 12 incontri al giorno o giù di lì.
    Salutami Civati se lo vedi.
    Ma sei tu quella della foto?

    1. Oui jes suis….etc
      Beh allora Formigoni rispetto ad un Veltroni o ad un Rutelli – campagne per Roma – è un principiante.Anni fa mi capitò di seguire l’agenda di uno dei due.Da diventare matti tra nastri da tagliare,cene,the più o meno danzanti e corse nei sacchi.( epperò se la semo divertita…).
      Non vedo Civati,partecipo poco alle iniziative ma so per certo che due righe di apprezzamento verrebbero lette e gradite.Scrivigli.

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