Nel dominio della fisicità

Nel dominio della fisicità

La storia racconta che le donne occidentali non hanno mai avuto diritto a un corpo e ad una bellezza naturali . Il loro seno è stato appiattito o sollevato, la vita cancellata o assottigliata sino a morirne, i fianchi e il sedere piallati dai busti o enfatizzati da crinoline e panier, i capelli rasati alla fronte oppure gonfiati da parrucche e posticci, i volti imbiancati dalla cipria o arrossati alle guance, le sopracciglia rasate  e ingrossate. Ci sono state epoche in cui le donne alla moda erano opulente, materne, oppure mascoline. Oggi la moda le vuole finte, con un corpo inventato, sottile qua e gonfio là ed è il mercato della visibilità a dettare le regole : seno a palla rifatto ed esposto, gambe infinite su ipertacchi impraticabili, labbra gonfiate, via ogni filo di grasso in più, con diete o ripetuti interventi chirurgici. E poi capelli lunghi e lisci sorriso continuo in televisione, broncio desolato in passerella. Età : prima dei quaranta sei fuori come la bellissima Nicole Kidman che ha perso la sua luminosa grazia con il lifting e sta accaparrando ruoli su ruoli in attesa della sua personale apocalisse. Ma poteva l’immenso mercato del corpo accontentarsi delle donne? Così l’angoscia per il proprio corpo è dlagata tra gli uomini e la loro da sempre diffusa ansia da prestazione  si è spostata dal sesso all’estetica. E’ nata la mistica della maschilità con le sue riviste che a poco a poco hanno messo da parte l’ipocrisia di voler insegnare agli uomini come piacere alle donne, per concentrarsi sul piacere soprattutto a se stessi. Con Max l’avido aspirante alla virilità da copertina, trova il photobook con manifesto starring di Fabio Cannavaro, massima icona virile del momento, testa rasata, sorriso perfetto, torso nudo, guerriero giapponese tatuato sul braccio. Il corpo come banca, come mercato, come patrimonio, dopo gli dei , le rivoluzioni e i mercati finanziari, il corpo diventa il criterio di verità. Solo il corpo dura, solo il corpo permane. Riponiamo in lui tutte le speranze e da esso ci aspettiamo una realtà che altrimenti ci sfugge. Il corpo è diventato il centro di tutti i poteri, l’oggetto delle nostre aspettative. Ma quale corpo?Un corpo irreale costruito, trasfigurato, desiderato, bugiardo. Continuamente promesso e quasi mai ottenuto: dalla televisione e daii giornali di gossip degradato, le riviste di moda mostrano una gran moltitudine di ragazzi e ragazze di grande bellezza momentanea e intercambiabile. E’ come se il mondo fosse popolato dalla giovinezza, mentre chi guarda ne è escluso, costretto in una condizione ancorata alla bruttezza, alla malattia, all’invecchiamento e alla morte che si dibatte nella precarietà finanziaria, aspetta mesi una visita medica, non ha accesso al fervore e alla creatività tcnoscientifica che fornisce pezzi di ricambio al corpo in dissesto. E se è donna sa che il suo corpo decantato come prezioso, libero e vincente corre il rischio di essere violato, che alimenta il feroce dissidio tra l’ Islam che lo asservisce  occultandolo e l’Occidente che lo umilia denudandolo, che quando in Italia la politica discute sui temi che riguardano il corpo, come nella fecondazione assistita, prevalgono la Chiesa il Moralismo la Diffidenza, l’imperio sui bisogni e sui diritti. Nell’era del corpo trionfante, il corpo nemico da dominare, annientandolo, non passa  dalla moda ma da Internet:I siti pro Ana sono movimenti underground dove si lancia l’appello a dimagrire a oltranza come una forma di protesta e opposizione al mondo degli adulti. Tra i dieci comandamenti, seguiti dalle ragazzine che per riconoscersi portano il braccialetto rosso, “tu non sarai mai troppo magra”, “essere magri e non mangiare,sono segni di vera volontà di potere e successo”. Il corpo dissacrato passa invece dai reality show di sopravvivenza.C’è un piacere feroce dello spettatore nel constatare come all’inizio erano in forma i corpi dei partecipanti di ignota fama e come a poco a poco quei corpi si ammalano, dimagriscono. Il corpo fa spettacolo anche se corrotto ed imbruttito, perchè nei limiti della fiction, dello show del virtuale, purchè faccia dimenticare  il corpo reale, quello difettoso, vivo e che conosce la sofferenza e la fine.

184 pensieri riguardo “Nel dominio della fisicità

  1. Quindi io che ho (anzi avevo, con i 50 mi ritrovo un’usato accettabile ma comunque usato) un fisico alla “Cannavaro” ma la faccia di Alvaro Vitali sto a posto?!

    E com’è che se non avviavo il repertorio alla Graucho Marx nessuna mi filava?

  2. beh questo non devi chiederlo a me ma alle riviste specializzate, alle donne che apprezzano Cannavaro senza Marx etc etc.Come è andato il concerto?

  3. Molto bene per la parte eseguita dal coro di Lolò e dalla Scarlatti.

    Una parte del primo tempo, con due cori diversi che sono venuti a esibirsi in esercizi di stile e presuntuosi virtuosismi era di una noia mortale. Inoltre, come si dice in gergo calcistico, bisognerebbe sempre “misurarsi la palla”.

    P.S. Bassolino, presente alla serata, quando è stato presentato dal direttore dell’orchestra si è beccato una decina di applausi sparuti nel gelo generale della sala. Una cosa imbarazzante.

  4. in cosa si esibiva il “nostro” coro? (Bassolino dovrà abituarsi…anzi io credo che toccare con mano serva,il dissenso fa bene,anzi,banalizzando,se c’è una cosa che è mancata a lui ,è proprio un po’ di contraltare)

  5. Hanno aperto con Scarlatti (Alessandro) poi c’è stata un’esecuzione strumentale dell’Orchestra Scarlatti (Astor Piazzolla) e i due cori scafessi che ti dicevo.

    Il secondo tempo l’ha aperto un altro coro (il migliore della serata) di cui non mi ricordo il nome, che ha eseguito dei brani delle Asturie. Poi c’è stata la Scarlatti con Mozart e ancora il coro di Lolò insieme alla Scarlatti che ha chiuso con l’Ave Verum di Mozart e l’Alleluja di Haendel (tutti i cori insieme).

  6. questa orchestra scarlatti non è quella ex Rai prima sciolta e che poi si è rimessa a funzionare in autonomia..?Bello il programma comunque

  7. La cosa divertente (mettiamola così) è stata la serata precedente, quella di beneficenza.

    Il programma è stato ritoccato in molti punti e l’orchestra Scarlatti con il coro di Lorenza ha dovuto rinunciare al Cantico per Racine di Fauré per lasciare spazio agli attori di “Un posto al sole” che cantavano un brano da “Scugnizzi”

  8. Infatti nessuno si è scandalizzato più di tanto. Loro (il coro) hanno pure cantato. Lolò e qualcun’altro no perché non sapevano le parole (muovevano le labbra)

  9. (così se vince venite a Roma tutti e tre…e io che in questo periodo sono sommersa dalle cibarie cesti bottiglie di vino salami e capocolli…finalmente avrei trovato qualcuno con cui dividere)

  10. Credo che non ci sia una vertenza con la Rai, non più perlomeno. Visto che sono due anni che la Rai ospita la Scarlatti all’Auditorium.

    Comunque non sono neanche sicuro che la vertenza riguardi questa orchestra e non piuttosto gli ex componenti della vecchia orchestra (che era poi l’orchestra da camera della Rai)

  11. maddai…e come è successo?La cuoca di Lenin ti tratta con ogni riguardo…(ma tanto i trigliceridi non contano…è il colesterolo da tenere sott’occhio)

  12. Il colesterolo è leggermente sopra i limiti ma l’Hdl è molto prevalente, insomma non sono a rischio. Inoltre da ex laboratorista ho avuto modo di rendermi conto che negli ultimi anni hanno progressivamente abbassato i suddetti limiti. Per cui una persona che dieci anni fa sarebbe stata sanissima oggi sta inguaiata.

    O hanno scoperto che il rischio è aumentato oppure si sono resi conto che così vendono più farmaci.

    I miei trigliceridi comunque non scendono neanche se mangio solo pane e cicoria (Rutelli docet) ma solo se vado in piscina o a giocare a pallone regolarmente.

  13. certo siamo in epoca di rivoluzioni…arriva la terza donna e uno degli omini si è tolto il cappello.Come se non bastasse hanno entrambi i capelli a spazzola e così non si distinguono più uno dall’altro.E poi per quello che so io, questa è la prima volta che gli omini senza cappello

  14. Quando si guardano (uno di fronte all’altro) sono sempre senza cappello (una questione di educazione).

    Quando sono affiancati quello con il cappello lo tiene in testa (soffre di emicrania)

  15. è così da qualche anno. Da quando mia figlia mi ha fatto notare che quello con il cappello non se lo levava per parlare con l’altro pupazzetto.

  16. io ne contati cinque..gli argomenti sono Tasse,Bush,A. Mussolini.Sgrena e Lega Nord più quello di oggi.In effetti quando camminano affiancati il Borsalino va in testa e quando sono vis a vis no tuttavia quello col cappello è il trainer anche se è a capo scoperto.Poi giustamente in questi giorni gli omini sono senza papà.

  17. Si ho capito ma i modelli sono molti,quelli più piccoli (gene kelly sinatra o bogart) potrebbero essere borsalino lo stesso…

  18. Ecco, Sinatra! Perfetto!

    Infatti è un cappello troppo piccolo per la testa del pupazzetto come quelli che calzava Frank Sinatra

  19. qualche volta avevano il nastro intorno alla cupola in seta fantasia,ma all’omino con la giacca a un bottone e la cravatta sventolante sta meglio l’attuale cappello

  20. Ottimo post. Mi ha fatto riflettere su come sia cambiata la priorità sociale.

    Ho insegnato yoga per trentanni e posso dire che negli anni settanta quelle persone che venivano in palestra lo facevano più che altro per acquisire la capacità fisica per affrontare un altro tipo di visione del mondo. Mente sana in corpo ecc…

    Oggi mi capita talvolta di sostituire nella palestra e ti dirò che non ho ancora capito la vera motivazione dei frequentatori. Niente più alta filosofia. Troppo spesso mi sento chiedere con quali esercizi si possa ottenere una migliore silouette. Niente di male nel migliorare il proprio fisico, ma limitarsi esclusivamente all’aspetto esteriore mi da tanta malinconia.

  21. Grazie tante Poll.Attualmente il corpo sembrerebbe l’unica identità consentita.Fatti un giro in questi luoghi virtuali e della non fisicità e osserva quanti e quante accettano di essere immateriali,cioè di privilegiare le idee o la scrittura rispetto al resto.Dello Yoga poi si è impossessato il mercato e i media…con tutto quello che significa in termini di banalizzazione etc.

    Ma la vera esperienza è l’anticamera del chirurgo plastico….

  22. Gentile signora G, sono d’accordo con lei. Ma anche i liberi pensatori flaccidi e con panze da ragioniere non sono un modello di riferimento.

    Semmai bisognerebbe chiedersi perché, invece che andare in palestra a fare esercizi noiosi e compulsivi, non ci si dedichi a attività sportive più socializzanti e divertenti come il calcio, il rugby, il tennis o quel che si vuole.

  23. non scrocco nulla io..è la nhuada che scrocca!sono a casa con il mio portatile!a dire il vero ho ripreso anche l’altro dal tecnico oggi…quindi in camera ne ho 2..ma funziona uno solo!

    il we è saltato ma promette bene la settimana!

    asietta

  24. a propò di scroccare ma non c’entra una mazza…quando studiavo all’università lavoricchiavo pure..facevo la babysitter per levarmi gli sfizi e quando mio padre decise di non sostenermi più (e lo fece) perché secondo lui 4 anni erano sufficiente per laurearmi…ed io dopo 4 anni avevo solo un esame da sostenere…io mi diedi da fare e con fatica badavo ad Alessio ogni mattina per almeno 6 ore e riuscivo a pagarmi l’affitto da sola..

    certo…non potevo più permettermi gli sfizi di prima ma ce l’ho fatta.

    nessuno mi ha regalato nulla ma non ho mai scroccato niente.

    non c’entra nulla ma mi andava di dirlo.

    asietta

  25. Il problema è il modello di riferimento,ma ci deve proprio essere?

    E soprattutto perchè deve essere UNICO?

    Eco Sofri Sartori Giddens Giorello (li dico come mi vengono in testa) non sono flaccidi pensatori.Ma certo che se passo la vita a farmi gli addominali e se la mia identità è quella sarà difficile che mi rimanga tempo per …pensare

  26. In verità io vado in piscina (non avendo più tempo per andare a giocare a Rugby e a pallone) ma lo faccio per ragioni sanitarie.

    In piscina faccio un numero esagerato di vasche e tutte a rana (per esaltare lo sforzo anaerobico e bruciare quanti più grassi possibili) e così mi scendono i trigliceridi.

    Però anche se dopo un po’ mi rilassa andare compulsivamente avanti e indietro (ma mi rilassa per la condizione ipnotica della linea nera sul fondo e dell’assenza di altre presenze visto che nuoto di mattina) devo ammettere che non è uno sport divertente.

    Oltretutto l’unico momento di socializzazione viene dopo le docce quando ci si asciuga i capelli.

    Fase che io salto completamente.

  27. Ecco qua…ben detto Twin, nessun modello di riferimento. privilegiare l’unicità. Ma chi l’ha detto che lo yoga è fatto di esercizi noiosi e compulsivi? noiosi? ossignur.

  28. Infatti non è questione di modelli di riferimento, ma delle motivazioni per cui si fanno le cose.

    Io penso di essere pensante q.b. ma non mi va di avere la pancia o di rassegnarmi all’idea che invecchiando ci si debba sentire uno schifo.

    Non sono ossessionato dalla forma fisica ma mi fa piacere sentirmi bene, poter correre per prendere il bus o potermi mettere la figlia sulle spalle per un intero concerto. Poi quando non lo potrò fare più sarò sereno come prima. Ma perché debosciarmi prima del tempo?

  29. in effetti è un ottimo sport il nuoto,forse il più completo..io vado ma mi stanco dammorire.

    Mara’,

    solo che al mattino è frequentato da casalinghe :)p

    asietta

  30. Sì ma non socializzo neanche con loro. Eppoi la piscina dove vado io è nella zona dove le casalinghe hanno la colf fissa e il nuoto leva loro solo il tempo da dedicare allo shopping.

  31. in piscina non socializzo neppure io e indipendentemente dalla fascia oraria..lì vado per nuotare.

    sarà una zona di èlite quella..io vado in quella comunale ma solo perché la palestra mi ha offerto una promzione di qualche mese…ma la nostra piscina è bellissima…è olimpionica mica pizza e fichi.

    asietta

  32. Non so se è chiaro ma non passo la vita a guardarmi allo specchio per misurare i centimetri di pancia.

    Però sono circondato da gente molto più giovane di me che non capisco come faccia a passare davanti a uno specchio la mattina senza sentirsi Fantozzi.

    Insomma è anche una questione di amor proprio. Poi questo non è affatto in contrasto con una normale attività intellettuale.

    Però c’è gente con la spocchia che quando sente che vado in piscina ridacchia, poi magari apre bocca e dice cazzate, ma con il tono dell’intellettuale.

    Signora G, sullo yoga non ho particolari controindicazioni. Penso però che sia difficile conciliare una disciplina di questo genere tra un parcheggio in doppia fila e una lite con il capufficio.

    Insomma se vivessi in Tibet farei il lama ma qui…

  33. Qui, cioè nel post, si parla d’altro,tutte quelle vasche,le corse sul lungarno e le ore di Yoga,non daranno mai la perfezione al corpo “vincente”.

    Uno che nuota, si vuol mantenere giustamente a posto e in salute… ma la moda di cui trattasi è quella del workout cioè del programma :la dieta personalizzata,la palestra gli esercizi sono esperienze totalizzanti….la socializzazione dici?E quella fa perdere tempo..

  34. Sottoscrivo ogni virgola Marais e t’invidio,io sono circondata da tutti belli e tutti intelligenti…che devo fa’?So’ fortune quelle come le tue…

  35. Ma questa è stupidità, è un’altra cosa. Avere una condizione fisica accettabile deve servire a qualcosa (correre, andare in montagna, passeggiare, giocare con i figli, ecc.) mica a parcheggiarsi davanti a un bar per mostrare i pettorali.

    Se mi compro una Ferrari lo faccio per correre altrimenti mi accontento di un’auto che consumi di meno.

    Un po’ come l’abbronzatura. Io non riuscirei mai a stendermi “per abbronzarmi”. A che serve?

    Poi a fine estate sono abbronzatissimo (più sulla schiena) ma perché nuoto, gioco o vado a pescare… se mi rimane il “bianco” dell’orologio chi se ne frega. L’orologio mi serve.

  36. Troppo facile fare il Lama in Tibet è proprio qui nello stress quotidiano che serve un “sistema” di rilassamento. Non ho usato la parola disciplina, anche se più consona, solo perchè non sono una persona disciplinata. Comunque tornando a palla, al post cioè, è vero che con una bella presenza si ottiene una certa considerazione in più. Avrebbero dato il pallone d’oro a Cannavaro se fosse stato brutto? scherzo, ovvio, lo meritava, ha fatto un ottimo mondiale.

  37. anche io sono circondata da belli,intelligenti,ricchi etc etc ma io me ne frego.

    se curo la persona è perché tengo a me..lo faccio per stare bene con me stessa perchè questo mi dà sicurezza.

    a volte mi passano davanti certe persone..sfilano in ufficio con l’aria di chi pensa “ce l’ho solo io” ed io con cattiveria a qualcuno/a ho dato proprio questo soprannome “ce l’ho solo io”.

    bòn..io vado…stasera vado fuori.

    baci notturni.

    asietta

  38. un momento, il corpo vincente di cui trattasi mica serve a niente…assolutamente : fior di contratti cioè miliardi e fior di scopate…

  39. Tanto che l’esempio riportato era Nicole Kidman.Diceva un film molto divertente a Hollywood ci sono solo tre ruoli : Bambola,Procuratore Distrettuale e a Spasso con Dasy” ma per gli ultimi due pagano meno mooolto meno

  40. Ciò detto tutta la mia solidarietà a Marais che per due bracciate e un po’ di elioterapia si deve beccare le battutine degl’invidiosi

  41. Infine io penso che la vita s’è allungata e la carcassa va tenuta da conto con tutti i mezzi possibili dal medico alla ginnastica il nuoto etc etc.Ma sempre un involucro è…e non me ne faccio ancora una ragione quando di una donna si dice “è bella” e non “è intelligente”.

  42. No Marais tra un grande amore e una fior di scopata passano ettometri di letteratura…e,speriamo,di liete esperienze…non è la meme chose…

  43. Eppoi, non per parlare degli assenti (che non è mai carino) ma i turbamenti della piccolina stanno a un grande amore come i tric trac all’eruzione del Vesuvio.

    Purtroppo è più facile rendersene conto dall’esterno, ma io non dispero che se ne renda conto anche lei.

  44. Ma tanto mica è assente,quella domani legge tutto.Credo che questa storia finirà quando subentreranno le motivazioni classiche.Credo anche che se non si rimuove il problema di fondo,ci saranno repliche con i personaggi cambiati.

    Siamo all’incertezza e ad un’identità poco definita,di ferreo ha solo la volontà di farsi accettare.Il resto si sa.

  45. Ma va bene comunque.

    Magari se lo sceglie che abita a venti metri da casa. Perlomeno non spende tutti ‘sti soldi di collegamenti per farsi notare.

  46. Buonanotte signora G. Le ho lasciato una breve considerazione sul suo blog (quel luogo in cui i commenti si perdono nell’oblio e i post galleggiano nei tempi cosmici)

  47. non hai capito che ‘sto talento deve lavorare si deve cimentare(di più di più di più)..a proposito non vedo la crisi isterica di metà mese con relativo ingorgo

  48. Ma smettila…invece di fare qualcosa…tira fuori l’oblio lui…una sera che Poll è in casa, si va a imbrattarle il blog con le nostre puttanate…e portiamo anche le amiche

  49. Non la vedo neanche io e la cosa mi preoccupa ancora di più (visto l’approssimarsi delle feste).

    Della serie: “questi si presentano alla vigilia e vogliono tutto prima del capitone”.

  50. Neanche sanno dove abita la signora G. (è una casa piccina picciò con una 500 rossa parcheggiata fuori, ma non è la sua)

  51. Bracchi Danzi la cantava Alberto Rabagliati

    Abbassa la tua radio, per favor,

    se vuoi sentire i battiti del mio cuore.

    Le cose belle che ti voglio dir,

    tu sola, amore mio, dovrai sentir.

    Le mie parole tanto appassionate

    son timide carezze profumate…

    Abbassa la tua radio per favor,

    perché io son geloso del mio amore.

  52. bell’esempio di swing (la canzone) e di scuola delle mogli (la piazza pulita) Ridi marais ridi che qrriva l’ingorgo

  53. ah! ma la conosco come “Abbassa la tua radio per favore”. Ero convinto si chiamasse così.

    Mio padre aveva anche un 78 giri (il folle poi ha buttato tutto)

  54. Vabbé ma la piazza glielo fatta ripulire con piacere. Mica mi ha costretto.

    Gira gira alla fine “Giovanna era la migliore ma è un ricordo che vale dieci lire”

  55. C’è stato un momento (gli anni ’70) in cui gli anziani si sono fatti prendere da un’ondata di modernismo.

    A casa dei miei sono scomparsi i lampadari di cristallo per fare posto a dei lumi di design estremamente brutti, per non parlare di carrelli e carrellini bar, portatelevisori, tavolini infradivani e suppellettili plastiche di vario utilizzo.

    La cosa grave è che sono “scomparsi”, oltre ai succitati lampadari di cristallo, uno splendido mobile con radio (tutta illuminata) e giradischi anni ’50 con interno tutto in specchiettini 1cm x 5 e relativi 78 giri addirittura anteguerra, una cappelliera liberty della nonna, il vecchio pianoforte Steinway (tanto non lo suonava nessuno), e un portatelevisore degli anni 50′ che me lo piango ancora per bellezza.

  56. Suonavo la chitarra (molto bene) da ragazzo e ho anche suonato in un paio di gruppi folk (si chiamavano così) dove ci si alternava anche alla tammorra, ai flauti, trombette e ciaramelle varie.

    Adesso se tocco la chitarra mi vengono i nervi (mi lancio a fare cose che non riesco più a fare e molte altre non le ricordo più) e in compenso ho cominciato da poco a suonare il clarinetto (ma sono un orecchiante anche lì)

  57. E’ successo un po’ dappertutto del resto era arrivato il cosidetto stile svedese e quei mobili al confronto sembravano davvero superati come lo erano state le suppellettili ottocento che avevano sostituito…me lo ricordo lo stile specchiettini..

  58. Prima di quella ho avuto una fase rock (assolutamente non memorabile) con tanto di plagio (nello stile) di Jimi Page e Jimi Hendrix

  59. e pensavi che avresti fatto il musicista tutta la vita e invece…(ma…la chitarra insegna che il talento va esercitato)

  60. Sì, più o meno.

    Solo che a noi una sera ci hanno cacciato via da un locale perché il nostro batterista che aveva visto fare così a Janis Joplin ha cominciato a insultare il pubblico.

  61. io ho beccato una bottiglia di birra (piena) in pieno viso (ma ero impegnato a salvare la mia Stratocaster non ancora pagata)

  62. La cosa veramente divertente (peccato che la signora G se n’è andata) è che lo stesso batterista l’ho incontrato dieci anni dopo. Faceva l’arancione e girava con un medaglione di quel Maharisci o come cavolo si chiamava, quello che faceva il capo degli arancioni dall’India e poi s’è ritirato ricco e pieno di donne in California.

  63. Io l’ho riincontrato in una situazione abbastanza singolare.

    Ero in vacanza con la mia ragazza a Stromboli e avevamo deciso di passare un paio di giorni a Ginostra (quando a Ginostra c’erano tre ruderi, un ciuccio e una salumeria)

    Dopo poche ore si è alzato il mare e siamo rimasti bloccati in un posto grande quanto Trinità dei Monti io, la ragazza, il ciuccio, il salumiere (che ha subito alzato i prezzi) e una decina di arancioni che cantavano dalla mattina alla sera (uno di loro era il mio amico).

    Dopo ventiquattr’ore con la ragazza avevo litigato e passavo la mia giornata col ciuccio e gli arancioni non cantavano più perché li avevo minacciati.

    Siamo riusciti a “scappare” da lì dopo una settimana.

  64. Bella vacanza…a Ginostra, con Giovanna il cui ricordo vale 05 centS…e gli arancioni…vedi perchè forse è meglio che resti con tua moglie?

  65. Fammi capire il percorso.Primo perchè essendo rimasto isolato dal mondo non hai fatto quello che fanno tutti e ti sei messo a litigare e a minacciare anche il somarello.

  66. si, è quello, grazie

    io non volli andare a Ginostra proprio perchè temevo analoga situazione

    Un mio amico me la decantava come il paradiso terrestre, ma io malfidata neanche un istante gli ho creduto.

  67. Perché quello è comunque la conseguenza di una condizione di letizia. Noi ci sentivamo in gabbia e abbiamo subito litigato.

    A quel punto non era più possibile fare 9 settimane e mezzo (con gli arancioni che cantavano con i tamburelli dalla mattina alla sera poi)

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