La dernière incarnation du sac (sous la coupole blanche)
Caro lettorato,
Oggi niente reintegro , niente calcolo dei resti e premio al miglior perdente nel metodo teutonico-latino, niente film del week end belli ma invariabilmente rovinati dall’ insulsaggine di eterne polemiche.
Ergo niente Monti,niente Camusso,niente Fornero, niente ABC. E niente Marco Tullio Giordana.
Il salvifico ricorso alla nuova campagna pubblicitaria targata Dior sotto la cupola che sovrasta la faraonica sala delle conferenze del PCF in place du Colonel Fabien, non suoni tuttavia come una defezione – e manco come segno dei tempi, pietà di me – ma se proprio di lettura dovesse esserci bisogno,si parli piuttosto d’insofferenza e tedio con caduta delle braccia.
In attesa che tutto torni come prima …voilà la dernière incarnation du sac Lady Dior, porté par l’actrice Marion Cotillard.Una scelta – come avverte Libèration, fornitore della notizia di cui all’oggetto – dettata più dall’ esthétique che dalla politique (e vedi un po’), dato che i materiali – rafia e coccodrillo – di evidente influence ethnique, richiamano il movimento delle tessere metalliche con le quali è ricoperta la cupola (bah). Un po’ di bêtise e d’aria fresca, non potranno che giovare agli animi esulcerati da dibattito pubblico compulsivo.(Georges, non ti agitare troppo nel sacello)
à bientôt
Foto sopra da Libè,la cupola è realizzata dall’architetto brasiliano Oscar Niemeyer.
Qui sotto, al naturale, fotografata da Bratan