Elide Catenacci
Chi vince la battaglia con la coscienza, vince la guerra dell’esistenza. Il senso della storia in C’eravamo tanto amati lo butta lì, ad un certo punto, Romolo Catenacci, palazzinaro romano ignorante, nostalgico del ventennio, divenuto ricco dopo la guera in spregio – o come direbbe lui alla faccia – di qualunque etica, scrupolo o piano regolatore .
Elide è sua figlia, malmaritata a uno che dalle Grandi Speranze è approdato alle Grandi Ambizioni, combattendo con la propria coscienza una battaglia troppo breve per non essere sospetta,che prima la sposa per quel che è, una ragazza emotiva, ingenua, semianalfabeta e goffa e poi pretende di cambiarle i connotati attraverso letture, diete e apparecchi per raddrizzare i denti.Tra padre becero e marito pigmaglione sarà inevitabile, per lei, il prezzo più alto.
Si può celebrare Ettore Scola – che oggi compie ottant’anni – per innumerevoli ragioni, non ultima quella di aver raccontato della generazione precedente alla nostra e di noi, con una tale ricchezza di particolari da far sembrare ogni finzione più vera del Vero. Ma della sua capacità di definire con esattezza, anche nel più corale dei racconti, i personaggi minori, non si dirà mai abbastanza.Poche inquadrature, qualche battuta e il più marginale dei figuranti diviene comprimario.
Che poi è qualità dei grandi narratori, vuoi su carta, vuoi a ventiquattro fotogrammi al secondo.
(Con la speranza che Il Drago a forma di nuvola, passata la tempesta, possa prendere la via del set)
9 pensieri riguardo “Elide Catenacci”
Insieme a “Riusciranno i nostri eroi” è il film di Scola che preferisco. “La più bella serata della mia vita” a me è piaciuto, forse perchè è così particolare e poi perchè Sordi, come in moltissime altre occasioni, è favoloso! Ho visto per la prima volta “Dramma della gelosia” e devo dire che l’ho trovato un pò troppo fotoromanzo colorato… noiosetto quà e là… invece ho rivisto “Brutti, sporchi e cattivi” e l’ho (ancora una volta) adorato… uno dei ruoli più memorabili di Manfredi…
Prova anche a pensare all’epoca in cui è stato girato Brutti sporchi e cattivi.…un film così non s’era mai visto, mentre Riusciranno i nostri eroi nonostante le numerose visioni ancora mi procura sonore risate.( Alberto che passione e che nostalgia)
Indispensabile allora La terrazza che sembra scritto ieri e invece ha quasi trent’anni.Non tralasciare nemmeno i film in costume : Il mondo nuovo è un film grandioso.
Insomma col Maestro Scola ancora c’hai da fà (Ballando,Trevico Torino,Gente di Roma.).senza tralasciare Una giornata particolareCapolavoro.
In questo momento sto recuperando alcuni classici (o meno classici) della Comemdia all’Italiana degli Anni 60 e 70 che non avevo mai visto e magari profitto per rigustarmene qualcuno che era un pò che non vedevo. “La Terrazza” l’ho visto una venticinquina di anni fa e ricordo che mi aveva un pò deluso… verboso e prolisso… però forse è necessaria una seconda visione in età un pò più matura…
Ieri sera ho visto una cosuccia piccola piccola che non avevo mai visto: Thrilling. Un film a 3 episodi con Manfredi (diretto da Scola), Sordi (diretto da Lizzani) e Chiari (diretto da non mi ricordo chi)… che tenerezza l’Italia che viene fuori dagli Anni 60…
Capisco l’obiezione su la Terrazza vista all’epoca, poi è successo al cinema e al partito, che allora era quello comunista in pieno ed eterno subbuglio, esattamente quel che in quel film si prevedeva sarebbe successo.Io l’ho trovato un film assai veritiero su due ambiti che il Maestro conosce a menadito.Diciamo che la visione richiede più che l’età matura, un pizzico di senno di poi anche alla luce di certi ambienti romani – sempre cinema,sempre partito – che oggi sono un po’ più conosciuti da chi vive lontano di qui.
Epoca magnifica quella dei 60 e dei 70 anche per certe opere prime e seconde di bellezza (Bertolucci,Pontecorvo etc) mai più eguagliata.
Thrilling mi è piaciuto, si.
Stasera mi aspetta “La Parmigiana” di Pietrangeli… mai visto…
Ah ma in questa casa si programma manco fosse un cineclub…e bravi!
Pietrangeli ha lavorato molto con Scola, se recuperi il documentario Ignazio ci sono lunghe descrizioni di quel sodalizio.
Aggiornami sulla programmazione e se ci sono…dibattiti.
Veramente devi dire “e bravo” e non “e bravi”, perchè solitamente la moglie la sera si dedica alla messa a letto della bimba, che solitamente termina con la bimba bella sveglia e la moglie, all’ennesima lettura di libro per l’infanzia, addormentata profondamente! :)
Grazie per la segnalazione. Stasera un Pietrangeli mai visto e domani si prosegue con un Germi mai visto: L’immorale…
Anche se gli spettatori sono un po’ indisciplinati, la programmazione non manca di filo logico, (terrò presente questa tua vena programmatrice) non ti resta che organizzare il dibattito finale e sei a posto.
Va detto che tempo per gli aggiustamenti ne avete, l’epoca presa in considerazione è stata tra le più produttive.
200 film l’anno circa assicurano visioni domestiche fino all’università della piccola.E oltre.
Non dimenticare Elio Petri.
Quanto mi è piaciuto “La Parmigiana”. L’ho trovato un film straordinariamente moderno. Sia per quanto riguarda il personaggio raccontato (bella e convincente la Spaak, qui nel suo ruolo più riuscito… ancor di più che ne “La Voglia Matta” che ho rivisto da poco), sia nel modo di raccontarlo col montaggio su due livelli temporali alternati (mi ha fatto venire in mente “Blue Jasmine”).
Petri lo conosco e lo apprezzo (Il Maestro di Vigevano, Indagine su un Cittadino, La Classe Operaia, Todo Modo)… di suo ho in programma uno di quelli che non ho mai visto: “La proprietà non è più un furto”.