Prima che sia tardi
La discussione delle norme sulla sicurezza richiederebbe un impegno più collegiale e meno demagogico di quel che ci tocca in questi giorni , vuoi perchè in questione sono provvedimenti da assumersi per il Bene Comune,vuoi per le complicanze che fatalmente insorgono quando si devono connettere Norme con il resto del nostro Ordinamento e con le Disposizioni Comunitarie ma soprattutto quando dispositivi che pure sembrano sacrosanti vanno a scontrarsi con l’Attuabilità o con la Compatibilità Amministrativa. La Tolleranza Zero,per chi non lo sapesse,è un lusso che questo paese non può permettersi non solo per ottime ragioni di natura culturale ma perchè richiederebbe un perfetto funzionamento del Sistema che dai commissariati alle aule di tribunale agli istituti di detenzione , spesso non riesce nemmeno a garantire la normale amministrazione,figuriamoci il resto.Ciò detto, chiunque in questa circostanza tragica abbia colto l’occasione per regolare conti che con la sicurezza non c’entrano o che per suscitare facili consensi abbia alzato i toni o peggio, lanciato proposte delle quali già in partenza si conosce l’ inattendibilità sul piano giurisprudenziale, somiglia più allo sciacallo che al politico.Un capitolo a parte poi lo meritano quelli che intendono rispondere ad una legittima domanda di sicurezza, anteponendo questioni di principio o di natura ideologica.Va tutto bene ma intanto che maturi nei cittadini una differente coscienza civile,che si mettano in atto politiche d’inclusione o che s’insegni infine ai maschi a rispettare le donne,qualcosa bisogna fare.Stigmatizzare il poco che si è potuto, davvero non aiuta nessuno.Le donne sono vittime di efferatezze fuori ma soprattutto dentro le famiglie in cui vivono,i lampioni andrebbero accesi prima in casa che per la strada e sono talmente vittime da essere persino utilizzate come pretesto per giustificare sentimenti razzisti, aggiungendo come se ne ve ne fosse bisogno, efferatezza ad efferatezza.Questo nessuna lo vuole tuttavia i criminali vanno assicurati alla giustizia e nel caso di stranieri, comunitari o meno che siano, è indubbio che l’azione penale e il governo dell’ordine pubblico diventano difficoltosi se non inefficaci quando sono impossibili l’identificazione e l’espatrio.Allontanati inutili sentimenti di rabbia, sono questi i due elementi intorno ai quali focalizzare l’attenzione perchè non bastano i provvedimenti, c’è bisogno di coordinamento con i paesi di provenienza con i quali restringere la rete ma in modo tale da non intrappolarvi gl’incolpevoli e non è semplice.Prima che si scateni la caccia al romeno,bisogna agire.
10 pensieri riguardo “Prima che sia tardi”
i problemi della communità Rom sono complessi…la Romania si slibera di loro da quando è entrata nella communità europea, al Romeno non piace il Rom … non oso pensare che quel problema di immigrazione sia stato risolto in termini economici : vi mandiamo i Rom certo ma agevoliamo le vostre ditte italiane a venire produrre in Romania … scenario anche ipotizzabile … quando ero in francia 25 anni fa a scuola, il nostro maestro ci defendava di fare differenza tra noi e il Rom che ogni tanto veniva a sedersi sui banchi della scuola…il problema li non è del tutto risolto e non penso che le soluzioni siano facili ma cedere nel pogrom mi sa che sarebbe ancora la dimostrazione che l’uomo non è capace di imparare dal passato
Qui il problema più che dei Rom è dei romeni pregiudicati (dei quali è vero,la Romania si libera) e di quelli che essendosi macchiati di reato,non si riescono ne’ a punire ne’ a rimpatriare.Visto il nostro Ordinamento ottimo ma complesso e il malfunzionamento della Giustizia,un provvedimento ci voleva.Chi non ha lavoro o non può dimostrare come si mantiene,deve essere rimpatriato.E’ una decisione drammatica ma necessaria.I Rom invece hanno bisogno di strutture e di investimenti come pure prescrive la Comunità Europea.Ma non si può pensare a nessuna politica di accoglienza e d’inclusione se i pregiudicati stranieri sono a piede libero.
http://bruxelles.blogs.liberation.fr/coulisses/2007/11/le-gouvernement.html#more
se hai tempo di leggere, questa è la visione del provvedimento visto da un giornalista di libé …
Devo premettere che l’adozione del provvedimento sulle espulsioni non elimina nessuna delle mie perplessità e dei miei timori su immigrazione,e probabili chine razziste.Tuttavia lo ritengo una triste necessità,stante la situazione era l’unica cosa possibile.Altre non ne vedo.
Molte grazie per la segnalazione,Dizaon, l’articolo pone indiscutibilmente problemi seri :
La procédure d’expulsion n’est en aucun cas un substitut à la peine pénale : elle vise seulement à éloigner rapidement un étranger pour des motifs d’ordre public qui, par définition, n’a pas commis d’infraction pénale.
E’ verissimo .Quando però si parla di individui a rischio s’intendono tutti quelli che, per esempio, si sono sottratti alla giustizia nel loro paese e si sono trasferiti in Italia magari solo perchè è un paese più garantista degli altri.Comunque si tratta di provvedimenti autorizzati dalla magistratura e resi esecutivi dai prefetti sulla base di motivazioni previste dalla legge.
Ne’ trovo contraddizione con la normativa europea che fissa in tre mesi il periodo oltre il quale i cittadini comunitari devono dimostrare di avere un alloggio e mezzi di sostentamento.
Un’ ultima osservazione:
européenne, la loi communautaire autorise l’expulsion, mais la limite considérablement en exigeant que son comportement représente une « menace suffisamment grave et actuelle touchant un intérêt fondamental de l’État ». Or, dans le cas d’espèce, si un viol est un crime, il relève de la justice pénale, mais ne menace pas un « intérêt fondamental » de l’État. Il faut aussi, précise la directive, que la mesure d’éloignement soit « proportionnelle » à la menace que l’individu représente et soit fondée sur son « comportement personnel » — l’existence d’une sanction pénale n’est pas suffisante —. Autant dire que l’expulsion d’un ressortissant communautaire est une mesure qui doit rester rarissime. Ces dispositions s’appliquent évidemment aux ressortissants de la Roumanie, État membre de l’Union depuis le 1er janvier 2007.
Io non posso essere d’accordo sul fatto che interesse Fondamentale dello Stato non sia la sicurezza e la prevenzione del crimine.
lì è un problema di definizione … la Romania non ha certo voglia di recuperare gente che non vuole in patria, l’espulsione è molto simbolica, rassicura il cittadino ma non risolve …
potrei anche essere inserita in quel elenco di communitari da rinviare a casa, finché una legge rimane soggetta ad interpretazione … in francia si sono visti casi di persone di origine magrebina, nate in francia con cittadinanza francese, rispedite nella patria dei genitori …
mi sa che più che una legge nazionale ci vuole un intervento della CE a monte e a valle …
Certamente non basta una legge.In Francia c’è un sistema a maglie molto strette,non mi meraviglia che nella rete cadano anche cittadini che non c’entrano nulla.Qui invece abbiamo un problema generale di funzionamento della Giustizia rallentato da insufficienza di mezzi che aggrava di molto la situazione.L’istituto dell’espulsione serve e noi fin qui non l’abbiamo quasi utilizzato.Spero che il decreto sia migliorato in senso garantista (ma il nostro non ha nulla a che vedere con quello francese ) però una volta stabilito che qualcuno deve essere espulso il decreto deve essere operativo,altrimenti è inutile.La città di Roma convive con 160 etnie,non si può certo dire che non abbia attenzione ai problemi dell’immigrazione comunitaria ed extra .C’è purtroppo una maledetta statistica che parla chiaro : il 70 % dei reati commessi dagli stranieri proviene da cittadini romeni.Una risposta si rende necessaria quantomeno in termini di rapporti chiari con la Romania.
Vedo difficile una tua espulsione…ora che conosci Carducci così bene,potresti ottenere la cittadinanza onoraria.
lo conosco non di persona e dovrei imparare la poesia a memmoria … ma ho altre priorità ! ma si offende lo stato italiano se non chiedo la cittadinanza dopo 10 anni di contributi onesti ??? è una questione di principio: amo essere senza patria … così per solidarietà per qualche causa palestinese…
Credo che nessuno si offenda (l’importante sono i contributi penserebbe qualche materialista non storico).Quanto a Carducci…per dirla con Ettore Scola (il film è La famiglia) il leone repubblicano diventò il cagnolino della Regina (vero…ma che noia questi trasformisti)
che comunque sempre meglio del caniche de la bourgeoise …
http://www.lcr94.org/-Environnement-.html
come ti avevo promesso, il programma di Bezancenot era piuttosto verde, c’erano stati accordi con movimenti alternativi verdi, sono anche nate 2,3 piattaforme abbastanza interessanti in merito …
sicuramente l’avrei votato al primo turno, ma sai, non voto più di là …