Nessuno lo ferma ( teorema due)
Anche questo è un teorema e postula il conflitto tra legittimità e legalità. Sembra un rompicapo e invece non lo è. Basta guardarsi intorno : da un lato l’indifferenza per l’universalità dei diritti, per il rispetto delle regole e delle procedure che oramai trova cittadinanza in territori insospettabilmente trasversali, dall’altro il sostegno alle maniere forti, alla concentrazione dei poteri, all’antiparlamentarismo, al decisionismo (alla semplificazione !). La sintesi ci viene somministrata quotidianamente : gli elettori si sono espressi e tanto basta. Ed è per questo che qualunque richiamo, per esempio, al rispetto della Costituzione è nullo : voi avete giuridicamente torto perchè noi abbiamo politicamente ragione ci viene ripetuto. La forza del consenso rende nulla la forza del diritto : lo sfregio più grande da infliggere ad una democrazia. Ma la Costituzione non ammette simili ragionamenti non c’è consenso che possa giustificare la violazione di forme e limiti che essa stabilisce. E forme e limiti realizzano un sistema di equilibrio tra poteri che garantisce democrazia. Da una parte il Potere rafforzato dal consenso, dall’altra Regole improntate a Principi universalmente condivisi la cui salvaguardia è posta nelle mani dell’indipendenza della magistratura. Abbandonando il filo conduttore rappresentato dalla Carta, il cerchio potrebbe chiudersi con un conflitto insanabile tra una legittimità illegale e una legalità illegittima. Ancora un apparente rompicapo ma basta pensare agli ultimi provvedimenti varati dal governo e tutto diventa più chiaro. Ma oggi la Costituzione è in difficoltà non perchè sia vecchia ed obsoleta ma perchè la società, immersa com’è nel senso d’insicurezza che determina diffidenza e frantumazione dei rapporti, non riesce ad intravedere futuro ed è in questa assenza che si determinano orientamenti ad esiti autoritari. L’Opposizione a questo punto non può solo invocare la legalità, non basta. Il senso della sua missione da un lato è più evidente dall’altro più difficoltoso se deve devolvere ogni energia a dissipare il sentimenti radicati e convinzioni collettive, a promuovere solidarietà, in una parola : a ricostituire il legame sociale frantumato. D’altro canto, sostenere la legalità traballante nella sua legittimità, significa rinunziare ad opporsi alla deriva autoritaria.O l’opposizione riprende il filo di una critica della società impietosa o le truculente affermazioni di richiesta del sangue dell’antagonista si materializzeranno e passando dalle parole ai fatti, diverranno ulteriore pretesa del nostro sangue.
Nell’illustrazione Pace e giustizia di Giovambattista Tiepolo
8 pensieri riguardo “Nessuno lo ferma ( teorema due)”
E intanto l’ammalatissimo Contrada impartisce ordini travestiti da desideri su come dovrebbe essere scarcerato.
Un colpo di telefono a Cossiga e un vecchio amico tornerà alla base, silenzioso e fedele allo Stato (quello di Cossiga, quello deviato) come sempre.
Ma insomma una può incasinarsi il pc leggendo la mozione vendola sul sito di Rifondazione?
Uff, ci vuole una bella cura dimagrante…
Io sogno un Bonaiuti di sinistra, che dica le cose che ci serve sentire e che serve sentire a chi non ci vota in meno di 15 secondi.
E che non sia un vassallo, naturalmente.
A portavoci siamo andati maluccio, all’ultimo giro…
parli di quello di Prodi?…eppure Sircana incidenti e postura a parte non è per niente uno qualunque.Bonaiuti a sinistra? Ce lo vedi a difendere la Costituzione?
Il fatto è che Bonaiuti a sinistra fallirebbe perchè noi diciamo cose difficili da dire con un …oplà un po’ di cipria e un giro di valzer
Sì, mi riferivo alla brevità, non alla tendenza a parlare come Signorini a Verissimo.
l’ho visto di recente da Augias credo parlasse di Callas, non diceva però particolari fesserie.Ma come mai senti l’esigenza di un portavoce.Voglio dire con tutto quello che manca…
Sento solo l’esigenza di cose che funzionino, e tra le tante che non ci funzionano c’è la stabilità comunicativa.
In un Paese dove le fesserie vanno al potere serve avere i mezzi di diffusione delle fesserie.
Visto che di rivoluzioni culturali nemmeno a parlarne, sarebbe bello salvarsi con le loro armi: ma al massimo ci giochiamo Repubblica contro 7 tv e qualche quotidiano.
Oggi sono nervosissimo, la storia di Contrada mi sta facendo uscire di senno e mi rifugio nei vecchi videogiochi di una volta per ripararmi dalla mia inutilità sociale.
Ma lascia stare, non è la cosa iùgrave che ci sta capitando. Quanto alle strategie comunicative il punto non è solo avere i mezzi ma anche semplificare messaggi complessi.Adesso però tra un saccheggio e l’altro della democrazia,hanno il problema di rassicurare quelli a cui hanno raccontato che i barbari erano ante portas, non sarà facile.In qualche modo il problema è anche loro.Spero solo che l’Opposizione sappia giocare le sue carte.In una parola se non mettono mano alla crisi economica,il malcontento crescerà.Vediamo