Bellissime ( finalmente )
A partire da lunedì 6 luglio sulla terza rete, ore 23.55, la Rai trasmette in cinque puntate settimanali Bellissime e Bellissime 2 di Giovanna Gagliardo. Un documentario nato da un lavoro paziente e meticoloso di ricerca e collazione di immagini di repertorio, filmati, fotografie, canzoni, interviste che ricostruiscono il percorso evolutivo delle donne, dai primi anni del secolo scorso fino ad oggi.
A Giovanna Gagliardo, intellettuale, regista documentarista sceneggiatrice , si devono lavori importanti – il bellissimo Maternale, Caldo Soffocante, Via degli Specchi, più una serie di film scritti e diretti insieme a Miklos Janksò – Vizi Privati e pubbliche virtù, La pacifista, ed altri –
Bellissime, tra i tanti meriti, annovera quello di esporre i fatti con la nettezza e la lucidità del punto di vista femminile, oltre a costituire un indispensabile e ragionato strumento di conoscenza per coloro che, troppo giovani ( o troppo distratti), hanno una visione del movimento delle donne come fenomeno folclorico strappato da un contesto di cui invece è stato profondamente parte. Non perdetelo ( particolarmente la prima parte, attualmente introvabile in Dvd)
( nell’illustrazione, la bellissima Giovanna Gagliardo)
4 pensieri riguardo “Bellissime ( finalmente )”
mortacci loro, sempre a notte fonda.
Tutto il giorno a trasmettere boiate e le cose interessanti la notte.
Ieri sera c’era un servizio su Napoli sotterranea su raiuno.
Il documentario su Napoli era ben fatto con appropriate citazioni da “Viaggio in Italia” e tutti quei bravissimi funzionari partenopei a dire la loro e a spiegare le cose con dedizione e competenza.
Gagliardo ha fatto un lavoro enorme.
A questa messa in onda quasi non speravo più.
Non puoi registrare le puntate ?
Documentario su Napoli veramente interessante. Veramente bello. Bellissime della Gagliardo resta un mistero… non so un sonnifero? Un dispetto ai telespettatori? Insomma che brutto e senza ritmo!
C’è differenza tra raccontare un luogo definito e un Movimento.
Generalmente rifuggo dalla terminologia della critica cinematografica, dunque non capisco bene cosa significhi in un documentario ” assenza di ritmo”, normalmente è un rilievo che i più giovani, abituati al digitale, rivolgono ai filmati in 16, 33 mm o in superotto che trovano ovviamente ” lente”.
Ad ogni buon conto il documentario della Gagliardo in parte risolve uno dei problemi del movimento delle donne che molto hanno prodotto in termini di immagini ( fotografie, filmati, lungometraggi etc). Purtroppo però questo immenso materiale è andato sparpagliandosi in mille archivi, cineteche, scaffali di casa e quant’altro.
Bellissime rimette insieme parte di quelle immagini e il racconto che ne risulta, per quanto mi concerne, è veritiero e coerente.
Mi spiace che non sia riuscito ad interessarti.