Joie de vivre
Un ‘immagine femminile ,il corpo sinuoso, scomposto in un gioco di rotondità e spigoli, una massa generosa di capelli neri al vento, danza leggera in mezzo a creature fantastiche che suonano strumenti a fiato.Tutt’intorno un’esplosione di gioia panica,di azzurro e blu cobalto tra cielo e mare, mentre la linea dell’orizzonte è percorsa da una vela gialla.E’ uno scenario primitivo,mitologico sullo sfondo di una felice miscellanea di colori e musica immaginaria.Per Picasso questo baccanale azzurro è l’immagine della voglia di vivere,della liberazione dopo gli anni bui della guerra.Opera simbolo del ritorno alla vita dopo la distruzione e l’insensata violenza,più ancora della colomba della pace realizzata per il Congresso del Partito Comunista,è stata realizzata nel 1946, su fibrocemento ed è custodita nel salone della Fortezza Grimaldi a Cap d’Antibes.Dall’11 novembre 2006 all”11 marzo 2007,si può ammirare a Palazzo Grassi a Venezia ospite della mostra la “Joie de vivre” curata da Jean Louis Andral,direttore del museo di Cap d’Antibes.insieme ad altre 200 opere risalenti al periodo 1945-1948.Mediterraneo e joie de vivre si traducono con Picasso in quadri popolati da figure mitologiche,nature morte armoniosissime,numerosi ritratti di Francoise Gillot (bellissima la Femme au collier Jaune) nonchè la scoperta della ceramica,sotto forma di statuette imparentate con quelle della Grecia arcaica e ancora piatti con fauni,civette e gufi e l’amato assiolo di cui a Venezia sono esposte ben cinque rappresentazioni