L’amour aux temps du tambour battent

I più attivi e scatenati sono i lettori de le Figaro che sono anche i più filogovernativi e nel Forum aperto in calce all’articolo Le Noël égyptien de Sarkozy et Carla Bruni ,si battono come leoni sul tema della sortita presidenziale contro i detrattori preoccupati per l’immagine della Francia e le finanze pubbliche - Chi paga? – domandano insistentemente senza tralasciare allusioni alla cafonaggine del presidente tutto Rolex e Ray Ban come un parvenu , un rapper bling bling e chi più ne ha più ne metta. In realtà il vero problema non è tanto la suite al Winter Palace di Luxor, massimo delle stelle e dell’ospitalità egiziana – del resto Mitterand è stato da quelle parti ben cinque volte, ricorda una gentile lettrice, e non risulta sia sceso in una pensioncina – ma il Falcon 900 dell’uomo d’affari Vincent Bolloré messo a disposizione della coppia per l’ escapade, faccenda che ha provocato le vibrate proteste del deputato socialista Arnaud Montebourg che ieri sera ha consegnato alle Agenzie un’insinuante dichiarazione Dès lors que le président de la République se met en situation de dépendre de faveurs de milliardaires, il y a forcément une contrepartie. I dibattiti corrono con i toni consueti e le accuse di moralismo o di lassismo che non risparmiano nemmeno i lettori di Libération – altro Forum , questa volta però l’articolo s’intitola Le barnum Sarkozy au pays des pharaons – La verità è che i politici esibiscono sempre più volentieri un Privato che anni orsono, era fatto solo di famiglie patinate e condotte irreprensibili e che oggi si estende fino a comprendere le fidanzate, quando non le amanti segrete con gravidanza agli sgoccioli. L’importante è inondare i giornali, non solo quelli specializzati ma soprattutto i grandi quotidiani politici, con servizi fotografici e ghiotte anticipazioni . Carla Bruni sotto questo aspetto ha il curriculum adatto sembrando la sua vita più un compendio di studi sul gossip internazionale che la normale carriera di una top model prima e di una chanteuse (piuttosto interessante, tra l’altro) poi. Da Donald Trump a Mike Jagger passando per una pletora di filosofi francesi, Carla non si è fatta mancare nulla (il carnet per l’appunto lamentava l’assenza di uomini politici) e di tutto ha raccontato, scritto e cantato in interviste e memoires e ballate consegnate ai posteri. Così, dopo aver votato Ségolène alle presidenziali, eccola affrontare una relazione con il Presidente della Repubblica Francese che quando si trova con lei ostenta l’aria – chemise ouverte et lunettes noires – di un ragazzo. L’importante per raccontare la favola bella , è scegliere la compagna giusta : che sia celebre, affascinante, tale da mettere in moto un fermento mediatico che offuschi gli errori ,i pasticci ,i provvedimenti,il malgoverno.In Francia come in Italia del resto la Politica è diventata così noiosa…E quand’è così la benedizione dei francesi è assicurata :
Notre président est célibataire et libre de vivre cette situation comme il le souhaite,
sans hypocrisie comme certain de ses predececeurs [ nemmeno troppo velata allusione a Mitterand] . Ce qui m’interesse c’est sa politique et uniquement celle là pour mon pays .Et de ce point vue là , il ne perds pas de temps et travaille . La gauche caviar ,ainsique tous ces détracteurs concernant sa vie privée devraient balayer devant leur portes . (Commento di Dannat 01 sul Forum de le Figaro di oggi )


Anche se mai mi accollerei l’onere della militanza sul fronte antagonista, a me il Natale non piace.Diciamo che lascio correre e che nel tempo ho imparato a schivarne il clima dribblando con consumata destrezza, la folla, gli orari di punta, le tartine sul pane freddo col salmone bisunto o i brindisi col frizzantino acidulo, in agguato un po’ per ogni dove , dai vicini di casa ai condomini del palazzo di studi e uffici dove ho l’altra casa. La verità è che il Natale è una grossa Fabbrica di Emozioni, di Ricordi d’Infanzia, di ritrovamento di Radici e Identità a buon mercato. Se si pensa a quanta difficoltà comporta il vivere vere emozioni soprattutto se inattese e che ingrato lavoro sia la ricerca di se stessi nella ricostruzione della propria storia, tutto questo clima zompettante e festaiolo risulta incomprensibile. Ma in questi giorni funziona un po’ come al cinema : basta una vicenda che sconfigge miracolosamente una trama ricca di contrasti , l’abbraccio degli amanti o il riscatto degli Umiliati, le luci giuste e la discesa in campo di tutti gli archi dell’orchestra ed è fatta : le lacrime inondano la platea.Sono trucchi studiati a tavolino . Sono nei film di Bergman come in quelli di Steno. Per questo mi insospettiscono più le facce emozionate davanti alle luci, ai canti e allo sciogliersi della cera che l’atmosfera generalmente godereccia e consumistica che infondo è, ne’ più ne’ meno, quanto ci si attende da una vera Fabbrica che ha a cuore il compimento della propria missione aziendale.Il normale esito di un’operazione di marketing . In conclusione , questo è un periodo di moratoria, tanto per utilizzare un termine di attualità, in cui è vietato pensare a brutture e tristezze e dove invece è d’obbligo ricomporre litigi, sciogliere le tensioni, ritrovare le persone di cui abitualmente ci si dimentica. Forse è questa obbligatoria pianificazione delle contraddizioni che non mi torna . Ad ogni buon conto ,inutile è il contestare, men che meno partecipare al generale imbambolamento. Meglio sottrarsi . Però di auguri mi pare di avere sempre bisogno e quindi ricambierò , con calma , quelli di quanti mi hanno qui, o nei messaggi privati, onorata della loro attenzione :
