Fior da fiore ( canto de galera )

Fior da fiore ( canto de galera )

Regina Coeli

Sembra che Olindo e Rosa Bazzi dalle rispettive celle del carcere di Como , si  siano compiaciuti dell’arresto del loro esiziale vicino di casa, Azouz Marzouk.

Azouz Marzouk non era stato ancora sottoposto ad interrogatorio di garanzia, quando ha consegnato al suo avvocato una lettera in cui si proclama innocente e chiarisce di aver rifiutato il cibo per motivi suoi.(forse non vuol essere confuso con i detenuti che in questi giorni in tutta Italia , stanno effettuando lo sciopero della fame, probabilmente ignora che di quelli non parla mai nessuno,figuriamoci adesso).La lettera viene letta nella puntata di ieri sera a Matrix.

I genitori di Amanda Knox  sono stati intercettati in parlatorio mentre erano a colloquio con la propria figlia e i relativi testi, recitati da tre attori , resi noti nella puntata di Porta a Porta di ieri sera.

Amanda Knox scrive a Raffaele Sollecito una delicata missiva sul tran tran carcerario.Un paio di giornali s’incaricano di recapitarla anche a noi.

Rudy Hermann Guede detenuto nel carcere di Coblenza , non è ancora arrivato in Italia ma il suo avvocato si è portato avanti con il lavoro : ha già ricostruito i fatti, contestato ogni addebito, confutato le prove e fornito elementi per l’identikit del vero assassino .Tutto durante una puntata di Porta a Porta.

Non mi stupisce oramai  la fuga di notizie, qualunque sia il luogo dal quale avvenga e nemmeno il fatto che da un po’ di tempo, quando s’istruisce una causa si pensa più a confortare i Media che i Magistrati, tuttavia mi domando chi mai abbia raccolto le dichiarazioni dei coniugi Bazzi e quale professionalità deontologicamente supportata possa aver ritenuto di qualche utilità sentirne e pubblicarne l’opinione.Nel Blob generale, il processo di Erba che con l’arresto per spaccio di Azouz c’entra come i cavoli a merenda, rischia di venir contaminato dall’episodio in questione. Basta sentire come rompe gl’indugi il direttore di questo giornale per presagire un futuro processuale a base di ma.. Il circo mediatico sta alzando il tiro.Nei programmi d’intrattenimento o approfondimento, si arriva a chiedere  alla gente della strada un giudizio sulla colpevolezza di Alberto Stasi e questa insensatezza ha creato un clima da tribunale popolare alla quale nemmeno gli esperti hanno saputo sottrarsi. Ore di trasmissione per analizzare se la presunta freddezza del giovane indagato era o meno la maschera dietro cui si nascondeva un omicida. Anni di garantismo e civiltà giuridica spazzati via dalla necessità di spolpare l’osso anche quando la notizia segnava il passo. E gli effetti si sono visti nel momento dell’arresto di Stasi, quando la gente, di fronte alle telecamere, ha circondato inveendo contro la macchina che lo portava in carcere. E nessuno che abbia registrato l’iciviltà di quel comportamento.

Romanzetto criminale

Romanzetto criminale

Cerco sulla stampa particolari sull’episodio che coinvolge Azouz Marzouk, arrestato sabato scorso e al quale vengono contestati i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale e spaccio di sostanze stupefacenti, ( cocaina e hashish ). Il GIP non ha ancora interrogato il sospettato ma come di consueto, le intercettazioni già viaggiano sui giornali da un paio di giorni.Il fatto è, al solito, scandaloso ma oramai nessuno se ne  accorge ne’ preoccupa il fatto che, non essendo stati effettuati tutti i fermi, a qualcuno, ancora a piede libero, potrebbe venire qualche ispirazione per tentare di darsela a gambe o peggio, rimaneggiare un po’ le prove. Del resto scrupolosa come non mai , la Libera Stampa avverte : – ne manca ancora uno! O Due ! O chissà…  . I latitanti sono dunque avvertiti .  Ciò (amaramente) constatato, si   potrebbe immaginare che  il contenuto delle intercettazioni  scelte per la pubblicazione, concerna scambi   relativi  ai movimenti di droga e di danaro, materiale insomma, buono a stabilire  l’entità del giro,i clienti,i pusher,la provenienza della merce in questione. Invece nemmeno per sogno. Quel che viene raccontato ricostruisce la storia fin troppo scontata e molto cliche di un personaggio che decine di programmi televisivi ci hanno già descritto.Ed ecco spuntare dalle cimici sparse nell’auto, la cronaca di un incontro sessuale consumato a poche ore dal funerale di moglie e figlio (con amica della moglie) oppure il resoconto telefonico della messa a punto di un accorta gestione  di pubbliche relazioni per l’ ottenimento di un angoletto nel mondo dello spettacolo, oppure di serate e seratine spese tra locali e localetti tra Erba e Milano con ragazzotte disposte sin a pagare (così dice lui) per un incontro erotico.Tutta roba che quantitativamente soppesata ,sovrasta talmente la realtà del disegno criminoso che Azuz invece che un presunto spacciatore e, a quanto sembra, pure di discreto calibro , si trasforma in una specie di gigolò insensibile e sciupafemmine e viene esposto al pubblico ludibrio come personaggio di dubbia moralità per episodi irrilevanti ai fini del reato. Del resto avendo sottomano il Mostro, già mezzo scampato alla gogna come assassino o mandante della strage di Erba grazie alla reale consistenza  del suo alibi, come resistere questa volta, a raccontare i fatti con gl’ingredienti tradizionali  del  romanzetto nero  cui oramai sembriamo tutti votati, (scrittori ,lettori , esegeti)? Come rinunziare a  –  l’odore del sangue di quella notte oppure  l’uomo ancora bello, ma imbolsito da una bella vita di plastica. la cui trasformazione a seguito delle frequentazioni televisive si stava definitivamente compiendo. Chissà se si trova ancora qualcuno che spera che Azouz Marzouk,se riconosciuto colpevole, sia condannato ad una pena severa ( compresi i tre anni che gli sono stati precedentemente scontati) per la quantità di droga che ha contribuito a far circolare e non per l’essere umano che è o racconta di essere e che invece a ben vedere, altro non è se non  un tunisino con un sacco di sciocchezze per la testa, che pratica le vie brevi per ottenere soldi e successo e  che, fresco vedovo,  va a letto,anzi in macchina, con le amiche della moglie.Hai capito che scoop.

Cambiare musica (tra Acerra, Giugliano, Qualiano,Torino, Vicenza..)

Cambiare musica (tra Acerra, Giugliano, Qualiano,Torino, Vicenza..)

Torino 25Qualcosa  di buono comincia ad arrivare da Torinofilmfestival, nelle sale intendo, la Stampa e le Televisioni sono stati invece un  po’ più parche, anche se Moretti  ha ringraziato i giornalisti per aver scritto di cinema e non d’altro, come puntualmente accade ai Festival. Grande assente : Filmcritica che in un suo comunicato dice cose giuste, apprezza il lavoro del Direttore ma poi lamenta l’invadenza della Politica,l’allontanamento di alcuni organizzatori storici della Manifestazione e tanto per cambiare, la perdita d’identità della sinistra.Moretti insomma, avrebbe dovuto rimanere fermo sul proposito iniziale  (gran rifiuto ) e non lasciarsi convincere ad accettare l’incarico.Ma se l’analisi è corretta, se le ingerenze della Politica aprono una falla nel sistema culturale del paese , motivo in più, per una rivista storica ed apprezzata, di esserci e documentare ogni evento.Ritirarsi sdegnati non ha mai giovato a rafforzare alcuna identità. Invece,dati alla mano, l’avere ricevuto l’impronta personalissima del Direttore , ha giovato al Festival. Moretti porta a casa un risultato di tutto rispetto in termini di affluenza e qualità dell’offerta culturale.( 70% in più di pubblico ) .Come dire che c’è un modo per contrastare la tendenza.E va bene…Wenders e Cassavetes non saranno (oramai più) epigoni di avanguardistiche ambizioni cinefile e forse un po’ inclinano a far felici i media ma a sentire certi, pare che le scelte di un uomo di cinema che va al cinema,che conosce il pubblico e che si pone il problema di far funzionare una macchina peraltro pagata con i soldi di tutti, abbiano tolto a Torino un poco dell’allure e della puzza sotto al naso del festival storico ma un po’ defilato e per pochi addetti. Ecco qui invece il bel Lascia perdere Johnny! esordio alla regia di Fabrizio Bentivoglio che racconta la storia di un piccolo musicista di provincia che dalla banda del paese ambirebbe scalare il  successo ma trovando sul suo percorso un impresario imbroglione dovrà rinunziare alla musica. Almeno per il momento. Poi c’è Biutiful Cauntry ,un gioiello di Esmelarda Calabria, Andrea D’Ambrosio,Giuseppe Ruggero, documentario che è la radiografia del massacro ecologico della Campania tra Acerra,Qualiano e Giugliano regno di discariche abusive e malavitose,del businnes  che viene da lontano,dove la diossina  e l’amianto abbandonato uccidono gli agnelli,le bufale,le acque gli alberi e gl’indigeni (ma presto non faranno bene a nessuno di noi).Spirito guida di questa discesa agl’inferi è un esponente di Lega Ambiente,la cui denunzia ancorchè urlata,colpisce perchè lascia indifferente chiunque. Infine c’è un gruppo di opere   dedicate agli operai italiani – i grandi dimenticati – quelli di cui nessuno parla,le cui condizioni di vita non interessano più. Ed è Francesca Comencini con la Fabbrica, documentario di montaggio prodotto dalla RAI, dedicato agli operai delle piccole e grandi fabbriche del nord o del sud dalle lotte degli anni 50 alla marcia dei quarantamila.Ma poi c’è anche La Mal’ombra di Andrea Segre e Francesco Cressati sulla lotta in un paese del vicentino contro una zincheria inquinante. Ecco qui ma il programma è infinitamente più vasto e variegato, il Caro diario morettiano una rassegna di successo,una direzione che sarà riconfermata anche per l’anno prossimo a premiare lo stile e l’impegno di chi vuol cambiar musica nel Cinema e nella Società

torino poster

Contro la teppistocrazia (e gli angeli)

Contro la teppistocrazia (e gli angeli)

Je réfute toute forme d’angelisme qui vise à trouver en chaque délinquant une victime de la société, en chaque émeutier un problème social. Ce qui s’est passé à Villiers-le-Bel n’a rien à voir avec une crise sociale, ça a tout à voir avec la voyoucratie.

Se c’è una cosa che Nicolas Sarkozy sa fare davvero bene, a parte la Politica degli Annunci e quella della Facciata , è inventare espressioni ad effetto  immediato. In questa dichiarazione, le premier flic de France, come lo ha di recente definito Libération, il vocabolario Sarkoziano si arricchisce di un neologismo : la voyoucratie , termine che assomiglia più o meno a teppistocrazia. Ed infatti Sarko  non ha fatto in tempo a finire il suo discorso sulla Sicurezza davanti a duemila poliziotti, che la sua voyoucratie già faceva il giro del mondo A me non dispiace nemmeno quella  forme d’angelisme – che irride alla visione di tutti coloro che tengono a spiegare i fenomeni, non tanto per rimpolpare le schiere dei Troni e delle Dominazioni, quanto per cercare una strada per risolverne i derivanti disagi . Indebolito dai sondaggi delle ultime settimane che per la prima volta vedono precipitare il gradimento sotto al 50%, Niko tenta la rimonta con un’analisi del “problema banlieues” che, passando per le vie brevi ,va a toccare un nervo scoperto per i francesi : sicurezza, immigrazione che in passato non si è saputa controllare,finanziamenti inutili per migliorare la situazione delle banlieus :  un bel minestrone pubblicitario che dopo aver evocato il carcere come Misura Unica , ha la sua degna conclusione con il tentativo di sotterrare le 35 ore per aumentare il potere d’acquisto dei francesi.Del resto il presidente per sua stessa ammissione , non è Babbo Natale e non ha soldi da distribuire…

Famola strana due (zero virgola)

Famola strana due (zero virgola)

Mentre tutto l’arco parlamentare  è alle prese con marchingegni e ispirazioni geografiche  che  rendano,  via via , la riforma elettorale più lontana possibile dal rischio che il fantasma del Proporzionale Precedente , torni a manifestarsi con tutto il suo carico di opacità in termini di assetti politici e istituzionali , ovvero che si salvi il sistema bipolare, ovvero che si scongiuri il prodursi  dell’effetto Grosse Koalition, ovvero che si garantisca il pluralismo (cioè la sopravvivenza dei piccoli partiti) , il proliferare delle  proposte afferenti anche ai distinti interessi di bottega , sembra non cavare il ragno dal buco. In questo clima, sarebbe imprudente sperare che dall’incontro Berlusconi – Veltroni di oggi, possa scaturire una soluzione precisa a meno che entrambi non sposino la versione più ispanica della riforma tedesca (soli contro tutti e poi si vede) o sempre che non prevalga l’antica aspirazione di ciascuno : governare con il 51% senza averlo raccolto dalle urne, il che potrebbe essere  garantito dall’esito positivo dell’incombente referendum.In tutti i casi (ivi compreso quello referendario), un intervento coerentemente strutturato  su tre piani – Riforma Costituzionale, Legge Elettorale, Regolamenti Parlamentari, potrebbe rendere attivo e funzionale , il nostro Sistema bloccato.I sistemi elettorali spagnoli e tedesco lavorano su un numero di parlamentari sostanzialmente dimezzato,privi del bicameralismo perfetto e con poteri del Premier rafforzati rispetto al nostro. Senza considerare che è inutile stigmatizzare la frammentazione o pensare di contrastarne gli effetti  a colpi di percentuali di sbarramento, senza un regolamento che impedisca la formazione di gruppi parlamentari fuori dalle liste, i partiti piccoli  tenderebbero a convogliare i propri zero virgola nei partiti più grandi ,salvo poi tornare a scindersi alla prima occasione.A Veltroni l’arduo compito di smaterializzare il ricatto delle elezioni a breve sostituendolo con nuove ipotesi di confronto su Riforme a tutto campo.Dopo esserci goduti una settimana dal clima decisamente migliorato, un cauto ottimismo in tal senso, potremmo anche permettercelo.

continua…