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I filmaker che fecero l’impresa

I filmaker che fecero l’impresa

Tre giovani filmaker vorrebbero montare un cortometraggio e non trovano di meglio che chiedere aiuto a due colleghi che ce l’hanno fatta  ma, come spesso accade, che paternalisticamente si adopereranno  il minimo indispensabile per incoraggiarli. Il filo conduttore dunque è questa impresa da portare a termine. Intersecano la linea narrativa principale alla Tornatore, una serie di inserti che contengono citazioni ed omaggi a Fellini ,Amelio, Salvatores,Crialese, Marco Ferreri ( fin nel titolo l‘Abbuffata..) e a Calopresti stesso  che qui celebra la conquista di un tocco leggero nel rendere sentimenti saggiamente esibiti con l’impudicizia che il caso richiede


Non per motivi di film commission ma per necessità, Calopresti ci riporta in pellegrinaggio a Diamante – basta non inquadrare la costa spappolata dalla speculazione edilizia per capire se vi  ci specchierete, la Magna Grecia , renderà tutti più belli  – per il suo ritorno al film a soggetto che però è pieno di finestre aperte al documentario e di giovane energia.

Film girato in surplace e in prima persona singolare, quasi vuol essere un divertimento tra amici, sia giovani (gli allievi della Scuola di Documentario a Napoli) che coetanei (Bruni Tedeschi, Frassica, Depardieu, l’alter ego in crisi d’ispirazione).Alla fine, tra scudisciate d’obbligo al cinema italiano nell’era della sua sottomissione al dominio Rai Mediaset e riferimenti autobiografici light , l’ Abbuffata si colloca nel migliore stile Calopresti che – fa piacere sottolineare – dedica questo film agli Allievi.

L’abbuffata è un film a colori di genere commedia della durata di 102 min. diretto da Mimmo Calopresti e interpretato da Gérard DepardieuValeria Bruni TedeschiDiego AbatantuonoDonatella FinocchiaroLele NuceraPaolo BrigugliaNino Frassica,Giuseppe Vitantonio LiuzziElena BourykaNathalie Rapti Gomez.
Prodotto nel 2007 in Italia

Altre visioni (questi sono i miei gioielli)

Altre visioni (questi sono i miei gioielli)

Grifi

Se c’è stato un pregio di questa tanto chiacchierata Festa del Cinema, è stato quello di avere offerto spazio e  copertura mediatica a film, a torto, ritenuti  minori . Non è poco se si  pensa a quanto sia difficile per il pubblico anche solo conoscere un ‘opera emarginata dalla critica o dal  circuito distributivo ufficiale .I festival, le mostre, le feste del cinema sono occasioni imperdibili per colmare questo vuoto.Roma sotto questo aspetto ha svolto dignitosamente il proprio compito coinvolgendo nel progetto non solo gli schermi dell’Auditorium ma anche quelli delle sale tradizionalmente legate a programmazioni di qualità. Secondo la critica faziosa o con la puzza sotto al naso, l’impegno non è stato sufficiente e (semplifico )  la Festa è risultata troppo commerciale e senz’anima. Non so di che anima si parli , io so che quella del cinema non è una sola e che abbiamo imparato, nel tempo, a rinvenire cuore, cervello e impegno anche in film  ingiustamente catalogati come prodotti nati per far felice il box office, come pure è capitato di vivere in sala, esperienze raggelanti procurateci da maestri universalmente riconosciuti o da prodotti di nessun pregio spacciati per avanguardia.  – Nanni, per cortesia, mettiti seduto che non mi fai vedere il film – disse Dino Risi a Nanni Moretti che durante una proiezione a Venezia, non la finiva più di polemizzare sbracciandosi. Ecco qui. Fateci vedere i film. Qui di seguito sono le Opere della sezione Extra altre visioni che più mi sono piaciute. Cinquanta ore di proiezione, complessivamente,  che non sono state tutta la mia Festa del Cinema ma una buona parte di sicuro .E in rassegna ce ne erano almeno il doppio,quando nemmeno il tempo basta e per vedere tutto ci vorrebbero due vite.Si comincia con il cuore :

A – Alberto Grifi  La Fondazione Cinema per Roma gli aveva provvidenzialmente consegnato il premio speciale Festa del Cinema poco prima che  ci lasciasse. La sezione Extra ha presentato alla festa  In viaggio con Patrizia opera  costruita negli anni  come dire work in progress e rimasta incompiuta.

A – Auschwitz 2006 – Il reportage del viaggio sui luoghi dello sterminio che annualmente il Comune di Roma organizza per gruppi di studenti accompagnati dai sopravvissuti romani.Straordinarie testimonianze e prezioso materiale di repertorio girato e assemblato da Saverio Costanzo.Prodotto dall’istituto Luce (così Gasparri si cheta)  

C – La cravate – Uno Jodorowsky d’annata (1953) e d’esordio che saccheggia Thomas Mann per raccontare la vicenda di una donna che si guadagna da vivere commerciando in teste umane.

C- Cuban memories – Cinque  documentari di Gianni Minà  di cui tre interviste a Fidel Castro :   una sulla Rivoluzione, la seconda sul Che  e la terza sul comunismo.  Gli altri due sulla visita di Giovanni Paolo II a Cuba  e un ultimo sulla resistenza in Chapas

D – Donne assassine di Herbert Simone Paragnani.Dal regista della prima serie dei Cesaroni , l’epilogo drammatico e inatteso di un rapporto d’amicizia che pian piano è scivolato dalla gelosia all’amore lesbico.Bravissime Donatella Finocchiaro e Sabrina Impacciatore.

F – Forbidden Lie$ – di Anna Broinowski .Chi è davvero Norma Khouri autrice del libro Forbidden Love , un best seller sull’uccisione di una donna per mano del padre e del fratello avvenuta in un paese arabo?Esule Giordana perseguitata da estremisti islamici o truffatrice senza scrupoli? Madre amorevole o moglie fedifraga?Un’indagine giornalistica rivela ilmistero…

Le Franc tireur – Intervista a Clint Eastwood ( è lui il franco tiratore ) di Michael Henry Wilson regista specializzato in documentari sul cinema.Dagli esordi agli ultimi riconoscimenti,il percorso artistico di Eastwood che ha avuto la capacità d’imprimere al proprio lavoro uno stile personalissimo.

I – In prison my whole life di Marc Evans. Mumia Abul Jamal ex membro delle Black Panthers si professa innocente ma è condannato a morte nel 1982 per il presunto assassinio di un agente di polizia,da allora attende che sia eseguita la sentenza.Le riflessioni di un giovane ventiquattrenne inglese nato lo stesso giorno in cui fu compiuto il delitto 

N – Namibia : The struggle for liberation di Charles Burnett . La storia di Sam Nuioma primo presidente della Namibia che ha combattuto tutta la vita per l’indipendenza  del suo paese oppresso da governo sudafricano.Sessant’anni di storia africana raccontata da un personaggio fuori dal comune.Primo film prodotto in Namibia.Un bell’esordio e una scommessa per il cinema africano.

N – Natural Born Star – di Ewen Benestadt Il Percorso umano e artistico di Fred Robsahm che nel 1967 sbarca in Italia per fare l’attore.Il successo e la vita sembrano sorridergli finchè una crociera nel Mediterraneo non travolge completamente la sua esistenza. 

N –  New Home movies from the lower 9th ward di Johnathan Demme.L’uragano Katrina spazza via tutto ma si accanisce particolarmente sulle fragili case dei quartieri poveri.Come Il Lower 9th ward.A che punto è la ricostruzione ? L’America cerca di nascondere la reale situazione di quelle persone che dopo aver perso tutto cercano di ricominciare una vita normale.

N – Niente è come sembra. Di Franco Battiato.Le domande esistenziali sulle quali  un gruppo di amici vicendevolmente si interroga.Spettacolarizzazione,vacuità,possesso.Alla ricerca di una spiritualità che anche più urgente di quanto non lo fosse in passato.

P – Parole Sante di Ascanio Celestini. I precari di una grossa compagni telefonica taccontati da Ascanio Celestini.La loro lotta ma soprattutto l’occulto isolamento da sindacati,politica,partiti,società.

P – Le pere di Adamo  di Guido Chiesa. Le nuvole cambiano in continuazione e anche quando creano guai sono necessarie alla vita. Allo stesso modo i movimenti sociali sono la risposta alle energie bloccate della società . Luca mercalli il metereologo,un adolescente scozzese genio della matematica e quattro precari ,sono i protagonisti di quest’allegoria rivelatrice che lega le perturbazioni meteorologiche e il senso di chi vive su questo pianeta.

T – Taxi to the dark side  di Alex Gibney L’omicidio avvenuto nella base militare americana di Bagram, di Dilawar,un tassista afghano.Un thriller politico sulla strategia che ha portato agli abusi nelle carcere irachene e di Guantanamo

T – Trans liberanti aka Cuori in catene – di Maurizio Iannelli e Marco Penso . Nel carcere maschile di Rebibbia all’interno della sezione che ospita transessuali,s’intrecciano le storie,gli amori di tre detenute.Tra loro c’è anche Angelo, un gay spesso in conflitto con i trans

Z – Zero  Inchiesta sull’11 settembre . Di Franco Fracassi e Francesco Trento Provocatoria ricognizione sui possibili motivi che hanno ridotto la più potente difesa aerea del mondo all’impotenza rispetto all’evento che ha cambiato il mondo e il modo di rappresentarlo.

Scelte coraggiose

Scelte coraggiose

A Roma vincono le scelte coraggiose , le storie  controcorrente e molto on the road, tratte da buoni libri : una ragazzina Juno, che decide di accettare una gravidanza inattesa con la leggerezza di una sedicenne determinata ad affrontare qualsiasi prevedibile e imprevedibile traversia e Sean Penn  che con il suo quarto intenso ed accorato lungometraggio, Into the wild, racconta la storia vera di un giovane agiato , Christopher Mc Candless,  che abbandona i genitori, si libera di tutto, dai quattrini all’automobile – abbandonata senza rimpianti in Arizona –  per intraprendere un viaggio che dalla Virginia  lo condurrà in autostop o su treni merci, in Sud Dakota, Oregon, Utah, Washington, Messico. Per un motivo semplice : perchè nessuna meta & è troppo lontana e troppo fuori mano. Un’odissea libera e tragica raccontata nel suo diario e inframmezzata dalle sue letture preferite :  Tolstoj,Thoreau,London.Morirà ventiseinne in Alaska, l’ultima frontiera, separata dal resto del mondo civile dalla piena di un fiume.

Juno è tratto dall’omonimo libro di Diablo Cody inafferrabile icona della letteratura giovanile americana.Regia di Jason Reitman interprete l’arrembante Ellen Page.Una forza della natura.Come si dice sempre in questi casi.

Into the wild è tratto dall’omonimo libro di Jon Krakauer.Regia di Sean Penn interpreti Emile Hirsh e William Hurt.

Across the universe (gioventù,botte e musica)

Across the universe (gioventù,botte e musica)

Festa del cinema17

La storia di due giovani amanti in viaggio dall’innocenza  prebellica al radicalismo hippie dei 60th e 70 th, è raccontata da trentatrè canzoni dei Beatles reinventate per l’occasione e interpretate rigorosamente live dagli stessi attori. Il risultato è un Musical girato con i ritmi e gli stili   della clip in una felicissima e prodigiosa contaminazione di generi, tra teatralità, surrealismo e fantasia ma anche live action pittura e animazione tridimensionale. La regista Julie Taymor mette in scena danze nelle strade di Manhattan e trasforma ogni giorno in un’ imprevedibile avventura tra le università del Massachussetts, Princeton Ohio, la Statua della Libertà e il Lower East Side di New York.Tra i camei quello di Bono  nei panni dello psichedelico Dr Robert che canta I am the walrus , Joe Cocker con Come together – mentre la possente voce di Diana Fuchs rimanda a quella di Janis Joplin.Una storia che tra manganellate e sesso,azioni nella jungla e amicizie profonde, ripercorre un po’ della storia degli Stati Uniti e si risolve nel final cut – autentico colpo di genio – esito di liti al fulmicotone tra la regista e la Revolution Studios , la pace è costata un felice compromesso che è molto piaciuto a Paul Mc Cartney.

Across the Universe è un film a colori di genere musicale, romantico della durata di 133 min. diretto da Julie Taymor e interpretato da Jim SturgessEvan Rachel WoodJoe AndersonEddie Izzard,Spencer LiffBonoT.V. CarpioNicholas LumleyMichael Ryan,Angela Mounsey.
Prodotto nel 2007 in USA e distribuito in Italia da Sony Pictures 

Across

Erosione sentimentale

Erosione sentimentale

I precari non sono solo giovani e belli come gli eroi della Locomotiva e se può essere devastante passare di contratto in contratto senza poter programmare la propria vita a venti – trent’anni , quando se ne hanno cinquanta, la perdita del lavoro può diventare un problema che coinvolge assai di più che il  sentirsi insicuri ed esposti.Silvio Soldini racconta la storia di una coppia in crisi dopo vent’anni di matrimonio e sente giustamente l’urgenza di cambiare registro,abbandona i toni surreali e la commedia corale di Agata e la tempesta o di Pane e Tulipani per adottare uno stile decisamente più realistico.Pertanto camera a mano e piano sequenza ad aumentare il senso di presa diretta sulla realtà,attori che manco a dirlo sono mostri di naturalezza e disagio e un finale folgorante,forse la più bella inquadratura vista alla Festa del Cinema, tutto al servizio della veridicità della storia : la perdita del lavoro non mina solo lo status,i privilegi,lo stile di vita ma tende a logorare anche il patrimonio affettivo.Nei distinti modi di affrontare la tragedia – mentre lei cerca una strada d’uscita l’altro si lascia prendere la mano dalla depressione – Soldini punta l’obiettivo lasciando intravedere attraverso il  dramma interiore anche i buchi neri di un contesto dove all’improvviso tutto può cambiare.Quando il cinema italiano s’incarica di parlare della società,difficilmente sbaglia.

Giorni e nuvole è un film a colori di genere drammatico della durata di 116 min. diretto da Silvio Soldini e interpretato da Margherita Buy,Antonio AlbaneseGiuseppe BattistonAlba RohrwacherFabio TroianoCarla SignorisArnaldo NinchiTeco Celio.
Prodotto nel 2007