Altre visioni (questi sono i miei gioielli)

Altre visioni (questi sono i miei gioielli)

Grifi

Se c’è stato un pregio di questa tanto chiacchierata Festa del Cinema, è stato quello di avere offerto spazio e  copertura mediatica a film, a torto, ritenuti  minori . Non è poco se si  pensa a quanto sia difficile per il pubblico anche solo conoscere un ‘opera emarginata dalla critica o dal  circuito distributivo ufficiale .I festival, le mostre, le feste del cinema sono occasioni imperdibili per colmare questo vuoto.Roma sotto questo aspetto ha svolto dignitosamente il proprio compito coinvolgendo nel progetto non solo gli schermi dell’Auditorium ma anche quelli delle sale tradizionalmente legate a programmazioni di qualità. Secondo la critica faziosa o con la puzza sotto al naso, l’impegno non è stato sufficiente e (semplifico )  la Festa è risultata troppo commerciale e senz’anima. Non so di che anima si parli , io so che quella del cinema non è una sola e che abbiamo imparato, nel tempo, a rinvenire cuore, cervello e impegno anche in film  ingiustamente catalogati come prodotti nati per far felice il box office, come pure è capitato di vivere in sala, esperienze raggelanti procurateci da maestri universalmente riconosciuti o da prodotti di nessun pregio spacciati per avanguardia.  – Nanni, per cortesia, mettiti seduto che non mi fai vedere il film – disse Dino Risi a Nanni Moretti che durante una proiezione a Venezia, non la finiva più di polemizzare sbracciandosi. Ecco qui. Fateci vedere i film. Qui di seguito sono le Opere della sezione Extra altre visioni che più mi sono piaciute. Cinquanta ore di proiezione, complessivamente,  che non sono state tutta la mia Festa del Cinema ma una buona parte di sicuro .E in rassegna ce ne erano almeno il doppio,quando nemmeno il tempo basta e per vedere tutto ci vorrebbero due vite.Si comincia con il cuore :

A – Alberto Grifi  La Fondazione Cinema per Roma gli aveva provvidenzialmente consegnato il premio speciale Festa del Cinema poco prima che  ci lasciasse. La sezione Extra ha presentato alla festa  In viaggio con Patrizia opera  costruita negli anni  come dire work in progress e rimasta incompiuta.

A – Auschwitz 2006 – Il reportage del viaggio sui luoghi dello sterminio che annualmente il Comune di Roma organizza per gruppi di studenti accompagnati dai sopravvissuti romani.Straordinarie testimonianze e prezioso materiale di repertorio girato e assemblato da Saverio Costanzo.Prodotto dall’istituto Luce (così Gasparri si cheta)  

C – La cravate – Uno Jodorowsky d’annata (1953) e d’esordio che saccheggia Thomas Mann per raccontare la vicenda di una donna che si guadagna da vivere commerciando in teste umane.

C- Cuban memories – Cinque  documentari di Gianni Minà  di cui tre interviste a Fidel Castro :   una sulla Rivoluzione, la seconda sul Che  e la terza sul comunismo.  Gli altri due sulla visita di Giovanni Paolo II a Cuba  e un ultimo sulla resistenza in Chapas

D – Donne assassine di Herbert Simone Paragnani.Dal regista della prima serie dei Cesaroni , l’epilogo drammatico e inatteso di un rapporto d’amicizia che pian piano è scivolato dalla gelosia all’amore lesbico.Bravissime Donatella Finocchiaro e Sabrina Impacciatore.

F – Forbidden Lie$ – di Anna Broinowski .Chi è davvero Norma Khouri autrice del libro Forbidden Love , un best seller sull’uccisione di una donna per mano del padre e del fratello avvenuta in un paese arabo?Esule Giordana perseguitata da estremisti islamici o truffatrice senza scrupoli? Madre amorevole o moglie fedifraga?Un’indagine giornalistica rivela ilmistero…

Le Franc tireur – Intervista a Clint Eastwood ( è lui il franco tiratore ) di Michael Henry Wilson regista specializzato in documentari sul cinema.Dagli esordi agli ultimi riconoscimenti,il percorso artistico di Eastwood che ha avuto la capacità d’imprimere al proprio lavoro uno stile personalissimo.

I – In prison my whole life di Marc Evans. Mumia Abul Jamal ex membro delle Black Panthers si professa innocente ma è condannato a morte nel 1982 per il presunto assassinio di un agente di polizia,da allora attende che sia eseguita la sentenza.Le riflessioni di un giovane ventiquattrenne inglese nato lo stesso giorno in cui fu compiuto il delitto 

N – Namibia : The struggle for liberation di Charles Burnett . La storia di Sam Nuioma primo presidente della Namibia che ha combattuto tutta la vita per l’indipendenza  del suo paese oppresso da governo sudafricano.Sessant’anni di storia africana raccontata da un personaggio fuori dal comune.Primo film prodotto in Namibia.Un bell’esordio e una scommessa per il cinema africano.

N – Natural Born Star – di Ewen Benestadt Il Percorso umano e artistico di Fred Robsahm che nel 1967 sbarca in Italia per fare l’attore.Il successo e la vita sembrano sorridergli finchè una crociera nel Mediterraneo non travolge completamente la sua esistenza. 

N –  New Home movies from the lower 9th ward di Johnathan Demme.L’uragano Katrina spazza via tutto ma si accanisce particolarmente sulle fragili case dei quartieri poveri.Come Il Lower 9th ward.A che punto è la ricostruzione ? L’America cerca di nascondere la reale situazione di quelle persone che dopo aver perso tutto cercano di ricominciare una vita normale.

N – Niente è come sembra. Di Franco Battiato.Le domande esistenziali sulle quali  un gruppo di amici vicendevolmente si interroga.Spettacolarizzazione,vacuità,possesso.Alla ricerca di una spiritualità che anche più urgente di quanto non lo fosse in passato.

P – Parole Sante di Ascanio Celestini. I precari di una grossa compagni telefonica taccontati da Ascanio Celestini.La loro lotta ma soprattutto l’occulto isolamento da sindacati,politica,partiti,società.

P – Le pere di Adamo  di Guido Chiesa. Le nuvole cambiano in continuazione e anche quando creano guai sono necessarie alla vita. Allo stesso modo i movimenti sociali sono la risposta alle energie bloccate della società . Luca mercalli il metereologo,un adolescente scozzese genio della matematica e quattro precari ,sono i protagonisti di quest’allegoria rivelatrice che lega le perturbazioni meteorologiche e il senso di chi vive su questo pianeta.

T – Taxi to the dark side  di Alex Gibney L’omicidio avvenuto nella base militare americana di Bagram, di Dilawar,un tassista afghano.Un thriller politico sulla strategia che ha portato agli abusi nelle carcere irachene e di Guantanamo

T – Trans liberanti aka Cuori in catene – di Maurizio Iannelli e Marco Penso . Nel carcere maschile di Rebibbia all’interno della sezione che ospita transessuali,s’intrecciano le storie,gli amori di tre detenute.Tra loro c’è anche Angelo, un gay spesso in conflitto con i trans

Z – Zero  Inchiesta sull’11 settembre . Di Franco Fracassi e Francesco Trento Provocatoria ricognizione sui possibili motivi che hanno ridotto la più potente difesa aerea del mondo all’impotenza rispetto all’evento che ha cambiato il mondo e il modo di rappresentarlo.

4 pensieri riguardo “Altre visioni (questi sono i miei gioielli)

  1. mamma mia, la serie di proiezioni cui hai assistito è davvero impressionante. E, come dici tu, sicuramente sono una parte di quello che avresti voluto vedere.

    Ah, mi ero scordata di dirti che anche “In prison my whole life” è stata sottotitolata da Alice! Come dimenticarmene? ;-))

  2. Beh Alice è legata a produzioni di qualità,si vede ( e tu che volevi vederti anteprime di Resnais & co).Se le capita di fare il curriculum le devi dire di evidenziare molto bene questi lavori che sono poverelli ma rispettati in tutto il mondo e poi in tutte le mostre che contano c’è una rassegna con i “piccoli” film.

  3. Glielo dirò, grazie!

    Lei di solito traduce per una Società di Milano, che tratta un po’ di tutto ( film, cartoni, documentari, ora queste performances del cuoco Jamie Oliver ;-DD ).

    I lavori per il Romafestival, invece, glieli commissiona una Società di Londra ( che deve avere una sede anche a Roma, credo…), con la quale lei ha rapporti solo online.

    Recupera così il materiale e lo spedisce via mail.

    Da Milano, invece, le mandano le cassette con il corriere e lei spedisce online.

    Ora, comunque si mette in stand-by, visto che domani torna in Svezia per una settimana!!! ;-)

  4. Ho forse capito qual’è la società di Londra..se è quella che dico io è un’organizzazione molto seria…da coltivare.

    Purtroppo questi lavori erano precari da prima che inventassero il precariato, per cui non c’è verso di renderli stabili..ma…fossi in lei una visitina alla sede di Roma per farsi conoscere la farei.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.