Re di molte notti

Re di molte notti

The departed024

Dopo un’estenuante attesa durata sette nominations in altrettante edizioni dell’Academy Awards,Martin Scorsese incassa il dovuto risarcimento : due Oscar di quelli pesanti (miglior regia,miglior film) con The Departed, una gangster story diretta con la precisione di Casino e di Goodfellas ma ben oltre l’uno e l’altro, per la lettura assolutamente coraggiosa ed inedita, l’irresistibile virtuosismo e un cast da Grande Occasione.

Il mestiere dell’attrice (Judi Dench & Helen Mirren)

Il mestiere dell’attrice (Judi Dench & Helen Mirren)

the queen06Poichè la tenutaria qui dentro, dilettantisticamente, parla solo dei film che le sono piaciuti e che intende ricordare (per le stroncature c’è già la critica professionale),non ci sono stati, ne’ ci saranno post sui film The Queen e Diario di uno scandalo.Due prodotti,intendiamoci,assolutamente decorosi ma se un film non incanta, non c’è niente da fare…meglio allora investire energie  scrivendo di pellicole in cui ci si riconosce.Tuttavia in entrambi i casi, le storie narrate si avvalgono, anzi vivono e respirano dell’impegno di due bravissime attrici che,guarda caso,proprio stasera,a Los Angeles, si contenderanno, l’Oscar.Io spero vivamente che almeno una delle due sia premiata come miglior attrice protagonista e che l’altra si aggiudichi il riconoscimento, magari in qualche altra categoria ( non ho sottomano le nominations).I motivi sono tantissimi e non concernono solo la disinvolta capacità di calarsi in personaggi assurdi (entrambi i ruoli lo sono) e distanti da sè anni luce (la Mirren è persino una delle poche inglesi repubblicane di cui si sappia  e riesce ad essere più regina di Elisabetta ) ma soprattutto il grande amore e l’entusiasmo per il proprio lavoro e da ultimo per quella caparbietà di essere nello star system con la propria personalità e soprattutto con la propria età e, senza ricorrere a scorciatoie chirurgiche ma nemmeno accontentandosi di ruoli secondari da “anziana",di essere qualcosa di più della protagonista di un film ma di essere loro stesse, IL FILM.

sca11

 

 

 

In bilico (abbiamo i numeri ma un po’ li diamo)

In bilico (abbiamo i numeri ma un po’ li diamo)

Finocchiaro --240x240L’Iperlettura sembra essere lo strumento chiave in questi giorni di inutili colpevolizzazioni e fantasiose  ipotesi complottiste.Così, se D’Alema in calce ad un’analisi politica sui rischi che procurano alla stabilità di Governo, posizioni eccessivamente ideologizzate,afferma che una sinistra così non serve,trovo logico che le agenzie rilancino, un po’ meno che Diliberto risponda che “Senza di noi non si governa”.Certo che no.Nessuno lo ha mai messo in dubbio.Peccato che senza governo si governi ancor di meno.Altra menzione speciale meritano quelli che si disperano dinnanzi ai famosi dodici punti, ora perchè mancano i Dico, ora perché non si fa cenno alla revisione della legge 30.Se è per questo mancano un sacco di altre cose, ma i dodici punti non annullano l’attività pregressa del Consiglio dei Ministri che in merito ai DICO ha già deliberato rinviando alla discussione alle Camere,non è peregrina dunque l’ipotesi, di trasformare la legge sulle coppie di fatto da Iniziativa del Governo a Iniziativa del Parlamento,liberando così quella parte di consensi che le forze laiche presenti nel centrodestra,hanno fin qui negato per questioni di opportunità politica e non per reale convincimento.Quanto alla legge 30 non mi sembrava fosse comunque prioritaria nell’agenda del governo,tuttavia nessuna  acquisizione di stampo centrista, potrà impedire al Ministro del Lavoro di continuare il suo puntuale lavoro di verifica sulla corretta applicazione della legge, attraverso l’invio di Ispezioni che nel caso di specie, sono accessi di polizia giudiziaria e che non hanno mancato di produrre consistenti risultati nell’ultimo anno,ne’ quanto già programmato circa l’assunzione dei precari nella Pubblica Amministrazione potrà essere disatteso.Quel che ho visto e letto in questi giorni m’incoraggia a pensare che una stagione intensa di riforme quantuque indispensabile, non sarà sufficiente e che nemmeno la nascita di nuovi partiti,potrebbe liberarci dal cancro di un dibattito politico scivolato davvero in basso.Ma davvero noi pensiamo che un patto articolato in dodici punti ,condizione necessaria per ripartire, non necessiti di un Garante?E chi meglio del Presidente del Consiglio può incarnare quel ruolo?Lo chiedono le nuove acquisizioni ma lo chiede anche il Presidente della Repubblica.E allora perchè scandalizzarsi  o addirittura pensare a ipotesi da Cancellierato se al punto 11 e 12 Prodi avoca su di se una delle sue prerogative, cioè quella di esprimere la posizione del Governo ? Spiace che qualcuno pensi che bastino un Follini,un accordo in dodici punti e un Premier Garante a cancellare la Storia della Sinistra a ridimensionare il ruolo dei movimenti a veder sparire la Questione Sociale dalla faccia dei nostri progetti.Se l’ancora di salvezza è piantata al centro come lamenta Gabriele Polo sul  Manifesto di oggi, la colpa non è di oscure trame o di conventio ad escludendum,il motivo è tutto politico e sta a noi rimuoverlo : siamo in bilico ma quel che è peggio in questo momento non possiamo nemmeno cadere,pena la perdita ,stavolta si,delle nostre aspettative migliori  e in ogni caso dei nostri sogni :pace,diritti,uguaglianza tornerebbero nel cassetto.Per molti anni.

Ferzan…e sei subito a casa.

Ferzan…e sei subito a casa.

sat16

Che siano fate, finestre o cuori, Ozpetec racconta sempre la nostra vita con locations  arcinote,familiari,amate : dal Gazometro a Ponte Sisto,alle piazzette sotto casa o a via del Colosseo, così miracolosamente defilata dal casino pazzesco che  anima quella zona.Un film sulla difficoltà di lasciarsi,sul voler stare insieme,una celebrazione del nostro andare avanti in modo differente, del voler spalancare la porta di casa ad ex mariti, a figli di nuove unioni e agli amici come antidoto a quei luoghi angusti che sono le famigliole.Una modalità iniziata anni fa e che ancora continua.E’ un bene che questo film esca in questo momento di grande incertezza e che riesca pienamente ad accompagnarne la malinconia.sat11

Mariti mogli fidanzati amici,un film – banchetto che emana calore ed emozioni a raffica e non programmate,insofferenti all’economia del suscitare emozioni, tipica degli spettacoli.Portatori sani :quindici personaggi e le loro storie rigorosamente intrecciate.In alto sopra tutti, Saturno,il pianeta che secondo gli astrologi,quando occupa una posizione ostile al proprio segno,porta separazioni,rotture,cambiamenti.Momenti di crisi dai quali si esce cambiati.Talvolta migliorati.Niente Grande Freddo (troppo facile,troppo rimasticato) ma come da lezione di Costa Gravas, un film indirettamente politico,avverte lo stesso Optezec e intanto pensa a Missing ma è un modo come un altro per definire il suo non – metodo di lavorazione (qualcuno dovrebbe in effetti riprendere i suoi set e filmare lui che gira).Un film bello, per facili nostalgie ed identificazioni.Analgesico per giorni incerti.

Saturno contro è un film di Ferzan Ozpetec con Ennio Fantastichini,Margherita Buy,Ambra Angiolini,Stefano Accorsi,Luca Argentero,Isabella Ferrari,Pierfrancesco Favino,Serra Ylmaz