Smaschilizziamoci

Secondo le studiose del Pensiero della Differenza , le donne sono migliori degli uomini a patto che continuino a mantenersi per l’appunto, sessualmente, biologicamente,emotivamente ,cognitivamente, differenti . Guai a ricalcare modelli maschili . Se ciò accadesse , si potrebbe forse sconfiggere il Patriarcato ma s’impedirebbe comunque al mondo di femminilizzarsi, grande aspirazione ed obiettivo questo, per tutti i Movimenti, i Collettivi e le Scuole di Pensiero del Femminismo moderno. Malgrado le molte difficoltà, sono sempre più numerose le donne eccellenti che raggiungono posti chiave nel mondo, senza però apportare il Femminile alla loro carica o professione ma seguendone l’antico e odioso tracciato maschile di lotte senza quartiere , lacrime, sudore e sangue . Si tratta di primi ministri,sindaci,quadri sindacali e manager, nemmeno si potrebbe dire in gonnella visto che la maggior parte indossa i pantaloni. Omologati tutti i generi al modello maschile, le donne rischiano di scomparire ed è questo il tema del libro bello e colto di Marina Terragni La scomparsa delle donne in cui si sollecitano entrambi i generi a ricercare e valorizzare i tratti dell’Universo Femminile per avviarsi , dopo aver messo questo patrimonio a profitto , verso la costruzione di una società migliore. Non ci sono dubbi : se Hillary Clinton che sta conducendo su diversi fronti una strenua battaglia per la Casa Bianca, diventasse Presidente degli Stati Uniti le attese di pace del mondo intero avrebbero più chanches di realizzarsi, così come le speranze degli statunitensi di una migliore politica sociale. Perchè? Perchè il Soccorrevole, il Materno, l ‘Altruista, la Cura, il Rapporto con il Corpo, la Solidarietà, sono tutti elementi distintivi del Genere Femminile che trasferiti in Politica, producono realizzazioni quali la Pace e una più puntuale attenzione per il sociale.Non resta che confidare nella fiducia che Hillary ripone nella propria femminilità e negli elettori americani.
La scomparsa delle donne è un libro di Marina Terragni edito da Mondadori
In principio fu Bonjour paresse – Buon giorno pigrizia – tanto per parafrasare un po’ la la Sagan , un piccolo libro, quasi un manuale, contenente trucchi ed escamotage per sopravvivere in azienda senza morire di lavoro. Alcuni , come quello di attraversare di tanto in tanto, i corridoi carichi di pratiche o spargere la scrivania di appunti, davvero spassosi .Tutta l’operazione aveva l’aria di un divertissment editoriale ben congegnato , poi riflettendo, tra le pagine di quel volumetto si potevano leggere sia una critica spietata all’organizzazione aziendale francese, talmente ritualizzata e gerarchica da somigliare alla corte di Luigi XIV, sia la paura che la conquista delle 35 ore lavorative venisse messa a rischio dall’allora governo conservatore di Raffarin che non aveva fatto mistero di una virile idiosincrasia per quella mezza giornata che avrebbe trasformato la Francia, a suo dire , in un grande parco ricreativo. Ad ogni buon conto, l’appello al disimpegno attivo, portava la firma di tale Corinne Maier, allora dottoranda in psicologia e impiegata presso l’azienda elettrica francese, già autrice di libri su De Gaulle e Lacan .Scatenata, ironica e irriverente ,il successo le ha talmente giovato, da ripetere l’esperienza satirico-umoristica con altri due libri esilaranti : Buongiorno Lettino (sottotitolo : lo psicanalista è pagato per non fare nulla?) del quale è dir poco che vi si prenda in giro la psicanalisi e Intellettualoidi di tutto il mondo unitevi in cui invece sono messi sulla graticola gl’intellettuali francesi. E infine l’ultimo nato, quello probabilmente destinato a far parlare di più No Kid – Quarante raisons de ne pas avoir d’enfant (quarante tableaux apocalyptiques de l’esclavage moderne au temps de l’enfant roi) Protagonista incontrastata : la genitorialità pentita,provocazione estrema: non fate figli se tenete alla vostra libertà.Il libro ( che sarà distribuito in Italia l’anno prossimo) rischia seriamente di diventare un altro campione d’incassi, in questi giorni, qui da noi, la stampa sta recensendo l’edizione francese e già i forum più zelanti scoppiano di dibattiti sulla crescita zero o se sia lecito o meno rinunziare ai figli . In realtà ognuno dei tableaux apocalyptiques di Corinne contiene la realtà di una condizione che da una parte è celebrata come una Missione e dall’altra si rivela un’esperienza faticosa e poco gratificante nel momento in cui,trascorse le celebrazioni della Madre e del Figlio,ci si ritrova da sole a cercare impossibili , talvolta, quadrature tra tempi , ruoli e incombenze.
Per vendicarsi del conte di Gercourt,un giovanotto frivolo e salottiero che l’ha tradita, la marchesa di Merteul chiede aiuto al cavaliere di Valmont con il quale intrattiene,dopo esserne stata l’amante,una relazione di complice amicizia. Valmont dovrà ridicolizzare Gercourt , (rendendolo lo zimbello di Parigi), ne dovrà sedurre e ingravidare l’inesperta ed ingenua fidanzata Cécile che dovrà così recarsi all’altare incinta ma non del futuro sposo.Viene inoltre affidato a Valmont, il compito di conquistare l’angelica Presidentessa di Tourvel, con l’impegno di sacrificarla alla marchesa.A rendere possibile questo progetto non è solo la diabolica astuzia dei due libertini ma una perfetta padronanza di un codice di comportamento mondano che consente loro di ordire intrighi sotto gli occhi di una società fatua,priva di valori,attenta solo alle formalità.Se la verità finirà per emergere, sarà solo perchè il delirio di onnipotenza della Merteul e di Valmont, li porterà all’autodistruzione,la rottura dei patti,infatti provocherà una guerra tra di loro che avrà come conseguenza la perdita di controllo del gioco.La lezione che ne trarranno coloro che se ne sono fatti ingannare non lascia la benchè minima speranza di rigenerazione.La nostra ragione già così insufficiente a prevenire le nostre sventure lo è ancora di più a consolarcene.Sarà l’amara conclusione della madre di Cécile.

