Se l’Evento non c’è (meglio inventarlo)
Qui non si è guardato Sanremo non già perchè si sia esclusivamente dediti ai quintetti d’archi, alla Qualità Totale, o all’ascolto di performances di sceltissime avanguardie, ex o in carica che siano (tutto cambia meno l’avanguardia). Ne’ si è totalmente insensibili al fascino del Nazional Popolare da Vola – colomba – bianca – vola – diglielo – tu, ai giorni nostri. Semplicemente da tre giorni tre, per motivi di servizio , si torna a casa, troppo tardi alla sera, giusto in tempo per il Dopofestival di Elio e le Storie Tese, pregevole anzichenò quantunque le speranze che il match Luzzatto Fegiz vs Cutugno portasse all’annullamento totale dei contendenti, siano durate l’espace d’un matin. Pace (pubblica!) fatta tout de suite come da protocollante Costume Nazionale.Che amarezza. Essendo però discretamente interessata alle sorti della tripletta Tricarico – Cammariere – Gazzè e libera per tempo in serata , provo ad allestire il desco e l’apparecchio televisivo per amici egualmente desiderosi capire perchè se, come tutti dicono, L’ Evento non c’è , se ne parli tanto, ovvero perchè il calo di ascolti sia più analizzato, discusso e rilanciato di quanto quel terzo di elettori, probabili astenuti nel voto di aprile, meriterebbe .Ovviamente non sarà questo il vero piatto forte della serata ma, da domani si potrà conoscere anche il parere della Tenutaria sul Festival 2008 . Manca solo quello, a quanto sembra.
Nell’illustrazione l’avanguardista Faithfull Marianne in concorso a Sanremo nel 1967 con il brano ” Quando ballai con lui ” il cui testo, per decenza, si evita di riportare