Tutta colpa del Califfato
Stamattina prima delle otto, Shinystat segnalava un insolito assembramento di visitatori provenienti dal Kuwait, dall’Arabia Saudita e dall’Egitto. Una decina circa. Chissà cosa li ha spinti fin qui ( spero non la speranza del Califfato Mondiale magari suggerita dal post precedente). Singolare coincidenza che ciò sia avvenuto il giorno otto di marzo e da un paio di sedi governative, impiegati a zonzo per il web di sicuro, ai quali, già che ci sono, insieme al benvenuto, porgerei volentieri la raccomandazione di tenere in gran conto le loro concittadine.
Ciò detto a me la Festa piace. Con o senza fiori e indipendentemente dal primo cittadino che – ricordiamolo – è pro – tempore, mentre noi un po’ di meno.
Quel che è stato conquistato dall’incendio della Fabbrica fino a oggi, sfidando infinite difficoltà, non è mai stato invano e merita di essere ricordato con ogni riguardo. Sia questo l’incoraggiamento per il tanto che c’è ancora da fare.
Nell’immagine, le attrici del film Due partite tratte dal bel lavoro teatrale di Cristina Comencini. Un minuscolo omaggio a tutte le giocatrici di canasta, poker, chemin e briscola della mia famiglia che nel corso del tempo, hanno lavorato per consentire a me di essere quella che sono