Sense and sensibility in Sacramento (California)
La letteratura di Jane Austen è sempre stata per il cinema una specie di pozzo senza fondo : non c’è romanzo da Pride and Prejudice a Mansfield Park a Emma a Sense and sensibility (nella sontuosa trasposizione di Ang Lee) che non abbia ispirato pellicole o che non sia stato saccheggiato di citazioni più o meno manifeste. La ragione va ricercata nell’essenza stessa degli scritti della Austen, fortemente introspettivi densi di caratteri umani inseriti quasi sempre in generose rappresentazioni di affreschi d’epoca. Una vera pacchia per lo sceneggiatore al quale non rimane altro che sfrondare qua e là per riportare alla luce un esprit il più delle volte attualissimo ed estremamente maneggievole ai fini del racconto.
Niente di strano quindi, se Robin Swicord decide di realizzare un film The Jane Austen book club ( in italiano il titolo è Il club di Jane Austen ) che vuol essere, non un ennesimo ma un ulteriore (e pregevole) punto di vista su questa scrittrice e la sua produzione. Siamo a Sacramento - noiosa città della California in cui altro non si può fare se non fondare un club di letture (NdR) - ai giorni nostri , un gruppo di amici organizza a cadenza mensile, una riunione con lettura collettiva e discussione dei libri della Austen allo scopo di sostenere una di loro, nel superamento di una delusione d’amore. Naturalmente letteratura e vissuto s’intrecciano per ognuno dei soci del club e ne scandiscono l’agire in una squadernata di temi tradizionali dell’Austen (repressione, istinti ,sensi di colpa,doveri…) infine ciascuno, nel suo libro, rinverrà la chiave di volta della propria esistenza e l’ispirazione per addivenire a probabili happy end.
Film interessantissimo proprio per il mix vissuto – cinema – letteratura, quantunque un po’ troppo aristocratico perchè il grande pubblico se ne appropri ma – e questo è il bello – fortemente istigatore di ricerca ed indagine letteraria austeniana e non solo. Irrinunziabile la visione per i fans della scrittrice.