Storia di non amore (nei giorni in cui perdemmo tutto)
Torino . Settembre 1980. L’ultima illusione della classe operaia bruciata dentro e fuori i cancelli di Mirafiori in una lotta durata trentacinque giorni , strenua , disperata e infine perdente . Il racconto dell ‘ultimo sprazzo di passione collettiva, corre parallelo a quello di una storia d’amore tra lei, impiegata della Fiat, figlia di crumiri imbesuiti dal mito di Valletta, laureanda, con ansia di riscatto sociale e prossima a nozze con capetto sempre Fiat, egualmente ambizioso e lui, operaio massa, militante, tosto , possessivo e per sovrapprezzo pure ignorante in matematica. La loro storia si consuma nell’arco di quei trentacinque giorni al termine dei quali, perderanno tutto. Non sarà valso a lei, che ritroviamo ai giorni nostri, disoccupata e spenta a far la spesa al Lingotto trasformato in centro commerciale, aver partecipato alla marcia dei quarantamila ne’ a lui riconvertitosi tassista, aver lottato duramente.Fregati entrambi. Dopo quei trentacinque giorni tutto cambiò in fretta , umiliata la dignità dei lavoratori con la firma di un accordo bidone (23.000 cassintegrati , senza rotazione, ne’ piano industriale, un allontanamento dalla fabbrica senza speranze che per moltissimi divenne definitivo ) cominciò una china discendente che tra frammentazione sociale , spaesamento, precariato, disoccupazione, segnò il decennio 1980 – 1990 , soprattutto fu la fine della politica, privata di un soggetto forte. Il film si avvale di inserti particolarmente significativi ,uno per tutti ,relativo all’episodio più controverso : quello del comizio di Enrico Berlinguer davanti ai cancelli di Mirafiori. E’ facile , in un film che intrecci una vicenda pubblica con una privata, che la miscela emozionale ne disperda la sostanza,il valore storico.
In SignorinaEffe questo non accade, vuoi per il rigore narrativo con il quale sono definiti i contesti , vuoi per quell’ansia minuziosamente conoscitiva e indagatrice, onnipresente spina dorsale del film. Va dato merito alla costanza di Wilma Labate che per trovare i finanziamenti necessari alla realizzazione di questo bellissimo film , ha impiegato dieci anni per l’indisponibilità delle case di produzione a investire in una storia che parlasse di operai , soggetti definiti fuori moda, inadatti pertanto a far tintinnare il botteghino.Ma soprattutto per aver sostenuto con forza il punto di vista dei perdenti, mostrandoci le cose esattamente com’erano e per averci riportato alla memoria con intelligenza e poesia , questo pezzo della nostra storia raccontando i giorni in cui perdemmo tutto.
SignirinaEffe è Un film di Wilma Labate. Con Filippo Timi, Valeria Solarino, Sabrina Impacciatore, Fausto Paravidino, Clara Bindi, Gaetano Bruno, Luca Cusani, Marco Fubini, Giorgio Colangeli, Fabrizio Gifuni. Genere Drammatico, colore 95 minuti. – Produzione Italia 2007. – Distribuzione 01 Distribution