Applausi ( Uno, cento, mille, posti al sole)
Un sistema di potere che ramifica e riproduce se stesso sebbene non comporti diretti arricchimenti degl’interessati ( tutti si affannano a dire che stavolta non si evince passaggio di denaro, corruttela brutale , richiesta di tangenti insomma ) ma solo consolidamento del meccanismo con quel che ne consegue, sta alla base dell’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Il fatto che si possano probabilmente escludere andirivieni di valige o presenza nelle tappezzerie capitonnè di imbottiture a base di valuta corrente, non attenua la gravità dei fatti dal punto di vista della moralità e dell’etica politica . Le estreme conseguenze di simili comportamenti, volendo sgomberare il campo dalle inutili digressioni su arredi e torroncini agli ospiti di casa Mastella, sono presto dette : un colpo inferto alla democrazia e alla logica del buongoverno : un primario, un direttore sanitario, un magistrato posti a capo di strutture importanti non per le proprie capacità ma per l’appartenenza o meno a gruppi di potere possono determinare con più probabilità di altri, gravi malfunzionamenti.Lo stesso dicasi per appalti assegnati con metodi poco trasparenti e clientelari. E se da una parte è in gioco la democrazia, dall’altra un’economia sempre più drogata e lontana da quel libero mercato di cui tanto si sprofferisce. Quanto di questo sistema sia contenuto nelle intercettazioni sulle quali poggia l’inchiesta, vedremo in seguito . Nel frattempo non c’è di che stupirsi se il Parlamento non abbia granchè a cuore la messa a nudo, la condanna di un simile metodo che è largamente diffuso. Non c’è di che stupirsi nemmeno se in circostanze come quella di ieri, in cui l’autonomia e la libertà della magistratura sono messe in discussione dal Guardasigilli in persona, pochissime siano le voci di dissenso e l’applauso dell’aula travolga da destra come da sinistra l’oratore.Intendiamoci : nessuno porta l’anello al naso e questi provvedimenti che scattano nei momenti più adatti non possono far a meno di far riflettere,tuttavia questo non è un buon motivo per generalizzazioni e inutili aperture di conflitti tra Poteri dello Stato.Nemmeno se ci sembra francamente sproporzionato il provvedimento di custodia cautelare, nemmeno se alla luce di quanto fin qui si legge, il ruolo della signora Mastella non emerga precisamente come quello di reginetta della cupola.Un magistrato due magistrati tre magistrati…non sono la Magistratura come un soldato o due non sono l’Esercito. Questa storia durerà per quel che serve, stemperati gli echi degli ultimi applausi, si è già passati alla fase due : strumentalizzazione politica. Ognuno come sa e per quel che può.Così dai Rifiuti di Napoli, alla rinunzia di Ratzinger passando per la minaccia dello sciopero generale tutto fa brodo e l’Aula ne approfitta, Mastella intanto si è dimesso,il suo partito è uscito dalla maggioranza garantendo l’appoggio esterno al governo Prodi, come dire un radioso futuro di mani libere.Proprio quello di cui c’era bisogno.Del resto Mastella è un politico navigato e sa trasformare le traversie in opportunità.Tutto sembrerebbe giocare in direzione di nuove consultazioni elettorali salvo che con la Riforma siamo in alto mare e di nuovo c’è solo che la Corte Costituzionale ha ammesso i quesiti referendari.Meglio di niente, dicono in molti , salvo che se dovessero passare i SI, avremmo una specie di ibrido che solo in parte risolverebbe i problemi di governabilità e chiarezza. Molto ancora si potrebbe fare ma non sembra questo il clima adatto a concertazioni e accordi trasversali.Nelle more Un posto al sole soap tutta italiana anzi tutta del Centro Produzione Rai TV di Napoli e quivi ambientata, festeggia domani il suo episodio n. 2.500. Non ho seguito la saga per questioni di orario disgraziato ma non importa, il solo titolo in questi giorni,mi pare…tutto un programma.
18 pensieri riguardo “Applausi ( Uno, cento, mille, posti al sole)”
questo è fondamentale: strumentalizzazioni. e mosse politiche. adesso vediamo che succede coi referendum sul collo e come se la giocano.
intanto mandateci il papa a Avignon, che Niko ha ora dei seri dubbi sulla laicità dello stato…
la girano qauasi sempre vicino casa mia, nel mio quartiere gli attori li vediamo sempre per strada
tipo raffaele il portiere…
ciao stef e buona domenica
E a quasi 25 anni mi asterrò per la prima volta nella vita a una consultazione elettorale.
C’è sempre una prima volta!
ps. Mastella l’altroieri ha proprio sbroccato, e con lui i socialisti che continuano a farsi riconoscere in Parlamento solo per la loro rabbia contro la magistratura.
pps. ma se cadesse il governo sarebbe possibile andare a elezioni prima del referendum? dimenticanze (imperdonabili) di prassi istituzionale…
Paps nel pallone.
E’ caduto il governo? Si vota a breve? C’è stato un colpo di stato con appendice elettorale e nessuno mi ha avvertito?
Ogni tanto a voi ragazzi di questo blog , piglia la sindrome ansiosa.
Calma e gesso.
Quanto a te Paps……Fila a ripassare la lezione..ma che cosa mi tocca sentire.
Sed il referendum se lo votiamo lo perdiamo, mi pare lampante.
Non sono fierissimo di ciò che farò ma questo Paese non merita una simile legge elettorale.
La ripetizione è doverosa, ma stavolta l’ansia mi prende perché davvero vedo tanti protagonisti (ahinoi) della vita di questo Governo poco intenzionati a prolungarne l’esistenza: credo d’essere stato incolume dalla sindrome del final countdown fino a oggi, e di essere solo realisticamente preoccupato…
Al tempo.
Mi pare di aver commentato con qualcuno un paio di giorni fa che l’unica soluzione politicamente accettabile era tenersi Mastella per via del rischio “mani libere”.Ciò non è stato possibile perchè Mastella ha rinunziato.
E’ passato l’angelo e ha detto amen.
Ma era prevedibile,tant’è che l’interim di Prodi è in attesa che Mastella chiarisca la sua posizione.Nessuno lo ha messo alla porta.
Adesso che vuole?Soddisfazione?
La palla sta a Prodi, lui deve trovare la quadra tra l’Udeur offesa e l’Italia dei Valori umiliata (che palle).
Si tratta di una mozione di solidarietà…staremo a vedere che marchingegno sono capaci d’inventarsi i nostri eroi.Fino a nuova fibrillazione (intanto anche Berlusconi si becca la sua parte.Mi pare tanto : tutto il potere ai magistrati).
Poi chi ti ha detto che perdiamo il referendum?
Berlusconi Fini Di Pietro (per quel poco che conta) e (ne sono sicuro) larghi settori del PD sosterranno il referendum, più qualche miracolato che avrà avuto garanzie di un posto al sole (restando in tema) pur di concedere la cuccagna a Forza Italia.
E’ più facile vincerlo senza andare a votare che votando.
I Referendum Paps, riservano grosse sorprese, perchè ringraziando il cielo in quel caso sono i cittadini ad avere le mani libere.Quindi a meno di una campagna marcatamente astensionista, almeno il quorum dovrebbe essere garantito.Dopodichè ce la giochiamo con i temi più cari alla gente : più capacità di decidere,meno frammentazione etc.
In mancanza d’altro conviene votare.
Senza considerare le sorprese dell’accordo sul Veltronellum con correttivi a piacere ,Berlusconi non l’ha escluso e per il PD è sempre sul piatto.Non è una cattiva riforma al dunque.
Stiamo a vedere in queste ore cosa ci riserva il futuro.per il resto stanne certo,prima di naufragare venderemo cara la pelle.Ne’ Prodi ,men che meno Veltroni manderebbero le cose in malora senza combattere
Non ci agitiamo.
Il quorum è certo se non ci sarà una campagna astensionistica, il risultato del Referendum costituzionale (62 %) mi pare un buon esempio e in quel caso il sud votò abbastanza poco rispetto ai suoi standard, mentre se imbeccato da Berlusconi (e non da Bossi) potrebbe dare una resa elettorale molto migliore.
Spero che la mozione in Parlamento non sia una versione legale (ma politicamente indecente) della concussione che viene contestata ai coniugi Mastella, con l’Unione al posto di Bassolino.
Poi una certa tendenza al suicidio elettorale ce l’abbiamo (vedi D’Alema 2000), stavolta possiamo scamparcela un po’ furbescamente e secondo me possiamo approfittarne.
Mentre l’elettorato di destra potrà essere ampiamente motivato dall’elemento politico generale (il disgusto pilotato nei confronti di Prodi e la Munnezza e tutte le storie allegate), dubito che quello di sinistra possa essere ugualmente motivato al di là dello zoccolo duro e considerato poi che difficilmente il PD sarà compatto sul fronte del NO.
Poi, c’è da riflettere anche sulla possibilità di casi di prostituzione politica di portatori di voti locali, visto che la vittoria del SI offrirebbe a un Berlusconi già piazzista di suo la possibilità di promettere il Parlamento a chiunque, tanto i posti sarebbero garantiti.
Lo fanno i senatori, figurarsi quanto sarebbero pronti a tanto i personaggi locali in cerca di gloria e di vendetta.
Questa che dobbiamo correre da soli mi sa di provocazione, il problema non consiste tanto nel correre senza accompagnamenti vari, quanto quel ” con qualunque sistema elettorale”.Il bello di Veltroni è che gioca senza regole,quindi spesso è inafferrabile la logica.
Sono giorni controversi in cui mi ritrovo a pensare cose del tipo che se Pecoraro Scanio si dimettesse farebbe cosa buona e giusta sul fronte della solidarietà nazionale.Nella lettera può scrivere quel che crede.Appoggio in pieno.Vive due portoni più in là da casa mia…che dici?Gli offro un the?
uh sì si…. fa tanto Arsenico e vecchi merletti.
ohi..e dove sarebbe cary grant?
Cary Grant scordatelo. Però guarda che il Pecoraro è tanto caruccio, perbene, signorile. Insomma per un tè va anche bene, un po’ meno come politico, ma lui non lo ammetterà mai.
infatti è un vicino di casa civilissimo,altrove avere accanto un ministro significavia vai di scorte e guardaspalla,niente di tutto ciò…ma da qui ad essere l’oggetto di una mozione di sfiducia in un momento come questo…sono sicura che non abbia, in questa vicenda dei rifiuti,tutte le colpe che gli attribuiscono ma insomma è diventato una mina vagante peggio di Mastella….che situazioooooooon
il guaio in tutte queste vicende è che nessuno ha tutte le colpe, purtroppo. Queste sono equamente distribuite tra tanti, ma mica possiamo mettere in galera tutti.
E allora teniamoci un Cuffaro condannato all’interdizione ai pubblici uffici come governatore and gone with wind.
le colpe sono condivise ma in questo momento sta pagando una sola parte politica.Amaramente e con gl’interessi (temo)