Sense and sensibility in Sacramento (California)
La letteratura di Jane Austen è sempre stata per il cinema una specie di pozzo senza fondo : non c’è romanzo da Pride and Prejudice a Mansfield Park a Emma a Sense and sensibility (nella sontuosa trasposizione di Ang Lee) che non abbia ispirato pellicole o che non sia stato saccheggiato di citazioni più o meno manifeste. La ragione va ricercata nell’essenza stessa degli scritti della Austen, fortemente introspettivi densi di caratteri umani inseriti quasi sempre in generose rappresentazioni di affreschi d’epoca. Una vera pacchia per lo sceneggiatore al quale non rimane altro che sfrondare qua e là per riportare alla luce un esprit il più delle volte attualissimo ed estremamente maneggievole ai fini del racconto.
Niente di strano quindi, se Robin Swicord decide di realizzare un film The Jane Austen book club ( in italiano il titolo è Il club di Jane Austen ) che vuol essere, non un ennesimo ma un ulteriore (e pregevole) punto di vista su questa scrittrice e la sua produzione. Siamo a Sacramento - noiosa città della California in cui altro non si può fare se non fondare un club di letture (NdR) - ai giorni nostri , un gruppo di amici organizza a cadenza mensile, una riunione con lettura collettiva e discussione dei libri della Austen allo scopo di sostenere una di loro, nel superamento di una delusione d’amore. Naturalmente letteratura e vissuto s’intrecciano per ognuno dei soci del club e ne scandiscono l’agire in una squadernata di temi tradizionali dell’Austen (repressione, istinti ,sensi di colpa,doveri…) infine ciascuno, nel suo libro, rinverrà la chiave di volta della propria esistenza e l’ispirazione per addivenire a probabili happy end.
Film interessantissimo proprio per il mix vissuto – cinema – letteratura, quantunque un po’ troppo aristocratico perchè il grande pubblico se ne appropri ma – e questo è il bello – fortemente istigatore di ricerca ed indagine letteraria austeniana e non solo. Irrinunziabile la visione per i fans della scrittrice.
6 pensieri riguardo “Sense and sensibility in Sacramento (California)”
Sed, e mo’?
E mo dipende.La speranza è la possibilità di un governo tecnico per fare la riforma elettorale.Ma è remota…la CDL vorrà votare….non so se ci sia lo spazio.Vediamo gli sviluppi.(piango)
Avrei voluto davvero essere nel pallone l’altro giorno, Sed… ma avevo sensazioni pessime sin dalla prima firma (apposta da Parisi, sigh) per questo referendum atroce che è la causa prima di tutto, di questa fretta, di questi sommovimenti.
Ora è tutto da vedere: chi presenterà la mozione di sfiducia? Prodi si dimetterà da solo? cosa vorrà fare il Pd? E se si voterà, converrà farlo prima del referendum (così almeno la destra non avrà il 70/75 % dei seggi alla Camera?) o dopo? E conviene candidare Veltroni facendolo dimettere da sindaco di Roma (col rischio annesso di regalarla – contentino, ma manco tanto – a Fini)?
Lo scioglimento delle camere congela il referendum che non è la causa di tutti i mali Paps,per uscire vivi dalla settimana che abbiamo alle spalle ci voleva Batman (comprese le ultime scomuniche di Bagnasco )
Il Porcellum lascia aperte molte possibilità all’avversario (compresa la ricostituzione del grande centro casini mastella etc) Ma Berlusconi è a un passo dal raggiungimento del suo sogno….non si filerà Napolitano e farà in modo di rimettere in piedi la baracca.Il 75 % dei seggi mi pare un’esagerazione,c’è la crisi ma mica siamo morti! Il punto sarà mandare i nostri a votare ma ci penserà Berlusconi…credo ci aspetti una stagione di opposizione comunque vada.Il che mette in pace molte anime belle…non hanno capito che conteremo quanto il due di coppe per tutto il resto del tempo.
Ora vediamo di che morte si deve morire ma sotto l’aspetto dei tentativi istituzionali siamo in buone mani.Napolitano Prodi faranno quel che è meglio.
75 intendevo in caso di vittoria del referendum ed elezioni ad esso successive, naturalmente…
uh ho letto male pardon…c’è Mastella da Vespa…come dici tu?…per un frizzante dopocena…