George ! ( on the set )

George ! ( on the set )


George Clooney, a suo agio nei panni contemporaneamente rivestiti del primo attore, del regista, e del produttore di Leatherheads, film in uscita  questi giorni nelle sale italiane, ha appena finito di girare Burn after reading dei fratelli Coen, ha in animo di far cadere nel pieno del clima elettorale americano, la trasposizione cinematografica di Ferragut North di Beau Willimon, sui retroscena  dell’elezione di un candidato e sembra ieri che con Michael Clayton  procurava grappoli di extrasistole dentro e fuori la sala di proiezione, abbagliando Venezia con il fascino discreto del suo non passare inosservato mai . Lui è uno che dice di non voler esplorare un solo genere e questo davvero è un rischio che non corre se si pensa alla disinvoltura con la quale passa dal film politico alla commedia sofisticata  a quella bellissima serie  di film di pura evasione che sono i vari Oceaneleven, twelve, thirteen  o alla fiction televisiva Unscripted prodotta insieme a Sodebergh, cinque puntate della quale dirette personalmente, un lavoro contro la televisione sperando che la nostra televisione se ne accorga e lo acquisti per la gioia dei telespettatori italiani.

Con Leatherheads si cimenta con la commedia romantica, genere dal quale si era fin qui tenuto a distanza. Ma, dopo vari ritocchi alla sceneggiatura che non riusciva a far quadrare col contesto storico , ha tirato fuori questo film delizioso che per ritmo e stile , ricorda Cukor e Hawks, geni della commedia, ai quali effettivamente Clooney, da sempre innamorato del passato cinematografico del suo paese,  dichiara di essersi ispirato. Ma qui non si tratta di semplici citazioni, l’intero film è immerso  in un’atmosfera inequivocabilmente anni venti  che si  realizza per tramite di un’accuratezza di particolari che nulla tralascia, dalla recitazione da screwball comedy al recupero dei linguaggi d’epoca, completa il clima e la percezione di una crisi che incombe e che di lì a poco sconvolgerà ogni cosa.


Anno 1925 storia di un triangolo e di un segreto, delle imprese di una scalcagnata squadra di football tra maxi retate e grandi bevute negli speakeasy alla faccia del proibizionismo. Belli ed esilaranti i dialoghi tra Clooney e Zellweger e le spettacolari furbesche soluzioni di gioco messe in campo grazie ai bei tempi in cui il gioco non aveva regole. Come in amore, si potrebbe dire, ma il titolo italiano – In amore niente regole – probabilmente pensato per allontanare dal film l’idea del soggetto esclusivamente sportivo, più caro agli americani che a noi, qui proprio non c’azzecca. Una bella prova di talento maniacalmente espresso nella direzione del film , Clooney a buon diritto stravenerato e conclamato dalla stampa americana,  divo, è in realtà un regista nato che dopo tre belle prove e un capolavoro, si spera continui a coltivare la sua  vocazione.

 

In amore niente regole è un film di George Clooney. Con George Clooney, Renée Zellweger, John Krasinski, Jonathan Pryce. Genere Commedia, colore 114 minuti. – Produzione USA 2008. – Distribuzione Universal Pictures –

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.