Sfogliato da
Categoria: Élysée

Vague bleue

Vague bleue

pro

Un programma di ambiziose riforme, comporta una maggioranza consistente e la piena governabilità.Ed è esattamente quello che gli elettori francesi hanno inteso consegnare nelle mani di Nicolas Sarkozy : un pieno mandato.Il risultato, che nemmeno gli esiti più ottimistici del secondo turno, potrebbero correggere, è netto.La sinistra in briciole già dalle presidenziali, ora rischia che singole formazioni (il PCF  per esempio) non possano costituire i gruppi parlamentari (servono almeno 20 seggi),deludente anche il risultato dei MoDem di Bayrou, giustamente preoccupato per lo sbilanciamento che le forze in campo realizzano in sede di Assemble Nazionale.Il dato record dell’astensionismo (40%) ieri veniva spiegato dal direttore di Libération come accettazione di un processo che molti elettori considerano irreversibile e dall’altra come punitivo di una sinistra  frammentata che non ha saputo rinnovarsi ne’ trovare l’accordo.L’astensione tocca i giovani e molti elettori di classi meno abbienti.Più che rafforzare il presidenzialismo,questo risultato mostra una tendenza bipolarista all’americana.Vedremo quali alleanze sarà capace di intrecciare la Royal, stamane già impegnata a sostenere un candidato dei Verdi e uno del PS in due collegi parigini.E’ sempre bello vederla all’opera.

Bon courage à Ségolène et à son équipe

Bon courage à Ségolène et à son équipe

segolene

A toutes et à tous, 

QUOIQU’IL ARRIVE DIMANCHE SOIR, il faudra continuer à soutenir Ségolène, la porter encore plus haut qu’elle ne l’est déjà, lui donner une majorité à l’assemblée si elle est élue, la mener vers d’autres victoires futures.

A bientôt toutes et tous pour d’autres Charlety….ou Stade de France ..

Le débat

Le débat

segoafp102958730205224647_big

Questi due giornalisti si chiamano  Arlette Chabot e Patrick Poivre d’Arvor e oltre ad aver presenziato alla sfida Royal – Sarkozy, in onda ieri sera per circa  venti milioni di telespettatori,ne avevano precedentemente definito la scaletta strutturando il dibattito su alcuni temi fondamentali : Definizione del mandato,Istituzioni ,Problemi economici e sociali e  Politica estera. Onore al merito,intanto,per un lavoro di conduzione non invadente e  interessato più alla resa del programma in termini politici, che all’effettiva moderazione dei contendenti, i quali  hanno così potuto esprimere liberamente le loro posizioni adottando i toni loro congeniali (che in qualche caso, si sono rivelati anche forti e sostenuti).Questo tipo di incontri, se troppo appiattito sulle regole dei dibattiti televisivi, finisce con l’essere invariabilmente monotono,invece grazie ad una sapiente gestione e ad una serie appropriata di domande,l’incontro ha avuto un andamento interessante. Era fin troppo ovvio che Ségolène avrebbe messo in evidenza la sua passionalità in contrapposizione alla obbligatoria flemma di Sarkozy che ha recitato con convinzione il suo ruolo di favorito nei sondaggi e probabile futuro inquilino dell’Eliseo, lasciando trasparire solo in qualche caso nervosismo e disappunto, particolarmente quando  un’arrembante Ségolène gli ha materialmente  puntato il dito contro, accusandolo d’immoralità politica o quando ha rivendicato le  mancate realizzazioni  nei campi della sicurezza e del sociale.Questi dibattiti,si sa,più che spostare sensibilmente l’opinione degli elettori servono a rassicurare i propri sostenitori, nell’ipotesi che siano poi loro a fare da cassa di risonanza.Ségolène da questo punto di vista ha convinto moltissimo e stamane quasi tutti i giornali erano pieni di quella pugnacité che la sinistra ha salutato con entusiasmo.E mentre l’UMP il partito di Sarkozy  pubblicamente denunziava sugli stessi giornali  l’ Agressivité della Royal,giustamente sul forum di Liberation qualcuno osservava : Quand on voit M. Sarkozy aller faire le Zorro dans les banlieues s’offusquer comme une jeune fille effarouchée de la vivacité de Madame Royal, décidèment il n’est vraiment pas crédible…;

La revanche des législatives avec Monsieur Le Pen

La revanche des législatives avec Monsieur Le Pen

le penfile_251002_104819

Jean Marie Le Pen, leader indiscusso e carismatico  del Fronte Nazionale (oltre il 10% dei consensi al primo turno delle presidenziali) ogni primo maggio,cravatta e pochette color celeste giglio di Francia, marcia alla testa di un corteo nel centro di Parigi,  anche quest’anno le Grand défilè avece Le Pen  si è concluso sotto la statua di Giovanna d’Arco.Particolarmente atteso ,il suo discorso per la  consigne de vote  che però si è risolta nell’invito all’astensione massiccia e mentre qualche migliaio di manifestanti scandiva lo slogan Ségo, Sarko, même pipeau, Le Pen a lenire il disappunto dei suoi, ha spiegato che
la légitime revanche sarebbe stata agguantata senz’altro, in occasione delle legislative del 10 e 17 giugno prossimi e che quello del 1 maggio andava inteso come primo discorso della campagna elettorale per le legislative.Una cronaca della manifestazione particolarmente  “cattiva” su Liberation di oggi.

Voilà la rénovation politique

Voilà la rénovation politique

segolene e bayrouCe qui nous rassemble est plus important que ce qui nous différencie. Voilà la rénovation politique que je vous propose. Lo slogan introduce il resoconto dell’iniziativa di Lione su Dèsirs d’avenir .Non ha torto Ségolène Royal che in poco tempo ha risuscitato le ambizioni di uno spento partito socialista francese, operando una rivoluzione a partire dal linguaggio e dalle modalità comunicative.L’idea di affrontare il più atipico dei dibattiti, quello con l’eliminato Bayrou , le ha guadagnato  ribalta e apprezzamenti, irritando oltremodo Sarkozy che pur di impedire l’evento, non ha esitato a giocare tutte le sue carte, dalle pressioni al richiamo alla par condicio e oggi dal suo sito denunzia la petite combine, mentre l’Humanitè finalmente si scuote dal torpore plaudendo all’iniziativa,definita inédit quasi iconoclaste .L’incontro pubblico contraddice l’Immaginario che vorrebbe l’intervallo tra il primo ed il secondo turno come occasione di accordi segreti all’ombra del voto di scambio.In questo Madame ha rivelato tutta la sua accortezza.Altro che non avere idee.Il futuro sembra adesso meno scontato, Bayrou definendo il clima che ha accompagnato l’incontro, sereine ha aperto il dibattito sul suo sito.Le differenze emerse tra Ségolène e lui ,concernono le 35 ore, l’istituzione del salario minimo e l’abrogazione della riforma delle pensioni varata quattro anni fa.Il contendere quindi è tutto  economico anche se, nei ben 563 ( fino a questo momento) commenti dei sostenitori  si avvertono, altre obiezioni e sentimenti contrastanti,gli stessi che accompagneranno fino all’ultimo, il voto. Uno dei motivi che probabilmente ha spinto Bayrou a lasciare liberi gli elettori sta proprio in queste differenti sensibilità  della sua base elettorale.L’idea di un sostegno a Sarkozy è praticamente assente, quantomeno dal forum in questione ,mentre tutta l’attenzione è rivolta alle elezioni legislative e all’erigendo Partito Democratico,una struttura della quale a questo punto Bayrou non può proprio fare a meno.