Vague bleue
Un programma di ambiziose riforme, comporta una maggioranza consistente e la piena governabilità.Ed è esattamente quello che gli elettori francesi hanno inteso consegnare nelle mani di Nicolas Sarkozy : un pieno mandato.Il risultato, che nemmeno gli esiti più ottimistici del secondo turno, potrebbero correggere, è netto.La sinistra in briciole già dalle presidenziali, ora rischia che singole formazioni (il PCF per esempio) non possano costituire i gruppi parlamentari (servono almeno 20 seggi),deludente anche il risultato dei MoDem di Bayrou, giustamente preoccupato per lo sbilanciamento che le forze in campo realizzano in sede di Assemble Nazionale.Il dato record dell’astensionismo (40%) ieri veniva spiegato dal direttore di Libération come accettazione di un processo che molti elettori considerano irreversibile e dall’altra come punitivo di una sinistra frammentata che non ha saputo rinnovarsi ne’ trovare l’accordo.L’astensione tocca i giovani e molti elettori di classi meno abbienti.Più che rafforzare il presidenzialismo,questo risultato mostra una tendenza bipolarista all’americana.Vedremo quali alleanze sarà capace di intrecciare la Royal, stamane già impegnata a sostenere un candidato dei Verdi e uno del PS in due collegi parigini.E’ sempre bello vederla all’opera.