Corri Sarah, corri
Riservata come si conviene ad una giovane saudita ma con l’aria sveglia e pronta di chi sa il fatto suo. Ci avrà pure impiegato 40 secondi più della prima ma chi ci bada? E se l’importante è ancora partecipare, Attar incarna lo spirito olimpico meglio di chiunque altro.(quanto al resto, la possono mandare in giro paludata come credono, lei è destinata a vincere, oh se è destinata..)
6 pensieri riguardo “Corri Sarah, corri”
numerose ragazze con il velo si fanno fare l’esenzione per non praticare lo sport a scuola in francia…altro che vittoria, è una rivoluzione !
Lo scorso inverno le compatriote di Sarah hanno manifestato sfidando una fatwa contro le donne che guidano l’automobile.In quell’occasione sono saltate fuori dai cassetti delle ragazze centinaia di patenti internazionali – in Arabia Saudita non rilasciano patenti alle donne – e siccome l’iniziativa era di quelle disciplinate, in quei giorni parecchi maschi si sono fatti scarrozzare dalle rispettive mogli, figlie e sorelle (che secondo me è stato il massimo).
Qualcosa succede da quelle parti, più di qualcosa a giudicare dalle donne in piazza in Tunisia e Libia.E indietro,si sa, non si torna.
questo è il genere di gare che vorremmo sempre vedere alle olimpiadi, come la sollevatrice di pesi, la nazionale di calcio iraniana e la 800metrista turca sofferente.
alla faccia di Schwarzer.
Certo, indietro non si torna! Anche se, a voler ben vedere, quando mio padre frequentava per lavoro Teheran, negli anni ’60, le donne circolavano con abiti moderni, che nemmeno a Milano…( Poi, ovviamente, nessuno rimpiange il regime oppressivo dello Scià!).
Ma sicuramente l’evoluzione non potrà che essere positiva.
Chissà se c’è una Marjane Satrapi saudita, che ne possa ricavare un film tipo Persepolis? ;)
Girare in Iran un film “normale” è un problema e anche se la censura da che mondo è mondo aguzza l’ingegno,mostrare le donne col velo anche quando sono in casa o a letto non contribuisce certo ad una visione realistica delle cose.
Ovviamente i filmaker iraniani sono un portento e il poco che riesce ad uscire dal paese rappresenta uno sguardo differente sul mondo.
Il tempo di buttare giù il nanetto, poi vedi che sviluppo…
finalmente ti ho ritrovata! e ho ritrovato quel che mi piace leggere!
E’ triste vedere quanto anche per una corsa le atlete debbano stare a quanto decidono ciccioni straricchi!
Cambierà, deve! buona domenica da cris-khinna