Cartoline dalla Torre di Niccolò V

Cartoline dalla Torre di Niccolò V

 

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Dice il nuovo sindaco che presto torneremo a sorridere, a noi basterebbe rimettere mano ad un’idea di città meno asfittica di quella che ci è toccata in sorte negli anni dell’esperienza Alemanno che al netto della manifesta incapacità di conduzione relegava il sentimento di  cittadinanza ad un fatto di sterile identità e non di sentita e vivace appartenenza.Tanto per ribadire come i conti con il Peggio del pensiero di destra  fossero una pura illusione.

A Ignazio Marino spetta un duro compito ricostruttivo e moralizzatore di servizi e municipalizzate ma soprattutto di ricostituzione di un tessuto sociale spappolato da crisi e malgoverno.Sfatando alcune leggende metropolitane – la crescita legata alla cementificazione,la cultura come lusso,le liberalizzazioni incaute e fuori controllo – ce la farà.

Affacciato alla finestra del suo studio sulla Torre di Niccolò V, Marino potrà trovare non tanto una romantica ispirazione ma una vera e propria risposta ai tanti che fare : la Grande Bellezza bene immateriale per eccellenza ha urgente bisogno di un custode attento e appassionato che la conservi, la recuperi, che  le dia consistenza di sistema aperto all’offerta culturale, dai Musei d’arte contemporanea, alla Festa del Cinema, al Sistema delle biblioteche, ai teatri ed agli spazi di spettacolo.

 

Siamo tornati recitava uno striscione sotto al Campidoglio. Marchiamo la differenza subito,avrei aggiunto.

 

Nell’illustrazione la torre di Niccolò V e il sottostante spettacolo

 

 

7 pensieri riguardo “Cartoline dalla Torre di Niccolò V

  1. Nutro tante speranze in Marino. Ho letto il programma molto ampio e complesso, ambizioso. Speriamo che davvero ci restituisca Roma.

  2. Marino se la dovrà vedere fondamentalmente con un problema di risorse.Riqualificare senza investire rappresenta un’impossibile sfida.
    Noi abbiamo ancora cinema, teatro, televisione, arte, produzione di immaginario più che in qualsiasi altra parte d’Italia.E siccome stiamo parlando di un sistema che è anche industria,speriamo che si torni a mettere a profitto tutto ciò.

  3. Marino può battere piste già sperimentate sia dalle giunte rosse che dal quindicennio Rutelli – Veltroni, ovvero inventarne altre.
    Io spero che faccia tesoro del buono e degli errori dei predecessori di sinistra e centro sinistra per costruire un progetto politico nuovo ed originale.
    Non avendo fatto politica attiva da ragazzo in questa città, lo conosco poco ma mi pare abbia le idee chiare.Non voglio dire “vedremo” come per il governo.Qui dico che di sicuro qualcosa cambierà.

  4. ….e la trepida attesa notturna – sguardo dritto e fiero il passo – dell’onda di piena? E i pattugliamenti in moto?
    Ah mai più, mai più, avremo un sindaco così.(almeno spero)

  5. Benchè viva a Cagliari, penso che tutto il Paese abbia bisogno di una Roma di nuovo creativa, lontana da giochi non poco sporchi di Palazzo, laica e diciamolo!, antifascista.
    La capitale di un Paese, soprattutto una città come ROMA non meritava di certo gli sfregi che ha dovuto subire…
    Ancora: una città presentata spesso (in omaggio ad un’odiosa fiera di luoghi comuni) come inefficiente, corrotta ecc., ha saputo invece mandare a casa gli ultimi cascami di un pericoloso centrodestra…
    Se facciamo un confronto tra come hanno votato i lombardi per la presidenza della loro regione e voi, Roma stravince.
    Buona giornata!

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