….anche un fioretto va bene

….anche un fioretto va bene

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La storia cominciò con i saluti romani sulla scalinata di Palazzo Senatorio, proseguì con l’intento dichiarato di trasferire la Teca Meier con tutta l’Ara Pacis   in periferia perché brutta, continuò con le lamentele sul buco di bilancio  lasciato da quelli che c’erano prima e poi via via con i parenti, gli amici e i camerati da sistemare, il sale da cucina sulla nevicata del 2012 e le idee balzane : quella di mettere gl’impianti sciistici ad Ostia Lido o di portare il Gran Premio tra le rovine. Ultimo atto : la foto in compagnia di personaggi esiziali.

 

Lascia – se  lascerà,speriamo che lasci  – una città peggiore di quella che ha trovato,  disordinata, caotica,  sporca  e con servizi ridotti al lumicino. Oggi la Prima del Manifesto esorta a  fare un voto. Facciamolo. Accompagniamolo all’uscita dalla parte del  Clivo Capitolino  sventolando i fazzoletti.Ciao Gianni.

 

(daje è un brutto slogan che non molto si addice alla serena fermezza del successore…ma,cari romani, daje lo stesso)

 

 

 

Nell’illustrazione ex voto da Adhikara.com 

 

7 pensieri riguardo “….anche un fioretto va bene

  1. ma ci pensi a che ca*******a abbiamo fatto a candidare Rutelli nel 2008?? ancora me lo domando, cosa avrà fumato Veltroni in quel momento… senza, non avremmo mai perso Roma.
    auguri a Marino, ora!

  2. Certo, vedere i sostenitori di Alemanno fare il saluto romano al Campidoglio 5 anni fa è stata una gran brutta cosa. Ci è voluto molto, ma ora la città è guidata da tutt’altra persona.

  3. il mese scorso guardavo lo scalone del Campidoglio e speravo tanto di non rivedere quello scempio. Ci ha fatto troppo male. Ora sarà solo un brutto ricordo.
    Hai visto l’ultima di sora Cesira?
    Don’t cry for me, Ardeatina :-D

  4. Red@ Rutelli uscì fuori dal cappello senza primarie né consultazioni.
    Vero è che, ancor lontana l’epoca di vivacità e rottamazioni,non c’erano molte altre figure “spendibili”.
    Scelsero in pochi,nelle catacombe senza considerare che la “sinistra” era incazzata con Veltroni per l’esclusione dalle alleanze alle Politiche e non andò a votare come una sorta di “punizione”.
    Erroneamente il Partito pensò che, come già successo contro Fini, l’effetto Alemanno avrebbe portato a votare chiunque,in nome dell’antifascismo.Non funzionò.Ricordo una generosa campagna del Manifesto e di Renato Nicolini per Rutelli.Non bastò. E pagammo tutti.

  5. Ce l’abbiamo fatta @Jenè…’o muorto allerta ha concluso il mandato.Ci resta quella simpaticona di sua moglie ma tanto quella sta sempre in mezzo,anche se nessuno se ne accorge,anche quando governa la sinistra.L’unica donna in quota destra che s’accaparra consulenze per ministeri.

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