Cose forse già viste
Eccoli là : Brad Pitt, Angelina Jolie, Julia Roberts, Kevin Spacey, Meryl Streep, Jennifer Lawrence, Jared Leto… in un selfie scattato da Bradley Cooper prima dello spettacolo e che la presentatrice Ellen DeGeneres ha inviato su twitter : immediato record di retweets di tutti i tempi .Più della foto di Michelle col vestito a quadretti che abbraccia Obama. Virale.Dicono. E,alla faccia della spontaneità, sponsorizzato dalla Samsung che ha investito venti milioni di dollari in pubblicità per l’intero spettacolo.
(il selfie, con o senza photobombing , è stato il tormentone di questa cerimonia di premiazione.E già non se ne può più)
Che show però e che circo. Premiazioni così spettacolari dove tutto funziona e niente è lasciato al caso se ne fanno solo qui. Ed è qui che anno dopo anno le scelte cadono su film ed interpretazioni sempre più significative prelevando dai festival internazionali quanto di meglio il cinema può offrire – Her e Dallas Buyers club erano al festival del cinema di Roma, Gravity alla Mostra di Venezia, 12 anni schiavo a Toronto, A proposito di Davis, La grande bellezza e Nebraska a Cannes – Molti film arrivano qui già carichi di Palme, Orsi César e Leoni nonchè dell’entusiasmo del pubblico. Ma qui si compie l’opera : un Oscar è sempre un Oscar.
Americanate si diceva un tempo con una punta di disprezzo pensando che il glamour, la messa in scena sfarzosa, le gag dei presentatori, i fiumi di denaro investiti in promozione non avessero a che vedere col cinema-cinema. Così non era e nemmeno è particolarmente, oggi che l’Academy premia film non certo compiacenti o didascalici sullo schiavismo e sull’AIDS ma fa dire alla presentatrice della serata o date tutti gli Oscar a 12 anni schiavo o siete tutti razzisti mettendo così il dito sulla piaga del ricatto che il politicamente corretto esercita in certe scelte.
Lo show del Kodak theatre diventa allora il simbolo, il precipitato di un Sistema che funziona, che rispetta l’Arte e che ama il Cinema. La seconda Industria del Paese merita tutto questo impegno.Il cinema italiano – che dovrebbe per dirla con Sorrentino,fare di più – e la Politica prendano nota.
Seguono due film (da me) molto amati e (dall’Academy) per niente premiati
Cose forse già viste ma che non è male rivedere.Se la confezione, un po’ Bogdanovich un po’ Cassavetes, è in brillante bianco e nero,la fotografia ineccepibile, la recitazione strepitosa, si può anche prendere in considerazione l’ ennesimo on the road made in USA dove un padre molto anziano e un figlio intraprendono il viaggio rivelatore ritrovando se stessi e un rapporto che probabilmente non c’è mai stato. Le tappe del viaggio in un Nebraska flagellato dalla crisi, prevedono soste, ripensamenti e riflessioni, incontri con parenti beffardi, opportunisti ,invidiosi.Alla fine parecchi inganni saranno rivelati non solo il premio di un milione di dollari che li aveva spinti a mettersi in cammino e che si sapeva fosse un imbroglio. Attori grandiosi. (tutti)
Fratelli, ci siete. Trasformare i sogni l’arte il talento in dollari o mezzi di sussistenza non è impresa semplice nemmeno nel paese delle grandi opportunità.Trama leggera, ordito profondo: inconfondibilmente F.lli Coen, per una storia che racconta l’Odissea – Omero come espressa fonte d’ispirazione e qualche felino rappel che conduce a Joyce – del folksinger Van Rock che si esibisce al Gaslight (Village) in anni ( dal 1960 al 1961) ricostruiti con una tale pignoleria che il film sembra girato all’epoca. Il fallimento che non riconosce d’essere tale, il perdente con dignità e soprattutto la musica sono i protagonisti di questo raffinatissimo film – tra i migliori dello scorso anno – che seppure annovera un protagonista poco accattivante e una trama senza scosse o eventi particolari,riesce ad essere egualmente bellissimo.
Nebraska è un film in bianco e nero di genere commedia, drammatico della durata di . diretto da Alexander Payne e interpretato da Bruce Dern,Will Forte, June Squibb, Bob Odenkirk, Stacy Keach, Mary Louise Wilson, Rance Howard, Tim Driscoll, Devin Ratray, Angela McEwan.
Prodotto nel 2013 in USA – uscita originale: 22 novembre 2013 (USA) – e distribuito in Italia da Lucky Red
A proposito di Davis (Inside Llewyn Davis) è un film di genere drammaticodella durata di . diretto da Ethan Coen, Joel Coen e interpretato daOscar Isaac, Carey Mulligan, Justin Timberlake, Ethan Phillips, Max Casella, Jerry Grayson, Jeanine Serralles, Adam Driver, Stark Sands,John Goodman.
Prodotto nel 2013 in USA – uscita originale: 06 dicembre 2013 (USA) – e distribuito in Italia da Lucky Red