Kate !!
Del suo film avevo già detto qui – e a distanza di quasi due anni, non solo non cambierei una virgola di quanto scritto, ma ora che The Hurt Locker ha avuto il tempo di arrivare, in DVD, sui miei scaffali, intatta rimane anche la meraviglia e lo sconcerto della visione.
Di Kate Bigelow che vince l’Oscar a ridosso dell’otto marzo, con un lavoro che rompe qualsiasi schema, primo tra tutti quello dello specifico, un tratto così marcato da deludere qualsiasi aspettativa rispetto alla cineasta donna, non resta che elogiare il talento, la scrittura, la capacità di procurare emozioni forti attraverso la pura e semplice narrazione.
L’Oscar 2010 sembrava immerso in un’ atmosfera da film anni ’40 – Davide contro Golia ovvero La Costola di Adamo – invece tra il super colossal Avatar dell’ex consorte e il piccolo The Hurt Locker c’è tutto lo spirito di un cinema che si rinnova in un paese che vuol rinnovarsi. E il fatto che abbia vinto Kate oltre che essere di buon auspicio, è un evento che riempie di soddisfazione anche chi nel proprio piccolo, ama e sostiene quel cinema.
9 pensieri riguardo “Kate !!”
sono segnali questi che nella grande America qualcosa sta cambiando.
Speriamo che anche dalle nostre parti accada qualcosa.
Quell’anno a Venezia non c’era divo, regista, cameramen, starlette che messo davanti ad un microfono non se la prendesse con Bush. E che film angosciati, cupi, sanguinolenti segnarono l’intero periodo che precedette la campagna elettorale di Obama.
Noi? Crediamo così poco nel nostro cinema…
Dalla regia mi segnalano la memorabile scena di Moretti che porta il figlio a vedere Strange Days…
Moretti è un iconoclasta ( oltre che non avere la benchè minima idea di cosa sia un film per ragazzi)
men che meno per feti!
dire “per donne gravide” mi sarebbe sembrata un’aggravante.
Poi non vorrei sbagliare ma mi pare che quest’ultimo film di Bigelow sia stato al Sacher per qualche tempo.
Ti fa un po’ contenta la coalizione delle donne in francia ?
sei tornata? Devo parlarti di una cosa importante
Mi rende soddisfatta, Dizzy, come no. Da qui alle presidenziali c’è un lungo periodo in cui spero che la proposta di Bendit di candidato unico venga valutata con più entusiasmo di quanto non lo sia stata oggi.
E vabbè…ma noi tutti sappiamo quanto può essere…. plurielle la “gauche plurielle”.
Nel frattempo non perdiamo la fiducia nel fatto che prossimamente la première dame de France non sia la moglie ma una protagonista.