Lo spazio grande e il tempo lungo

Lo spazio grande e il tempo lungo

 

Alla fine del percorso, io voglio riconoscere al Pd il diritto a trovarsi gli alleati che vuole, ma voglio garantire a noi il diritto di tornare all’opposizione.

Supero con riluttanza la perplessità che mi suscita un Presidente della Camera alle prese con problemi di tattica e strategia politica.Ma se il mio modo di pensare è antiquato soprattutto nella convinzione che un maggiore rispetto delle Regole e dei Ruoli aiuti  non poco a districarsi nel caos schizofrenico di cui è preda la Politica, nondimeno Fausto Bertinotti,  nella sue esternazioni a Repubblica , esprime concetti superati, già dibattutti nel corso, oramai, dei secoli  dai socialisti prima e dai comunisti, con maggior sofferenza, dopo . E se è pur vero che nel nostro paese ,e non da un giorno , è in discussione l’esistenza stessa di quel soggetto politico, culturale e sociale che usiamo definire ” sinistra”, è altrettanto vero che garantirne l’autonomia e il futuro destinandola all’Opposizione, va al di là del riconoscimento di una sconfitta politica :  è la negazione stessa di ogni strategia, a meno che condannare la sinistra ad una posizione eternamente minoritaria non risponda, secondo Bertinotti , ad un criterio di utilità che al momento mi sfugge e che non evinco dal suo discorso.Ora il punto non è tanto di disporre o meno di quello spazio grande e tempo lungo del quale secondo la dinamica bertinottiana , necessita la costruzione del Disegno, piuttosto sventare il rischio che a forza di parlare di strategie, non si rimanga imbrigliati nelle tattiche.Quelle di sopravvivenza.Hic et nunc.

41 pensieri riguardo “Lo spazio grande e il tempo lungo

  1. davvero non capisco cosa abbia indotto il presidente della Camera a fare una dichiarazione del genere.

    Ieri io e la D.M., udendolo, abbiamo esclamato ad una sola voce: ma chist’ è scemo?

    O sentendosi in prossimità di elezioni si porta avanti col lavoro per riacchiappare le frange di scontenti dell’odierno governo e rimpolpare le fila del Prc? Che lo sappia però, mai avrà il mio voto.

    Ed io che speravo che il Bertinotti modello ’98 ce lo fossimo lasciati alle spalle.

  2. Se Prodi è,come ha annunciato, il garante dei nanetti,butta all’aria tutti i piani del PRC alla vigilia della convocaione degli stati generali nel week end.Allora il gioco è fare sponda con Veltroni nella speranza che Walterino lavori contro Prodi.Mi sa che ha capito male.

  3. A me pare di capire che a forza di alleanze, veti, accordi e inciuci, il neonato PD puzzerà di vecchio in men che non si dica diventando PDC – Partito Democratico Cristiano

    Ma Dio solo sa quanto vorrei sbagliarmi.

    Aloha

  4. A me pare di capire che a forza di alleanze, veti, accordi e inciuci, il neonato PD puzzerà di vecchio in men che non si dica diventando PDC – Partito Democratico Cristiano

    Ma Dio solo sa quanto vorrei sbagliarmi.

    Aloha

  5. In Bertinotti ho sempre notato una palese incapacità di porsi pubblicamente.

    Stavolta però è riuscito davvero a dire quel che voleva dire, e mi suona davvero strana la tendenza suicida di Rifondazione, specialmente in un momento del genere.

    Bertinotti dovrebbe invece lamentare non l’idea di coalizione, visto che si arroga il diritto di stare all’opposizione: se parla di diritto non ne vuole fare un dovere, anche se magari politicamente sappiamo cosa possa scaldargli maggiormente il cuore.

    Onestamente non ho più dogmi nemmeno io su cosa sia più conveniente per i lavoratori, tra il governare e il non governare… O meglio, non ho più le rosee speranze di qualche anno fa, di quando era facile sperare perché non governando si doveva solo sperare, in fondo.

    Continuo a pensare che sia meglio governare, però sarebbe molto meglio governare pesando tutti il giusto, e il giusto lo decidono gli elettori.

    Invece di prendersela contro Prodi con queste modalità tanto goffe quanto ridicole e controproducenti, potrebbe anche dire due paroline sull’etica politica di Unione Democratica dei vari Manzione Bordon e Dini, Bertinotti…

    Oppure potrebbe anche tacere, che sarebbe una bella cosa differenziarsi da Casini nello stile presidenziale.

    Visto che poi ha deciso anche lui di diventare Presidente della Camera, se anche fosse stato un tentativo per zittirlo come tanti a sinistra scioccamente sostengono è stata anche colpa sua accettarlo.

    Strategia sarebbe accettare la proposta Veltroni sulla legge elettorale: potrebbe essere un’ottima mossa per affossarla, se proprio gli fa tanto schifo.

  6. Qualche commento fa, hai posto il problema del rapporto della sinistra con il Potere domandandoti se Rifondazione volesse o meno governare.

    Come vedi il tuo dubbio non era peregrino.Io credo che i partiti abbiano la missione di governare e che debbano andare all’opposizione solo quando gli elettori ce li inviano.

    Io credo che sia vergognoso offrire ai lavoratori solo la prospettiva della nobile testimonianza.

    Fuori da questo dato incontrovertibile, c’è l’associazione culturale,il movimento,il salotto , NON il partito. Ora, atteso che queste esternazioni hanno creato malumori più nella compagine di sinistra che altrove,vorrei capire quanto questo terrore di estinguersi non giochi un ruolo nefasto.La sinistra arcobaleno “se deve mette a lavorà”…perchè non basterà il cartello, ne’ lo sbarramento (dimezza un po’ il numero dei parlamentari ..poi vedi in cosa si trasforma il 5%..ovvero modifica i regolamenti parlamentari e poi me le saluti le scissioni post matrimonio di comodo).

    Dov’è la POLITICA nel ragionaento di Bertinotti?Io non la vedo.Ne’ può pensare che il tanto peggio,tanto meglio produca effetti miracolosi.Chi è impegnato in queste considerazioni, da mane a sera,non può pensare al Progetto.E infatti qual’è il Progetto ?

    Quanto ai lavoratori…se tu pensi che sei anni fa stessero meglio…con un sindacato impotente e un governo di destra che manco i contratti ha rinnovato…

    Comunque ..vediamo cosa capita sabato.

  7. Il mio commento col PDC stava a significare che nel caso in cui si costituisse l’immonda formazione sarebbe un Leviatano contro cui nemmeno Bertinotti potrebbe fare opposizione. A dirla tutta credo nessuno potrebbe farla.

    Orrore, brivido e raccapriccio.

    Aloha

  8. Il mio commento col PDC stava a significare che nel caso in cui si costituisse l’immonda formazione sarebbe un Leviatano contro cui nemmeno Bertinotti potrebbe fare opposizione. A dirla tutta credo nessuno potrebbe farla.

    Orrore, brivido e raccapriccio.

    Aloha

  9. Ma infatti Giordano riconosce perfettamente (o almeno, dice di riconoscere) il valore dello stare al Governo rispetto non tanto al non esserci, quanto rispetto a che al Governo ci sia la Destra…

    Il problema è che i 4 leader invitati ieri sera da Ferrara (con Palermi al posto di Diliberto) hanno mostrato come sempre una confusione mortale sul progetto, e chi non sembra confuso (ossia Pecoraro Scanio) ha affermato cose davvero in controtendenza rispetto a Rifondazione, come una volontà ferrea di rimanere al Governo anche in circostanze peggiori di questa…

    L’unica cosa che unisce quei 3 partiti e 1 finto movimento (travestito da Gruppo Parlamentare) sono gli elettori.

    E allora bisognerebbe avere l’umiltà di far fare a loro: io adatterei il concetto di Sinistra Europea a quello di Sinistra Italiana, si formino realtà civiche collegate e riconosciute ma autonome, per ora.

    Almeno non si avrebbero imbarazzanti dispute tra piccoli esponenti comunali su simboli, identità, progetti, e si punterebbe esclusivamente al FARE.

    Che insieme all’elettorato, l’agire locale è l’altra cosa che può accomunare queste forze.

    Per quanto mi riguarda, è quello che proverò a stimolare sul mio territorio, un po’ in ritardo perché non avevo nemmeno io le idee ben chiare, onestamente: ho lungamente pensato di costituire una Sinistra Democratica per soli addetti ai lavori, una sorta di presidio per i soli fuoriusciti dai DS che non avesse la pretesa di fare proselitismo per un progetto inesistente, ma che raccogliesse però il testimone del movimento nazionale…

    Ma un progetto unitario locale si può fare tranquillamente anche senza perdite di tempo simili e dispendiose, anche dal punto di vista dell’immagine.

    ps. anche il logo è figlio del nulla ideale dei nostri leader: due concetti (sinistra e pace) sbattuti là soltanto come totem inattaccabili.

    Continuiamo così…

  10. E sul governare o meno: non si può passare da un dogma all’altro, è una operazione di credibilità nulla.

    Si ragioni caso per caso.

    I numeri potrebbero ancora concedercelo, soprattutto in caso di proporzionale corretto con elementi di maggioritario.

  11. C’è un errore di fondo nelle parole di Bertinotti. Non è il Governo che ha fallito, semmai la sinistra che non ce l’ha fatta (e lo dico con consapevole rammarico).

    Mastella, Dini, i teo-dem hanno forse fallito?

  12. Almeno precisino con chiarezza in che direzione vogliono muoversi.Tu dici sinistra europea Paps…ma siamo lontani migliaia di kilometri e se devono approdare lì,tanto valeva facessero la corrente oltranzista del PD.In Europa siamo nello stesso gruppo sai..?

    Insomma il progetto qui non esce secondo me, non tanto perchè non ci sia…ma perchè quello che c’è, non è assolutamento lontano da quello di Boselli o di Veltroni…saranno differenti i tempi e i modi…al limite il linguaggio …ma il resto..

  13. Io non capisco, cosa c’è che non va nelle parole di Bertinotti? Il concetto mi sembra più che chiaro: se voi vi riservate, giustamente, il diritto a dialogare con chi preferite (in questo caso, e non solo, la destra), noi ci riserviamo il diritto di trovarlo disgustoso e di riflettere sul fatto di tornare all’ opposizione. Chiaro e coerente mi sembra. Non è una minaccia, è un invito a pensare bene alla scelta degli alleati ed a ricordarsi che la sinistra non può essere perennemente presa per il c**o. E questo lo dico cmq da persona che Bertinotti non lo stima molto, anzi…..

  14. Ma infatti Capelli a me sembrano i concetti (tra l’altro sacrosanti) che NON vengono fuori dall’intervista, questi.

    Il punto fondamentale è solo uno: perché chi ha il 20 % dei seggi di una coalizione deve contare meno di Dini? Cosa vuole fare Prodi in proposito?

    Molte delle riflessioni bertinottiane invece suonano a buon gioco di chi vuole dare a Rifondazione (e alla sinistra) colpe che proprio stavolta non ha.

  15. No Sed, il progetto di Veltroni è ben altro, è chiaramente l’abbattimento degli attuali steccati politici per fare nuove alleanze con nuove forze politiche, presenti o futuribili (Casini e Pezzotta e Montezemolo sono allertati).

    E’ ormai strachiaro che Veltroni non ha un progetto politico di sinistra: magari ci possono essere dei risultati sociali di sinistra, ma sempre edulcorati dai soliti capricci di Mastella, Di Pietro, Dini e di quali altri mostri politici vorranno aggiungersi alla già inquietante compagnia dei terzisti.

    La stessa indisponibilità del centrosinistra a correggere le leggi berlusconiane lo dimostra già con la attuale coalizione.

    Mi riferivo alla forma di Sinistra Europea, a un qualcosa che possa nascere prima come “marchio” comune che come Partito.

    ps. Boselli per fortuna prende – e prenderà – un settimo dei voti.

  16. Allora aspettiamo di conoscere il Progetto Politico della Sinistra Arcobaleno,le modalità e le possibili alleanze e vediamo se il problema non è speculare.

    Atteso che per il parlamento s’ha da passà e non per il palazzo d’inverno.

    Quindi servono i numeri e le alleanze (anche per fare un’opposizione che abbia un senso eh)

    Che c’entra poi Prodi e quello che vuol fare rispetto ai ricatti…è inutile dire “noi siamo di più” e contiamo di più, con questo sistema elettorale conta chi fa la voce grossa.

    Allo stato io non vedo differenziazioni di rilievo su stato sociale e ambiente…a meno che non si voglia giocare con le parole e con i toni e allora in effetti sì….l’Arcobalenoi ha un linguaggio più colorito.

    Poi mi spiegate anche cos’è un Progetto politico di sinistra che non l’ho capito.A me sembra che la Sinistra arcobaleno stia parlando della propria sopravvivenza e basta.E a cascata,del proprio declino.Bel cazzo di lavoro.

  17. L’ arcobaleno è costretto ad avere un linguaggio più colorito….come dovrebbe fare per farsi sentire quando viene schiacciato in continuazione da quel sistema comunicativo rosa pallido e pachidermico del Nuovo Grande Centro? Se non la vogliamo chiamare P2…..

  18. Poi, per la precisione, alla sinistra come programma di sinistra andrebbe bene quello che aveva firmato insieme al resto della coalizione. Quello che non era nemmeno di sinistra, ma di centro-sinistra e che non è stato rispettato nemmeno lontanamente da questo Governo.

    Se il PD propone qualcosa di simile a quello della volta scorsa che facciamo, gli crediamo?

  19. si ma a parte i problemi di zero virgola,potrebbero pure piazzare qualche contenuto, ieri sera tra Mussi Giordano Palermi e Pecoraro Scanio sembravano un po’ scollati…la sintesi non può essere artificiale.Fin qui io ho solo capito che bertinotti vuol fare l’Opposizione (non ora,in futuro) e che gli altri non sono d’accordo.Che Bertinotti vuole mettere in difficoltà Prodi usando Veltroni ( e questo non gli riuscirà) e che nessuno è d’accordo con Bertinotti .Questo produce indipendenza politica?

  20. Ma perchè tu non hai realizzato il programma per colpa del PD?Cioè secondo te si sono fatti programmi bugiardi per tirare un colpo gobbo alla povera sinistra?

    Prodi ha cercato fino allo spasimo di ascoltare tutti ma poi se mancano i numeri….allora forse è il modo di far coalizione che va cambiato.Proviamo ad aggregare le forze sulla scorta dei programmi.Trovi facile che Casini accetti i Dico o quelli che saranno ? Che Berlusconi accetti le modifiche alla legge 30?

    Che la parte più consistente dei DS che oggi è confluita nel PD accetti ipotesi di governissimo?

    Non si fa politica in questa eterna paranoia.Adesso Veltroni è diventato la P2 suvvia…

  21. No, si sono fatti programmi bugiardi per fregare l’ elettorato di sinistra ed indorargli la pillola. Somara la sinistra che non ha saputo farsi rispettare e somari gli elettori che non si sono incazzati a dovere.

    Veltroni non è diventato la P2, Veltroni è diventato, e forse lo è sempre stato, quello che dialoga con tutti, in questo momento anche con la P2…e chi dialoga con la P2 non mi piace. In nessun caso.

  22. Veltroni dialoga con chi ha titolarità,e fin qui sulla riforma (di questo si tratta ) ha sentito tutti indistintamente come da Costituzione su riforme istituzionali.Poi non è detto che l’operazione riesca, ma il passaggio con FI non l’ho trovato scandalizzante.Ha ottenuto il proporzionale (che piace tanto anche a voi, mentre a me no) e niente testa di Prodi.

    Col programma poi Veltroni non c’entra niente (era in campagna elettorale per Roma) è stato fatto in buona fede da parte di Prodi con l’intento di portarlo a termine e ponendosi anche il problema di eventuali litigi.Le cose non hanno funzionato per colpa dei soliti intrighi (da non ascriversi ai DS, prego,che non hanno fiatato) e dell’incastro tra regolamenti e sistemi elettorali del cacchio.

    Poi che vuoi ? Mentre io mi sbattezzo a scrivere, state esprimendo fiducia a Prodi sulla sicurezza con dichiarazione di voto (autorevole,direi).Tempo reale.

  23. E infatti le dichiarazioni di Bertinotti non erano minacce ed erano cmq proiettate al futuro, l’ ho detto nel primo commento. Non penso mica che far cadere ora il Governo sarebbe costruttivo, per prendere certe decisioni si deve considerare tutto, per primo lo stato attuale dell’ alternativa che si propone…non l’ ha mai detto nessuno della sinistra mi pare…qualche riferimento l’ ha fatto solo Bertinotti, ma erano solo stilettate, non dichiarazioni di voto….

  24. Ma..dovresti rileggere il post.Io non dico che il governo deve stare in piedi per forza..e non contesto a Bertinotti ne’ a chi decida di farlo cadere la scelta.Il punto è destinare una forza politica all’opposizione in prospettiva…lì non convengo..

    ( Cossiga ha fatto una dichiarazione di voto a favore della fiducia…demenziale)

  25. Veltroni dialoga con chi, p2 o no, porta a casa 8 milioni di voti a elezione: sulle regole del gioco, ha naturalmente facoltà farlo, così come dovrebbero farlo tutti.

    Spero ci si limiti a quelle, credo che non gli servirà spingersi così a destra per governare.

  26. Non è un’ipotesi che lascerebbe a Veltroni quella piena titolarità a governare che gli occorre…e poi perderebbe consensi…mi pare fantascienza

  27. ” E se è pur vero che nel nostro paese ,e non da un giorno , è in discussione l’esistenza stessa di quel soggetto politico, culturale e sociale che siamo usi definire ” sinistra”, è altrettanto vero che garantirne l’autonomia e il futuro destinandola all’Opposizione, va al di là del riconoscimento di una sconfitta politica : è la negazione stessa di ogni strategia, a meno che condannare la sinistra ad una posizione eternamente minoritaria non risponda, secondo Bertinotti , ad un criterio di utilità che al momento mi sfugge e che non evinco dal suo discorso.”

    Io ho iniziato rispondendo a questo, che secondo me non è quello che Bertinotti voleva esprimere. Il resto è venuto di conseguenza ai discorsi nei commenti…

  28. Alla fine del percorso, io voglio riconoscere al Pd il diritto a trovarsi gli alleati che vuole, ma voglio garantire a noi il diritto di tornare all’opposizione.

    Connesso al resto, mi sembrava parlasse di prospettive future…gli alleati il PD mica se li sceglie nella presente legislatura…atteso che poi se governi o vai all’opposizione lo decidono altri fattori.

  29. Si, parla di futuro. Ma il futuro, essendo tale, è qualcosa di molto etereo che viene determinato dagli eventi del presente. Se nel presente il PD dialoga con la destra, nel futuro la sinistra rifletterà sull’ opportunità di tornare a fare da opposizione.

  30. Si ma queste non sono decisioni che prendono i partiti,le prendono gli elettori.Bertinotti può decidere quello che vuole,se non piglia i voti fa l’opposizione, se piglia il 51 % governa.Se poi parla di alleanze che non vuol più fare in futuro..e vabbè ..ma pure lì bisogna vedere se qualcuno glielo chiede.E se qualcuno glielo chiede e lui rifiuta non può dire che siccome il PD dialoga con la destra per le riforme istituzionali (cosa di cui lui è ben felice tra l’altro altrimenti il proporzionale se lo sogna) lui non si allea.

    Mi pare al solito uno che non ha idea di dove sta di casa la concretezza,ma i fatti suoi se li sa fare molto bene.

  31. Non che si tratti di manovre volte al tornaconto spicciolo,ma una dose di narcisismo in sovrappiù, fa fare questo ed altro.Comunque l’ultima cosa che vuole fare è far cadere il governo,questo lo so per certo ,a lui interessa la sopravvivenza del partito .E questo mi fa incazzare perchè le strategie (per utilizzare il suo linguaggio) allora dovrebbero essere altre.Questa è l’antica storia del Pantheon e della Rotonda.

  32. Ragionando su quanto avete detto tu e Cap nei commenti precedenti, a me viene una serie di riflessioni generali:

    – io trovo abbastanza normale che ci sia disagio nella sinistra per quello che è l’attuale funzionamento del Governo e anche per i contenuti dei suoi provvedimenti.

    Meno normale può sembrare che a esprimere questo disagio in modo autorevole sia il Presidente della Camera: e questo non perché sia inusuale – e in parte lo è – che il Presidente della Camera esprima un giudizio politico di questa portata, ma perché l’area sinistra della coalizione non è ancora capace di trovare una voce di pari autorevolezza tra le sue fila.

    Detto questo, a me Bertinotti (preso come leader politico) sembra aver detto cose abbastanza più leggere di quelle dette nel recente passato da focosi ministri contro altri focosi ministri.

    Mastella per fare un esempio sta dicendo le stesse cose che ha detto Bertinotti riferendole ogni volta all’immediato futuro: che poi non se ne faccia nulla, buon per il Governo, ma il concetto è sempre quello.

    Dini – che solo grazie alla condizione numerica del Senato è divenuto voce in capitolo in questo momento politico – sta facendo la stessa cosa con ben altra arroganza.

    Di sicuro le reazioni alle parole di Bertinotti non faranno piacere alla sinistra, che si vedrà per l’ennesima volta additata ingiustamente di essere elemento di instabilità per questa coalizione che è stata messa in pericolo molto più spesso sia nella credibilità pubblica sia nella tenuta parlamentare da altre forze politiche (esterne al PD, e di questo do atto a Sed: e soprattutto esterne ai DS).

    – Ora però, non si può negare che nel presente si stiano delineando i nuovi rapporti politici dei prossimi anni e che questo stia avendo ripercussioni sugli attuali equilibri.

    Né si può negare che la nascita del PD debba coronare la sua funzione con l’avvicinamento elettorale (e lo sottolineo elettorale) a nuove forze di centro, così come implorato dalla Margherita in sede di costruzione del PD (Marini, Rutelli e altri hanno espresso bene questo concetto).

    Allo stesso modo, molti esponenti della Margherita ma soprattutto altre forze politiche minoritarie della coalizione hanno espressamente chiesto che nel futuro non ci siano alleati di ispirazione comunista.

    A me onestamente non interessa questo giochino a 2-3 anni (ma anche fossero mesi, chissenefrega) dalle prossime elezioni.

    A me però interessa sottolineare come sia innegabile che la stessa esistenza del PD presuppone un cambiamento delle alleanze del futuro del centrosinistra.

    E mi pongo delle domande:

    – cosa pensa Veltroni dell’opera di destabilizzazione di Dini e Bordon?

    – Veltroni ritiene che nel futuro si possa governare anche con questo tipo di forze politiche parassitarie in nome della garanzia elettoralmente rassicurante di togliersi dalle balle la sinistra?

    Perché un qualsiasi sistema elettorale che tolga la voce ai piccoli partiti la toglie sempre e solo a quelli agli estremi e forse a quelli territoriali.

    Perdere probabilmente Bertinotti per ritrovarsi ancora Dini, Bordon e Manzione.

    A Veltroni questo futuro politico piace?

    A Veltroni interessa che una futura coalizione abbia rapporti di forza interni basati sul consenso elettorale o gli vanno bene gli attuali sistemi di ricatto parlamentare?

    E’ normale che la Sinistra guardi al futuro anche con la possibilità di fare opposizione, a me pare che tutti debbano essere preparati a questa eventualità.

    E’ normale anche che Veltroni stia cercando convergenze sulla riforma del sistema politico con la destra, cosa che nemmeno la Sinistra Arcobaleno (e giustamente) eviterà di fare qualora si dovesse votare una riforma elettorale.

    Io ritengo che il rancore della sinistra sia motivato, che sino a oggi non abbia prodotto danni al governo, che abbia accettato con grande senso di responsabilità di pesare (sia nel numero dei ministri che nel programma di Governo, anche quello originario) molto meno della Margherita che ha preso meno voti e che sia un rancore prodotto anche dalla mancanza dei doverosi attestati di fedeltà dagli esponenti del PD che avrebbero l’autorevolezza per esprimerli e dar loro valore (leggi Veltroni)

  33. Usciamo dalla logica di chi crea più disagi al governo e chi meno.Di sicuro il Centro ha fatto più macelli ma proprio questo sembrare invece “più” colpevole la Sinistra , non è un indicatore da poco.

    Meriterebbe una riflessione a parte.

    Il problema vero sta nell’incapacità di essere coalizione connesso ai noti mal di pancia aritmetico senatoriali.

    Punto.

    Dopodichè non sto nella testa di Veltroni ma di Veltroni giudico il percorso (negli anni ) e i fatti.

    Intanto Paps ti sfuggono forse i rapporti di forza dentro al PD,Rutelli and co, chiedendo di escludere questi o quelli, esprimono una modalità che non ha diritto di cittadinanza dentro una forza politica che ha deciso di stilare un programma e di sondarne le modalità attuative attraverso alleanze “con chi ci sta” ,il che è diverso dal fare un programma per accontentare tutti.

    Ciò detto il nodo sta nell’iniziativa politica non nei calcoli.

    Se tu nel programma metti (estremizzo ) la dittatura del proletariato e Casini ci sta,tanto meglio.

    Il male sarebbe fare un Programma esclusivamente volto al gradimento di eventuali alleati.

    E non è vero che il PD ha bisogno di cambiare alleanze, ha bisogno di cambiare il tipo di relazione da tenere con gli alleati e per fare questo devono cambiare le regole.

    Poi una parte consistente delle tappe del percorso futuro richiede giocoforza il concorso di tutti.

    Su Veltroni si fa più dietrologia che altro,io non vedo fin qui comportamenti che lascino intendere altro futuro se non quello che si prefigura : un clima pacificato che consenta di fare le cose importanti che servono a questo paese.Il resto sono illazioni e congetture.Tranquilli.

  34. Sed, l’ ultima volta del clima pacificato c’è stata la Bicamerale. E questa non è una congettura, non è un’ illazione, sono fatti. E non mi dire che non posso sapere come andranno le cose questa volta perchè i protagonisti sono gli stessi di quel periodo. In più c’è Veltroni e per me non è una garanzia…..anzi…..lo è, ma di altre cose.

  35. Io non posso qui mettermi a fare ogni volta l’avvocato di Veltroni.

    Messe così le discussioni alla fine danno sempre risultato zero.Non sono occasioni per riflettere ma per dimostrare fino all’estremo ciascuno i propri teoremi.Io guardo alle cose e non ho la palla di cristallo.Se dovessi fare la stessa dietrologia non finirei più tra Bertinotti,Diliberto e Pecoraro.

    A me pare che ci sia un estremo bisogno di diversificarsi e dividersi e soprattutto di configurare la propria identità attraverso l’individuazione di un nemico.

    Io questi bisogni non ce l’ho,mi dispiace.Qui siamo a fare scelte a carattere politico,anzi ancora meno : stiamo scegliendo la nostra collocazione partitica futura.La visceralità è ammessa ma francamente di sprecarla per alchimie o schemi mi pare eccessivo.

    La bicamerale poi non mi sembra sia un paragone calzante.

  36. Sed, non voglio litigare, ma se tu dici che c’è bisogno di configurare la propria identità individuando dei nemici mi rappresenti come una persona dalle idee confuse, priva di ideali. Così sembra dalla tua affermazione, ma forse ti riferivi ai politici che hai citato dopo, quindi dico solo che non sono d’ accordo. A me fa piacere che tu non abbia bisogno di individuare nemici, ma ognuno ha i suoi bisogni e non voler identificare una controparte (o non poterlo fare) può voler dire anche che non si ha molto chiaro e definito il proprio progetto politico. Non sarà il caso tuo, ma la tua chiave di lettura vale quanto la mia. Io non faccio della dietrologia, ti ho ricordato un fatto e mi sembra più che calzante, visto che tu parlavi di ‘clima pacificato’. Se tu non hai voglia di fare l’ avvocato di Veltroni io non ho voglia di fare quello della sinistra, ma mi pare che tutti e due invece lo facciamo spesso e volentieri. La pensiamo diversamente, non c’è mica niente di male…

  37. Parlo di Veltroni non perché voglia imputargli colpe, eh, ne parlo solo perché è evidentemente lui il presente e il futuro del centrosinistra, l’uomo che dovrà venire a capo delle scelte e dei dubbi di cui stiamo parlando da qualche tempo sugli equilibri prossimi venturi della politica.

    E’ lui l’uomo che può, oggi, fare chiarezza: certo, per il futuro, ma chissà che le sue idee non possano avere risvolti pratici anche nell’immediato presente.

    Spero vivamente che questa rivoluzione del metodo delle coalizioni riesca al PD, e che i suoi contenuti siano davvero avulsi dai capricci teodem e calcolistici di qualche rumoroso esponente margheritino.

    E che questo non comprometta la tenuta elettorale di quel partito, a cui auguro di riuscire nella missione di prendere voti al centro, trasformandoli in credibilità e chiarezza.

    Ho i miei fortissimi dubbi che questo rigore ideale si possa tradurre in un miglioramento elettorale, ma spero di sbagliarmi.

    Sono convinto anche io che non governerà con Berlusconi, ma so anche che in futuro i voti della sola Udc potrebbero non bastare per governare.

    E che sicuramente i vari parassiti centristi di oggi avranno giocoforza ancora più voce in capitolo di quanta ne abbiano oggi.

    Personalmente penso che Veltroni voglia tenersi duro solo nei fatti futuri, e non nelle attuali parole: non è sbagliato, anzi, è decisamente furbo e giustamente furbo, da parte sua.

    Spero che sia davvero il politico che descrivi tu, e che tiri fuori la nettezza che Prodi non può tirare fuori ora contro i parassiti che stanno ammazzando il centrosinistra di oggi.

  38. Ti sbagli, ti rappresento come una persona con una sacrosanta e sin qualificante esigenza che tuttavia non può avere il sopravvento sul resto.Perchè abbiamo altrettanto bisogno di “compagni” cioè di cercare i nostri simili.E il clima pacificato pure ci occorre per ragionare…mica per pianificare le contraddizioni. Non devi personalizzare, anche noi qui dentro siamo alla ricerca di nostre regole per intenderci.E non è nemmeno vero che la pensiamo diversamente.Se dovessimo scegliere una misura per risolvere un problema XYZ sono sicura che sarebbe la stessa..

  39. Ma sì, io lo so che la pensiamo uguale sui temi importanti, figurati….è nel giudizio su alcune persone che la pensiamo diversamente, ma ci sta anche questo. Io non voglio che finisca come nel ’98, tutto qui. Non voglio che questo Governo deluda gli elettori di sinistra definitivamente e dialogando con certe persone penso possa succedere…. a me farebbe piacere se andasse come tu dici, magari fosse così….è che non mi fido purtroppo….

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