Bocca di Rosa

Bocca di Rosa

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Chi reclamava certezza della pena, nel frattempo ha  trovato solo un moltiplicarsi di nuovi reati da inserire nel Codice, in rapida ed esponenziale crescita. Quanto alle certezze, basti la cronaca : da una parte si presidiano militarmente gli obiettivi sensibili, dall’altra si consente ad un folto gruppo di teppisti tra Napoli e Roma, ogni tipo di devastazione e sopruso, dimenticando di tutelare, chessò…quantomeno i viaggiatori muniti di biglietto. E pensare che fino a qualche tempo fa si parlava di riforma del Codice, di accorpamenti, di depenalizzazioni  di alleggerimento  dalla nota dei reati civili con ricadute nel penale, in una parola di  razionalizzazione che sarebbe andata a sostenere un più agevole governo della Giustizia e prodotto  un minor affollamento delle carceri tramite l’introduzione di pene alternative. Macchè, qui si parla di braccialetti e di nuova, apposita, edilizia. Più galera per tutti ! E’ il nuovo tormentone.  Ma il pensiero politico che sottende qualsiasi provvedimento del Presente Governo, è sempre lo stesso : far pagare il peso di ogni disagio sociale  alle vittime, l’anello debole, quello più facile da inquadrare, distruggendo, se possibile, quanto di sensato e di positivo è stato costruito in questi anni. E in materia di prostituzione – tanto per dire – la Comunità Europea aveva spesso elogiato il sistema di protezione delle vittime messo a punto, qui da noi. Permessi di soggiorno, una rete di assistenza contro le possibili ritorsioni delle organizzazioni malavitose, occasioni di reinsiremento sociale e lavorativo, offrivano più di una possibilità a chi voleva uscire dal racket. Lo chiamavano Modello Italiano lassù a Bruxelles. Invece siamo tornati all’orrore,  quello che, se esercitato in privato, è molto meno orrorifico. Ricacciare le prostitute entro il perimetro dell’illegalità, costringerle  al chiuso di appartamenti, significa solo renderle invisibili e pertanto più vulnerabili. E che dire dell’abolizione del reato di favoreggiamento, un gran regalo ai protettori che  vedranno così spianata la strada per far prosperare i loro affari, potendo, da qui a poco, affittare impunemente case per far esercitare le donne che risulteranno così, sempre più sfruttate. Ed ecco che ci ritroviamo catapultati  mezzo secolo indietro, in una marmellata immonda di clienti colpevoli e minori rimpatriati come pacchi postali   – Liberiamocene ! -.. Che ce ne importa di quello che trovano a casa loro? –  Mara Carfagna, dopo aver fatto pace col suo passato di vedette che seppur a diverso titolo, ha immolato il suo corpo  alla carriera, può accomodarsi in prima fila, insieme alla fitta schiera dei moralizzatori di questo Paese (riconoscibili dalla doppia, tripla e multipla morale) additando l’unica vera colpevole di tutta questa faccenda che –  non dimentichiamolo  – resta sempre Bocca di Rosa.

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