Eco da un altro mondo

Eco da un altro mondo

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Stanotte qualcuno del pubblico, durante il discorso di McCain, ha provato a fischiare al primo accenno del nome Obama. La foto qui sopra non esprime del tutto il disappunto, ma non c’è stato bisogno d’altro che quel gesto di riprovazione, le mani che respingono, una  smorfia infastidita e il fischio è rimasto per aria. Il resto del discorso è stato pronunciato in un silenzio quasi perfetto.

Magari il fair play, il riconoscimento della sconfitta, il rendere omaggio al vincitore, il dire che comunque quel giorno sarebbe stato importante per gli afroamericani, fanno parte del bagaglio di un politico di lunga esperienza e per di più – officer and gentlemen – cresciuto in una famiglia con una consolidata tradizione militare e poi educato all’Accademia Navale. Un comportamento di circostanza, si potrebbe dire, ma il corpo non mente mai : il fastidio per quel fischio, era autentico.

Sono immagini che qui da noi, abituati come siamo alla pratica di umiliare l’avversario come metodo di confronto politico, arrivano davvero come eco dell’altro mondo. Qui la destra coglie addirittura l’occasione per ricordare a Veltroni che ha vinto Obama, mica il PD italiano e che dunque si faccia da parte e lasci lavorare chi si è aggiudicato il consenso. Mentre Romano Prodi ancora aspetta la telefonata di felicitazioni per aver vinto le Politiche del 2006.

Ma che male abbiamo fatto ?

4 pensieri riguardo “Eco da un altro mondo

  1. Se non fosse poi che quì, oltre che a scannarsi a vicenda, i nostri politici non fanno neanche un cazzo.

    Mi sembra inoltre di aver sentito stamattina che McCain ha addirittura incitato i suoi elettori a sostenere Obama, perchè, oltre che il loro presidente, sarebbe stato il suo. Quì non appena vince una parta, l’altra pianta sempre un casino inneggiando ai brogli elettorai.

    Bah

  2. Hai ragione Nancy… ma se il numero 92 allude alla tua data di nascita, ci sono buone speranze che tu riesca a cambiare le cose.Io me lo auguro.

  3. Credo che uno dei mali endemici sia il non voler cambiare, il rimanere attaccati a logiche del secolo scorso senza la minima intenzione di attualizzarne il senso, il valore….

    Che poi è un modo come un altro di far morire istanze importanti.

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