Sweet home?

Sweet home?

Davanti ad una casa priva di vie d’accesso,  laddove altri hanno il giardino o il cortile,  loro hanno un’autostrada mai terminata, chiusa da dieci anni, deserta. Loro sono una bizzarra famiglia e utilizzano quello spazio un po’ surreale come veranda, parco giochi, solarium, pista di pattinaggio. Si direbbero un gruppo compatto, lieto, giocherellone, ma a ben vedere quella  ricerca di felicità vissuta ai margini, lontana da mode e da rumori nasconde seri squilibri. Quando all’improvviso  l’autostrada sarà ultimata e prenderà a funzionare rendendo loro difficoltosa la sopravvivenza,  reagiranno come sempre : ignorando la realtà fino all’autoesclusione, alla rinuncia,  murandosi in casa per sfuggire ai rumori e all’inquinamento


Opera prima – documentari a parte –  di Ursula Meier, molto apprezzata a Cannes e dalla critica francese in genere. Meno dalle nostre parti, dove il film è stato giudicato cerebrale e un po’ troppo metaforico. In realtà la sceneggiatura funziona benissimo mentre cresce il disagio o quando, da piccoli e grandi indizi, viene rivelata la natura sostanzialmente folle  di quell’ insieme domestico. Ma essendo la narrazione costruita pietra su pietra, per essere destinata ad un finale tragico, l’happy end che la regista ammette di aver voluto inserire all’ultimo momento, squilibra l’economia del racconto,  risultando spiazzante e curiosamente stonato, quell’ improvviso risolversi della tensione, banalmente …nel trionfo dell’amore.

Il nemico non viene da fuori a turbare una serenità che non esiste e in cui ci  ostiniamo  a credere, il nemico è dentro di noi. Negazione ed autodistruzione procedono di pari passo. Sbaglia la critica che ha bollato questo film come criptico.

Grandissima Isabelle Huppert regina – e probabile artefice – incontrastata dell’Incubo Domestico e magnifica interprete del disastro psichico sotterraneo, ruolo a lei congeniale e già largamente sperimentato.

Futura Presidente della Giuria a Cannes 2009, compito che si propone di assolvere democraticamente con  occhio particolarmente attento al cinema di qualità che però richiami il grosso pubblico. Aspettando un nuovo Fellini. Che arrivi o meno, una cosa è certa : Isabelle sarà all’altezza.

Home è un film di Ursula Meier. Con Isabelle Huppert, Olivier Gourmet, Madeleine Budd, Kacey Mottet Klein, Adélaïde Leroux Drammatico, durata 95 min. – Svizzera, Francia, Belgio 2008. – Teodora Film

 

5 pensieri riguardo “Sweet home?

  1. Jamais.

    Ma sai cosa vuole dire ciò?

    Che nemmeno Angelique si potrà mai sottoporre a critica.

    Comunque non dar retta alla critica italiana Dizzy e, se ti capita, va a vedere questo bel film…lei è fantastica.

  2. confidiamo allora nella programmazione del cinema d’essai sotto casa… poi lei è lei, sempre una grande interprete

  3. Le copie in circolazione sono pochine (anzi nemmeno credevo che ci arrivasse in Italia) speriamo. Ma un cinema d’essai che si rispetti eventualmente, non ascolta le richieste del gentile pubblico ?

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