Tu nun canusce ‘e ffemmene

Tu nun canusce ‘e ffemmene

Palazzo Grazioli 0840

Giuliano Ferrara almeno in una cosa ha ragione :  affidare la propria difesa al quadrangolare  amici – alleati –  legali – dipendenti,
è stato da parte del premier  una imperdonabile leggerezza. Un po’ perchè un personaggio istituzionalmente rappresentativo certe faccende le sbriga in prima persona – dov’è finito il rapporto privilegiato- col- popolo-offresi-no- intermediari? –  un po’ perchè il teorema Mavalà – cadute di stile a parte – presenta qualche crepa.

Per  eccesso di congettura, vedi l’interpretazione in chiave Rossella – il premier non ha bisogno di pagare –  insomma come dire : tutte si sentirebbero onorate – sia quando il taglio Mavalà, diventa, ma solo apparentemente, un po’ troppo forense – il premier non sarebbe penalmente perseguibile anche nel caso che la sua accusatrice dicesse il vero –

Resta inteso che nessun legale avveduto metterebbe le mani avanti in questo modo.

In entrambe le circostanze, nell’ansia di negare un addebito se ne suggeriscono altri, ovvero il quadro di conduzione diciamo spensierata – tra pizza e champagne, divani, voli di stato e motoscafi scortati dai carabinieri – dell’ esistenza del Presidente, non viene minimamente scalfito. 

Che poi a ben vedere è quel che conta. E laddove, sotto qualsiasi costellazione tranne quelle dittatoriali, all’uomo di governo viene richiesta sobrietà, qui tutti coloro  che sono impegnati nella difesa strenua dell’innocenza del cavaliere, in realtà non fanno altro che confermarne lo stile di vita, diciamo sopra le righe. Che male c’è a circondarsi di gente giovane?

Non è stravagante vedere personaggi che delle strategie comunicative hanno fatto la ragion d’essere di questa politica, annaspare in uno spericolato gioco da caduta dei gravi  : più giustificano, minimizzano, argomentano e peggio è? 

Ma la più grossa la raccontano – uomini di mondo, fini conoscitori dell’animo femminile, intellettuali organici, direttori editoriali e via dicendo –   quando alludono alla donna origine di questa nuova tornata di scandali.

C’è una cosa che non capi­sco: come sia possibile che a una donna va­da bene il passare per sempre come quella dei mille più mille, cena e dopocena…d’ora in avanti chiunque parlerà di lei, sarà su quello. Devono averla pagata parecchio. Insinua Carlo Rossella in un intervista al Corriere

Eccome no. Prima le paghiamo, anche per partecipare ad una cena e poi ci lamentiamo di quanto siano mercenarie, corruttibili e ispiratrici di grandi complotti.

Ovviamente qui sfugge completamente la portata di un movente fondamentale  : la consapevolezza, di essere stata usata oltre il consentito e senza adeguata contropartita.

Nella testa di questa signora sono venuti meno i termini di un accordo che la vedeva merce di scambio. Alla luce dello stravolgimento in atto di valori, rapporti, usi e costumi,  come darle torto ? Sarà mica lei l’inventrice di questa nuova cultura?

Vendetta? Anche. Ma quello casomai è un effetto. La causa è soprattutto l’orgoglio ferito. E di quello ognuno ha un personale concetto. Non solo la letteratura pullula di donne che per rivalsa arrivano a distruggere se stesse.

Qui si tratta di molto meno, tutto sommato.

Ma come si fa a mettere a repentaglio il proprio ruolo istituzionale  di custode di segreti di ogni fatta, con tale leggerezza? Problema centrale diventa quello della ricattabilità del premier. Non si scappa.

Ad ogni nuovo passaggio, rivelazione, intervista, tornano in mente  parola dopo parola, le dichiarazioni di Miriam Bartolini, la moglie offesa in altra dignità cui si deve l’apertura di questa crisi.

Tutto quadra dunque, ben oltre Noemi. Difficile far passare il Presidente del Consiglio come un ingenuo farfallone in balia delle virago approfittatrici. Anche questa, nel caso,  sarebbe letteratura. E non delle migliori.

Nell’illustrazione : bandiera su Palazzo Grazioli di Dave Coombs

 

6 pensieri riguardo “Tu nun canusce ‘e ffemmene

  1. eh… pure la bandiera si contorce sul pennone. E chissà quante altre signore avranno ancora da dire. Lui è uno che le promesse non le mantiene mai.

  2. Wälze sie, Busentowelle,

    wälze sie von Meer zu Meere!

    Oddio che hai combinato con questa vecchia lagna carducciana…ora non la smetto più

  3. Visto l’inglese che foto? Davvero un’angolatura speciale…

    eh se quel pennone potesse parlare…del resto la vicinanza con palazzo venezia..

  4. La poesia è una traduzione pedissequa di quella tedesca, quindi Carducci si è affaticato poco.

    Ovviamente è una vecchia lagna anche in lingua originale.

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