Come ti erudisco il pupo ( la divina ventosa)
Questo è il mio migliore amico che sta facendo sesso con la mia ragazza su un tavolo Ikea che ho comperato in supersaldo. Comincia così, con un diretto allo stomaco e un numero incredibile d’indizi stipati in pochi fotogrammi , Wanted – Scegli il tuo destino – la bella rilettura cinematografica della graphic novel di Mark Millar e Jeffrey G.Jones , irriverenti fumettari di epoca moderna, diretta dal kazako Timur Bekmanbetov, dotato regista di blockbuster russi di altissima qualità. Dunque lui, il proprietario del tavolo , è un ragazzotto sfigato e perdente ( e come se non bastasse, anche molto somigliante a Silvio Muccino ) che tra vessazioni umiliazioni e tradimenti conduce un’ esistenza opaca in cui persino il bankomat o il supermercato diventano luoghi di frustrazione – in effetti lo sono per chiunque, la differenza sta nel fatto che lui lo ammette – Ora, come ben si sa, un backround del genere segna irrimediabilmente il destino e poichè tra il lavorare in un ufficio gestione – già assistenza – clienti, sotto i tacchi di una capufficio perfida arrogante e cicciona e diventare un killer spietato, il passo è breve, ecco qui pronta e servita la bella storia del percorso formativo e di iniziazione – da sfigato a implacabile giustiziere – di Wesley- Muccino e del suo glorioso riscatto tramite impegno sul fronte del crimine per il bene dell’umanità .
Insegnante d’eccezione Fox – Jolie, toccherà a lei la scozzonatura e l’addestramento del perdente. E qui viene il bello del bello : Angelina diva sconsacrata è oramai divenuta talmente brava – e bella ! – da somigliare ad una ventosa che risucchia lo spettatore dalla poltrona fin dentro la storia. Abbandonati i pendantif di sangue ex coniugale e gli atteggiamenti darkettoni – che comunque non rinnega – anima, in questo film, un personaggio di donna infelice alla quale non è facile star vicino, che non s’immamora e nemmeno si diverte a fare quel che fa ma che è sorretta esclusivamente da una forma di – sui generis – senso del dovere. E per rendere il tutto più credibile, Jolie ha tagliato buona parte delle battute del copione, cedendo la parola ai tatuaggi dei codici binari che ha sul braccio : conosci i tuoi diritti e – omaggio a Churchill – lacrime e sangue. Bravissimo anche Morgan Freeman nel ruolo ieratico di capo della confraternita di killer. Di un film di azione sorpresa e pallottole è delittuoso rivelare oltre. Come pure sarebbe un peccato archiviare questo lavoro di puro intrattenimento nel novero delle pellicole di serie B. Lo snobismo provinciale che generalmente accoglie questo genere di film , fortunatamente è agli sgoccioli. Qui abbiamo sul piatto un incrocio coraggioso tra comics e cinema, un regista dalle qualità necessariamente visionarie per rendere avvincente la storia, attori in grande spolvero e un altissimo livello ortografico. C’è bisogno di volgarità, storielle e splatter fine a se stesso, per realizzare un prodotto che sta bene al mercato? Macchè, il cinema americano si conferma sempre più vincente nella mission impossible di coniugare box office e qualità. Prova ne è che Wanted, questa settimana, batte e stacca Un’estate al mare, di parecchie distanze. Vi diranno che tra le pieghe di questo film è nascosto un messaggio sul controllo della verità, l’11 settembre, il Bene e il Male…lasciate perdere ! Davvero abbiamo bisogno di alibi per avere due ore di puro intrattenimento? Ogni film – anche il più insulso – spesso sin al di là delle intenzioni , ci racconta della società in cui viviamo. Il divertimento non sta nel decriptare eventuali messaggi e farne materia di disanima. Il bello sta nella….visione che, non a caso, si chiama così e a cui, nella fattispecie, contribuisce questa corale di attori, autori, sceneggiatori, registi ..semplicemente…frenetici.
Wanted è un film di Timur Bekmambetov. Con Angelina Jolie, James McAvoy, Morgan Freeman, Thomas Kretschmann, Terence Stamp, Chris Pratt, Lorna Scott, Common. Genere Azione, colore 110 minuti. – Produzione USA 2008. – Distribuzione Universal Pictures




Chi voleva scendere in piazza hic et nunc – perchè le cose succedono adesso e a ottobre ..chissà – ha avuto la sua occasione di spiattellare in faccia al Cav ( No Cav ! No Cav!) che ne terrà, assieme al governo , il dovuto conto, ( cioè zero, visto anche come sono andate le cose) tutto il suo risentimento per le leggi canaglia, vergogna, ad personam etc etc etc. A quella piazza, continuo a pensare, sia dovuto ogni democratico rispetto. Proprio per questo, cioè proprio perchè rispetto non diventi uno dei tanti termini privi di senso, rifiuto l’idea che dei convenuti a quella manifestazione, sia stata carpita la buona fede. Come dire: sono arrivati per una civile protesta e si sono ritrovati – sorpresa ! – sul palco, Guzzanti figlia a cantare le osterie o Grillo a pigliarsela con chi capita – di questi tempi è di turno Napolitano – Che dire…uno che si sente turlupinato e non ha voglia di menar le mani o di aizzare una polemica, gira i tacchi e se ne va. Diversamente, di quella piazza è parte. E senz’appello. Mi dispiace per quegli organizzatori che hanno tentato in extremis di mettere una pezza, ma a chi predispone la prima uscita ufficiale dell’Opposizione, non è consentito che l’iniziativa sfugga di mano, ne’, visti i rapporti di forza, che la consistenza numerica non sia rilevante. Pena la figuraccia della montagna che partorisce il topolino o dei pifferi, sempre della montagna, che andarono per suonare e furono suonati. E poichè il taglio degl’interventi era largamente annunciato e noto ad ognuno l’acume politico di Guzzanti figlia and co, quel che è accaduto non è stato poi un fatto così accidentale. Il punto è, che pur di far numero per dimostrare a Veltroni e ai suoi, chi regge le fila della Vera Opposizione, non si è badato troppo per il sottile, convocando una manifestazione dagli obiettivi fragili, "con chi c’è". Siamo alla pre-politica con tutto quel che ne consegue in termini di efficacia dell’azione di contrasto. Bene fa Veltroni a marcare le distanze. Lo vogliono i molti elettori del PD che non riconoscono nelle modalità di Piazza Navona i termini di una cultura del conflitto così come la sinistra li ha sempre intesi. Nel frattempo in Parlamento va in discussione il Lodo Alfano che la maggioranza vorrebbe approvato per domani. Con trecento emendamenti dell’Opposizione la vedo difficile ma magari Di Pietro tira fuori dal cappello un’idea migliore.