Il lodo alla gola
Condicio sine qua non, l’emendamento blocca processi sparisca dal decreto sicurezza, è l’approvazione in tempi rapidi del Lodo Alfano. Casini ieri ha definito baratto l’astensione dell’UDC in sede di Commissione, promettendo ulteriori chiarimenti quest’oggi in aula. Presumibilmente dirà che la norma blocca processi, oltre a difettare di requisiti costituzionali, comporterebbe gravi danni all’amministrazione della giustizia : migliaia di processi sospesi oggi, graverebbero tra un anno sulla già oberata normale amministrazione. Quindi la scelta dell’UDC sarà non ostacolare l’adempiersi di quello che viene considerato il male minore : l’immunità sino alla fine del mandato per le alte cariche dello Stato. Quanto al PD, la posizione di netta contrarietà può essere attenuata dalla rinunzia all’ostruzionismo, se la blocca processi viene ritirata ed accolti due emendamenti a miglior chiarimento della non reiterazione dell’immunità. Siamo ad una delle pagine peggiori della vita politica in questi ultimi anni , non tanto per lo scambio che è una pratica consolidata, ma per l’entità del ricatto che sovrintende tutta l’operazione. Se sarà approvato il Lodo è possibile che si risolva l’attrito tra magistratura e governo, tra Governo e Quirinale e che i rapporti tra Opposizione e Maggioranza si normalizzino e con essi – si auspica – anche una ripresa dell’attività parlamentare fin qui, tutta incentrata a risolvere i casi giudiziari del Premier. Se fossimo in un paese normale anche lo scudo dell’immunità sarebbe, magari con qualche correttivo riguardante reati e cariche, un provvedimento normale. Se ne potrebbe parlare come di un istituto di garanzia, un contrappeso all’indipendenza della magistratura. Così non può essere, segnati come siamo da questa quindicinale anomalia, non riusciamo nemmeno a pensare ad un provvedimento in astratto,come si dovrebbe. Ed è per questo che oggi la maggioranza si assume una grande responsabilità : quella di far approvare un provvedimento che in molti ritengono addirittura di natura costituzionale, con il voto contrario dell’opposizione. Il Lodo in questione è una brutta legge, non ci sono paragoni ne’ analogie possibili con paesi che ne adottano di simili. Estende al presidente del consiglio l’immunità che abitualmente è dei capi di stato, allarga la rosa dei reati non processabili, fino a comprendere quelli comuni. Siamo lontani da quell’idea di Politica che si vuole immune perchè in grado di processarsi da sè. Siamo ad un’ipotesi truffaldina sostenuta da un ricatto. Di questo almeno, si spera, che gl’italiani abbiano consapevolezza .
6 pensieri riguardo “Il lodo alla gola”
Il problema è il Parlamento: ci vorrebbe una bella ventata di proporzionale puro, così la gente recupererebbe un po’ di buone maniere.
non dimenticare la riduzione dei parlamentari e la soppressione del senato o rivisitazione in chiave di parlamento federale. Continuo a sostenere la tesi della fuga americana nello staff Clinton, dopo esservi sistemati nella vostra umile dimora dello Upper east side, fate in modo di chiamare anche me, come usavano un tempo gli emigranti.Per un modesto compenso e cinque serate su sette a Broadway posso sistemare i fiori freschi nei vasi della sala ovale. Il resto del tempo vado in giro con tua madre,mi faccio insegnare l’arte del gesticolamento in cambio di qualche buona parolaccia in slang
Ma con la politica italiana di oggi, da un punto di vista funzionale i parlamentari potrebbero essere tranquillamente 3, non cambierebbe nulla.
Con la Legge Elettorale attuale è chi Governa a decidere chi deve fare il Parlamentare e il capovolgimento doloso di questo cardine di una Repubblica Parlamentare ci sta trasformando in una Democrazia (solo elettiva) dei babyplebisciti.
Poi chi si ribella al sistema, organizza raduni in cui parlano sempre le stesse persone, ognuna con un logo, poco peggio persino dei congressi dei partiti: partecipazione ammessa lo sventolio della bandiera (possibilmente distribuita).
Mia madre gesticola sempre at home, se riesci a farla uscire di casa ti porto a casa nostra 5 sere su 7 (con al massimo, allegato un ticket per il lettino sulla spiaggia)
Un’amica è passata da assessore a parlamentare.Dice che è un ‘esperienza del cavolo,si annoia,non fa granchè e guadagna decisamente troppo. Ho pensato che qualunque professionista in gamba,in capo all’anno, può tirare su gli stessi soldi dei parlamentari divertendosi e imparando molto di più.
Forse è per questo che il nostro personale politico non è brillante,chi sa fare di meglio si rifiuta di diventare onorevole.Magari se fossero di meno lavorerebbero di più..eppure ci sono belle energie in giro, a me capita di incontrare gente interessante o di essere invitata a iniziative e ascoltare dibattiti. Bisogna svecchiare…ma svecchiare davvero e poi Walter Veltroni deve aprirsi al confronto altrimenti è la fine…
Davvero mamma non trova cose interessanti da fare fuori? Beh la colpa è vostra che non le proponete itinerari brillanti….datevi da fare
Continuo a pensare che il Parlamentare lì, lì dentro all’Aula, sia più un rappresentante politico che un tecnico, e che sia giusto così.
Sono i Partiti che difettano di personale tecnicamente qualificato: si dovrebbe ascoltare l’Italia (mica solo noi, eh) strutturare il problema con annessa soluzione e farlo diventare Politica in mano al leader, ossia il Parlamentare di turno.
Nel dire queste cose faccio un mea culpa che non finisce più, visto che studio ancora nell’attesa di diventare competente quel tanto che basta da fare un manifesto di protesta per ogni delibera comunale letta.
Guarda, gli Uffici dovrebbero essere la fonte di consulenza principale del parlamento, abbiamo funzionari di ottimo livello e la scuola superiore della pubblica amministrazione offre ancora una buona formazione….ma..i politici non si fidano, temono il boicottaggio e siccome non sono in grado di distinguere…. ( ma soprattutto si vergognano di dire ” non lo so”) le cose diciamo che non sono mai così piane…di qui la marea di avvocati e magistrati nelle fila di tutti i partiti.( a parte Berlusconi che se li tira tutti dietro per altri motivi)