Pericoloso invasore si prepara allo sbarco

Pericoloso invasore si prepara allo sbarco

Il pericoloso migrante qua sopra si porta avanti con lo scellerato programma di invasione, sostituzione, occupazione di posti riservati ai sovrani titolari imparando a camminare sulla nave che lo ha portato fin qui.

Piccoletto (ma cattivo eh) annovera già un vissuto da spavaldo avventuriero tra traversate, marosi, soste nei porti e incertezze che tuttavia non hanno scalfito la ferma volontà di reggersi sulle proprie gambe. Cioè di andare avanti. Lui.

Noi invece no. Continuiamo a girare la testa dall’altra parte o a credere che con il cinismo si possa preservare l’Identità (con la maiuscola anche se viene da ridere), l’Economia, il Lavoro e ultimamente, ci raccontano, anche garantire l’affermarsi di un’autentica cultura antirazzista.

Il benvenuto e la buona sorte al piccoletto. Messi come siamo, quella dell’invasione potrebbe non essere una cattiva idea.

Buon 1957

Buon 1957

Cravatte bianche tra i drappi e i decori della Crown Room al Romanoff’s Restaurant di Beverly Hills. Si festeggia l’inizio del 1957, l’anno che sarà di Arianna, de L’Ultimo treno per Yuma, di Aquila solitaria, di Passaggio di notte e de La Banda degli angeli. La foto di Slim Aarons suggerisce allegria – mai visto Gary Cooper ridere così – eleganza e nonostante la location infiocchettata, una certa sobrietà.

Non avendoli vissuti, non posso rimpiangere quei tempi ma il solo fatto che a questi divi non passasse per l’anticamera del cervello di sembrare uno di noi facendosi ritrarre mentre mangiano un supplì o si allacciano una scarpa, mi fa sembrare tutto meraviglioso. Si lo so che trattasi di quattro conservatori repubblicani (Stewart più moderato) etcetc ma che sollievo vederli, ciascuno nei propri panni, esprimere un’identità precisa.Buon 2019.

Il più bravo di tutti a raccontare

Il più bravo di tutti a raccontare

 

“Ma filmare è vivere, e vivere è filmare. È semplice, nello spazio di un secondo guardare un oggetto, un volto, e riuscire a vederlo ventiquattro volte. Il trucco è tutto qui”.

Non so se quella scena del disseppellimento fosse tratta da un episodio realmente accaduto, spero di sì per quel senso autenticamente liberatorio che suggerisce la bandiera di stracci rossi cuciti insieme, prudentemente nascosta durante il ventennio e infine esibita con gioia sfrenata, troppo grande per sventolare, viene agitata sull’aia da decine di mani.

Ci lascia il più bravo di tutti a raccontare, a dirci chi siamo, a trasformare la letteratura in immagini. Grazie di tutto.

Miserabili

Miserabili

(Il ministro dell’ Interno e vicepremier Matteo Salvini durante il dibattito in aula al senato sul voto di fiducia, Roma, 05 giugno 2018. ANSA/ANGELO CARCONI)

Come è potuto accadere lo sappiamo molto bene. Dove andremo a finire è meno chiaro  anche se gli esordi sono quelli che sono. Ma non si tratta solo di fogli persi, contratti, clausole, congiuntivi a vanvera e cravatte sbagliate. E nemmeno dell’accozzaglia di forze politiche ostili in campagna elettorale ed ora alleate sotto la guida di un incolore, improbabile, ancorché privo di qualsiasi autonomia, Premier.

Ergo, il giudizio su questo governo non abbisogna dell’attesa di provvedimenti. I nazionalismi non hanno mai prodotto  niente di buono (guerre, al più) mentre il ridicolo armamentario sovranista oltre che un fiero retaggio del tempo che fu, serve solo a gonfiare il petto senza offrire l’ombra di un vantaggio. Su tutto poi domina un cinismo fin qui sconosciuto anche alla Destra più becera : lasciare più di seicento persone in mare in attesa di conoscere il proprio  destino – come se non ne avessero avuto abbastanza –  al fine di farne un elemento negoziale con l’Europa è una crudeltà inaudita, non parliamo poi dello scopo biecamente elettorale, delle urne aperte sulla sofferenza del prossimo speculando sull’ignoranza e sulla paura.

Si sono messi a confronto con Malta, un’isola che ha un numero di abitanti inferiore ad un quartiere di Roma e che percentualmente accoglie più di noi. E infine hanno ricevuto una lezione dalla Spagna. Con ciò credo che Salvini abbia finito di fare il bullo con la chiusura di porti e confini.