Nel giorno delle esequie di Enzo Biagi, Annozero ne ha ricordato la figura con una puntata dedicata all’ Informazione. Giustissimo, sebbene i microfoni spianati sul Presidente del Consiglio e sul Ministro delle Comunicazioni chiamati a rispondere dell’iter della legge Gentiloni sulla soglia della camera ardente, non siano apparsi di grande eleganza. Del resto il giornalista se non è un po’ barbarico, che giornalista è? Ad ogni buon conto, in studio si è colta l’occasione per parlare di editto bulgaro, ostracismo,di condizionamenti,di politica invadente di lottizzazione e di Rai. Non di Qualità che pure credo, sia stato uno degli assilli di Enzo Biagi ma è sottinteso che quando in una trasmissione (o altrove) si è molto impegnati a interpretare il ruolo di Martiri del Sistema non si ha molto tempo per occuparsi d’altro.Viene da pensare che appena un mese fa dopo aver visto una delle puntate più fumose della Saga Santoriana, siamo andati a dormire con la netta convinzione di vivere in un Paese dove i Ministri Indagati rimuovono i Giudici Scomodi con la connivenza del Parlamento Intero . Nella stessa circostanza i magistrati presenti – Forleo e De Magistris – con o senza metafore letterarie di un certo impatto, hanno lasciato intendere di essere costantemente nel mirino di pressioni e di istituzionali inviti alla prudenza.Nei giorni successivi una bagarre giurisprudenzialpolitica ha occupato, tra dichiarazioni,chiarimenti smentite e articoli sui giornali, il dibattito nazionale.Infine si è capito che non c’era nulla da capire, atteso che il Ministro di Giustizia avesse agito senza strappi alle procedure e che ogni altra considerazione poteva essere sospesa in attesa del verdetto del Consiglio Superiore della Magistratura al quale è stata correttamente affidata la valutazione dell’intera vicenda De Magistris . Per quanto invece riguarda Clementina Forleo ieri l’altro è stata ascoltata dalla Prima commissione del Csm al quale ha riferito di :
Un colloquio amichevole nel corso del quale il procuratore generale di Milano Mario Blandini avrebbe consigliato al gip Clementina Forleo di essere prudente, cioe’ di depositare, come prevede la legge, solo le intercettazioni strettamente attinenti all’inchiesta sulle scalate bancarie; facendole presente anche di essere venuto a conoscenza della preoccupazione del leader diessino Massimo D’Alema che finissero con il diventare pubbliche anche sue conversazioni personali, in cui avrebbe espresso giudizi poco lusinghieri su suoi colleghi di partito, come il segretario Piero Fassino.(Ansa)
Tanto rumore per nulla. O troppo poco per giustificare, il clima avvelenato,le manifestazioni di solidarietà,le ricadute, il senso di smarrimento che i cittadini possono aver provato di fronte al fatto che non ci si può sentire tutelati se gl’intralci alla Giustizia sono così scientifici,puntuali come si è voluto far credere.Non mi sono trovata d’accordo con il giudice Forleo per una serie infinita di motivazioni che ho già espresso altre volte ma sono altrettanto convinta che di tutta la confusione che è scaturita ( e che invariabilmente le si è ritorta contro in termini anche di evidente sofferenza ) lei abbia responsabilità assai circoscritte.Tornando all’Informazione credo che oltre alle puntate in cui si evidenziano in termini drammatici, le storture di cui siamo vittime, sarebbe doveroso imbastire un Puntatone in cui si fa chiarezza sull’intera Questione dei Giudici, nei termini in cui realmente è , abbandonando il ricorso ai toni scandalistici,sull’accaduto non sarebbe male, porgere le scuse al Ministro Mastella trattato un po’ come la pezza da piedi del giornalismo arrembante.Ma mi rendo conto che sarebbe troppo pretendere.