Buona notte,Caterina

Buona notte,Caterina

CatePoi arrivò il mattino e col mattino un angelo
e quell’angelo eri tu, con due spalle da uccellino
in un vestito troppo piccolo e con gli occhi ancora blu.
E la chitarra veramente la suonavi molto male,
però quando cantavi sembrava Carnevale,
e una bottiglia ci bastava per un pomeriggio intero,
a raccontarlo oggi non sembra neanche vero.
E la vita Caterina, lo sai, non è comoda per nessuno,
quando vuoi gustare fino in fondo tutto il suo profumo.
Devi rischiare la notte, il vino e la malinconia,
la solitudine e le valigie di un amore che vola via.
E cinquecento catenelle che si spezzano in un secondo
e non ti bastano per piangere le lacrime di tutto il mondo.
Chissà se in quei momenti ti ricordi della mia faccia,
quando la notte scende e ti si gelano le braccia.
Ma se soltanto per un attimo potessi averti accanto
forse non ti direi niente ma ti guarderei soltanto.
Chissà se giochi ancora con i riccioli sull’orecchio
o se guardandomi negli occhi mi troveresti un pò più vecchio.
E quanti mascalzoni hai conosciuto e quante volte hai chiesto aiuto,
ma non ti è servito a niente.

Caterina questa tua canzone la vorrei veder volare
sopra i tetti di Firenze per poterti conquistare.

Francesco De Gregori – Caterina  (dall’album Titanic)

12 pensieri riguardo “Buona notte,Caterina

  1. un altro pezzo di storia della musica che se ne va.

    Buon viaggio, Caterina

    non potevi trovare modo migliore per salutarla, sed

  2. Caterina Bueno,ricercatrice e studiosa di antichi canti toscani.Le sue esecuzioni sono anche in “ci ragiono e canto”

  3. erano cantanti popolari un tempo, poi studiarono e diffusero le tradizioni delle regioni cui appartenevano. Erano Rosa Balistrei in Sicilia, Maria Carta in Sardegna, Caterina Bueno in Toscana, Giovanna Marini nel Lazio e Matteo Salvatore in Puglia. A Napoli c’erano De Simone e la NCCP. Ricordo così a caso i concerti che ho ascoltato da questi cantori in un teatro napoletano che si chiamava “Teatro Instabile” che non lo era solo di nome. Eravamo seduti su instabili tavole di ponte che sovrastavano il palco e i biglietti d’ingresso erano scritti a mano su fogli di carta gialla da macelleria. Quanti ricordi.

  4. Conoscevo la Balestrieri, Profazio, la Carta, Ciccio Busacca e la Marini. La Bueno, chissà perché, non ho mai avuto modo di sentirla…

    Busacca, se non ho le traveggole, aveva aperto una pizzeria a Torno, dove si andava a mangiare a quei tempi ( mnu siciliano)!…In Internet non ne ho trovato traccia, ma non posso essermela sognata!

    A quei tempi uno dei miei amici era musicista e appassionato di musiche popolari…Era lui che ci faceva sentire i dischi e ci aveva portato in quella trattoria…Ora devo ritrovarla .

  5. Della pizzeria o trattoria….Mi pareva che fosse a Torno, in una di quelle viuzze in salita del paese vecchio. Si lasciava la macchina giù al lago e si saliva…Alle parete c’ erano le foto di lui che cantava con vati personaggi. Le sere in cui c’ era poco affollamento, se gli girava, prendeva la chitarra e cantava insieme al ( credo ) figlio. Ma possibile che mi sia sognata tutto questo??? :-0

  6. Ma no ..magari siccome lui è morto il locale è stato chiuso ma possiamo sempre chiedere a Samuele che è di Torino e qui ci legge per conoscenza.

  7. No Sed, non Torino , bensì Torno , sul lago di Como !!! ;-))) ( Anche Gùggol, se digito Torno, mi scrive TORINO…;-)

  8. Esatto.Lì c’è la famosa Lizza delle Apuane che apre e chiude il disco.

    Poi vedi se hai anche “Ci ragiono e canto” dell’anno dopo per la regia di Dario Fo.Caterina in quel disco canta le “500 catenelle d’oro” cui allude De Gregori ma soprattutto “Italia bella mostrati gentile”.

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