Il nuovo conio (che arretra)
Dirò forse una banalità, ma pare proprio che al Manifesto dei Coraggiosi – primo firmatario Francesco Rutelli vice premier, nella qualità, quindi con tutte le responsabilità che il caso impone – manchi il requisito fondamentale, cioè il coraggio. Il Manifesto che è di pieno appoggio alla candidatura Veltroni, è articolato in sette punti corrispondenti ad altrettante aree da riformare: ambiente,etica pubblica,potere d’acquisto,giovani,esteri,imprese,servizi alle persone.Il percorso volto all’ottenimento di queste coraggiose riforme, dovrebbe essere contrassegnato dalla costruzione di alleanze fin qui inedite . In soldoni :se Rifondazione comunista e la sinistra radicale in genere, continueranno ad esercitare il proprio potere di veto, il Pd, dovrà proporre un’alleanza di centrosinistra di nuovo conio, per non riconsegnare l’Italia alle destre ma soprattutto per non essere imprigionato dal minoritarismo e dal conservatorismo di sinistra né dalla paralisi delle decisioni. Si tratta, ovviamente, di una tesi legittima che scaturisce dalle difficili e deludenti vicissitudini della coalizione ma che comunque non tiene conto che una riforma elettorale ben congegnata già potrebbe impedire il reiterarsi di simili fenomeni. Peccato che con questo bel po’ di programma, Rutelli non si candidi a sfidare Veltroni alle primarie ma in qualche modo cerchi di ipotecarne il progetto politico . Intanto non è dato sapere se Veltroni sia d’accordo o meno con la strategia disegnata da Rutelli e poi perchè – e qui sappiamo bene come la pensa Veltroni – dai sette punti, brillano per assenza i temi dei diritti e della laicità e poichè se in materia di politica estera,finanziaria,pensionistica e del welfare in genere, si è sofferto parecchio a trovare la sintesi che consentisse di licenziare i relativi provvedimenti,altrettanto è accaduto per le unioni civili ad opera del cotè Rutelliano.Con la differenza che la sintesi faticosamente trovata dalle ministre Pollastrini e Bindi,è stata osteggiata fino a non poter vedere la luce per i veti incrociati,le sponde e i giochi di carambola interni, per non parlare delle palle incatenate provenienti dalla curia.Il problema del potere d’interdizione è dunque assolutamente speculare.Rutelli se ne faccia una ragione.
22 pensieri riguardo “Il nuovo conio (che arretra)”
Non ce la faccio a seguirli, col caldo che fa.
Seguo quaicòss leggendo il tuo blog . Altroché blog de raconti rosa!
Per quello bastiamo e avanziamo in tanti! Ognuno ( ovviamente) con la propria specializzazione e licenza di espatrio, al caso…;-)
Infatti gli unici veti reali sono stati quelli del centro, la Sinistra (gazzarra semi-propagandistica sulle pensioni a parte) è stata molto diligente.
Temo che la strategia di Rutelli sia quella del futuro pd.
I veti sono arrivati da qualsiasi parte e qualsiasi parte li ha messi in campo per ridicole questioni di piccolo potere.
Alla fine l’unica cosa che si è riusciti a ottenere è stato inquinare le acque e rendere poco chiara l’azione di governo.
Per quanto riguarda Rutelli,i prodiani non sono d’accordo,Parisi è stato più feroce di chiunque altro su questi sette punti.Escludo che i DS si siano messi a ballare, tantomeno Veltroni .La partita , è tutta da giocare e possibilmente senza schematismi.Prima di dire chi sono i compagni di strada il PD deve disegnare il percorso e gli obbiettivi.Vediamo cosa dice l’Assemblea Nazionale che uscirà fuori dal voto del 14 ottobre.Non è una buona strategia questo mettere il carro davanti ai buoi.Alla fine della fiera non si capisce perchè le ipotesi della minoranza devono diventare linea politica.Non è così che funziona la democrazia.
E poi a ben vedere il metodo Rutelli non risponde al metodo del candidato leader.Questo zompettio di alleanze comporta il proporzionale, cosa che Veltroni non apprezza di certo.
Lilas io sarei per il romanzo popolare,uno sfondo di grandi conflitti (guerre o lotte sociali) molta gente che si dispera e teneri impossibili amori tra appartenenti a opposte fazioni,opposti eserciti,opposte classi sociali.Insomma un bel po’ di casino tra Novecento e maria Venturi.Una pacchia.
Le minoranze governano indipendentemente dai sistemi elettorali, è la struttura di coalizione del nostro sistema partitico che pone le minoranze in condizione di far tutto ciò.
Nemmeno la Cdl con i suoi bravi 100 deputati di maggioranza ha voluto non esser schiava della Lega.
Il carro è già, politicamente, lì: il pd sarebbe un flop elettorale se passasse il messaggio che a dettarne le linee politiche fossero con forza i ds, e i ds questo lo sanno bene.
La Sinistra, invece di fare proclami troppo rigorosi sulle pensioni, dovrebbe pensare a una bella strategia sulla legge elettorale.
Io correrei il rischio di giocare d’anticipo e rilanciare il Mattarellum.
Sed? Che intendi con nuove alleanze? Sui giornali di alcuni giorni fa si titolava (per carità, i titoli…) che Fassino guardava al futuro dell’UDC. Poco tempo prima si dichiarava più propenso a toccare il codice civile per le unioni civili, anziché legiferare (dal mio punto di vista, meglio niente). A questo punto, quali sono le possibili alleanze? Quelle con l’UDC di Volonté? O con chi, se non la futura “cosa rossa”? Dici: “proporre un’alleanza di centrosinistra di nuovo conio, per non riconsegnare l’Italia alle destre ma soprattutto per non essere imprigionato dal minoritarismo e dal conservatorismo di sinistra”. Io sono d’accordo con Paps46. Molti veti sono arrivati dal centro. Perchè continuare a dare la colpa alla sinistra? Qualche passo da quella parte lo stanno facendo. Al centro, Sed, son barricati… La legge sulla pensione sarà fatta. E ai PDR l’amaro calice di incontrare i loro operai a Mirafiori (ora ancor più avamposto di FI). Vedremo su quella elettorale, sui DICO (o i CUS…), sul testamento biologico come si comporteranno i centristi, Rutelli e Mastella in primis…
Non ci siamo Paps,col maggioritario ciò non accade.Lo abbiamo nei comuni e funziona anche con pochi voti di scarto tra l’una e l’altra coalizione.
Per il resto bisogna mollare gli schematismi e ragionare in altri termini .In entrambi i congressi (anche quello della Margherita) si è posto il problema della laicità e dei diritti civili.Quella di mollare sui Dico e sul resto è un’ipotesi minoritaria
Quanto alle strategie la cosidetta sinistra radicale non può far altro che sostenere il proporzionale per la salvezza dei piccoli partiti.Il dramma è tutto lì.Che si possono inventare?
Sam ma hai letto il mio post?
Io non sono affatto d’accordo con Rutelli.Qui è tutto da vedere,lascia stare le interpretazioni su quello che dice Fassino.
Sarà il caso di procedere per gradi.Prima il PD e poi le alleanze.
Non so se vi è chiaro ma non ci sono ancora ne’ liste ne’ programmi.Abbondano invece le presunzioni,le interpretazioni e il resto.
Una cosa è certa.Questo anno di esperienza di governo non si può replicare.
Non ha funzionato.Ciò non significa che automaticamente le future alleanze prevedano l’UDC.Perchè dovrebbe essere così?
Amica, l’ho letto due volte: non mi riferivo al discorso su Rutelli, quanto all’altra affermazione che ti riportavo.
Giusto ciò che dici qui nei commenti: se ancora non si conosce il “cos’è” o “cosa sarà”, perché anticipare il “con chi”?
Ciò che penso, però, è che la nostra politica ha sua storia, ben precisa: solo un partito come Forza Italia è nato senza una storia, ma con dei chiari fini. E mi sembra che il PD ne ricalchi la genesi. Quanto al discorso sulle alleanze, Sed, non vedo tante scelte: o si punta verso il centro (e in questo indicavo l’UDC – peste li colga – con o senza discorsi di Fassino) o a sinistra. Insomma, riuscirà a crescere sto benedetto soufflé con tutte ste mani sul forno? Che se si apre appena lo sportello, vien giù tutto.
Io ho paura che i tre livelli:
governo attuale
costruzione del PD
future ipotesi elettorali
si mischino e generino confusione.
Il problema delle alleanze dipende da quale Partito e dagli scenari esterni ad esso che ultimamente sono piuttosto mutevoli.
Se per esempio dovesse prevalere l’ipotesi diciamo laica,vedi possibile un’alleanza con l’UDC?
A me sembra che la sinistra cosidetta radicale sia affetta da sindrome dell’orfano,non passa giorno che non strillano all’abbandono.Ma perchè non si organizzano invece di piagnucolare?Le future alleanze dipenderanno anche dalla loro capacità di consorziarsi ,di far chiarezza al proprio interno…
Non vedo analogia tra PD e FI col PD si uniscono due importanti esperienze politiche improntate alla solidarietà FI era, ed è il partito di Berlusconi.Loro si non hanno retroterra ne’ cultura se non quella del corporativismo e dell’affermazione di interessi particolari.Ciò detto (e tanto per smentire il torcicollo verso Casini) oggi si sono candidati Rosi Bindi e Furio Colombo.Entrambi per l’ipotesi laica.Entrambi contrari all’ipotesi Rutelli come del resto Prodi,i Prodiani e una larga parte dei DS.
Dici: “proporre un’alleanza di centrosinistra di nuovo conio, per non riconsegnare l’Italia alle destre ma soprattutto per non essere imprigionato dal minoritarismo e dal conservatorismo di sinistra”
Questo lo dice Rutelli,Sam,non io.
E allora ti chiedo scusa. Quella frase non avevo capito che l’avesse detta Rutelli…
Quanta pazienza… e dire che l’avevo letto due volte, il post.
Vedi, sono talmente amareggiato nei confronti della virata cattolica di alcuni DS e del peso della corporazione cattolica di gran parte della Margherita, che non mi aspetto nulla di buono dal PD…
C’ho il dente avvelenato. Tu non sai quanto.
oppovera me …e dire che per mettere ancora più distanza tra me e bellu guaglione avevo scritto in corsivo le sue dichiarazioni.
E c’hai pure ragione. Devo smettere di leggere blog quando torno da lavoro e comunque non dopo le 22. Quel corsivo m’ha ingannato. La prossima volta per aiutarmi metti anche le virgolette!!! ;)
E’ difficile organizzarsi quando non sei abituato a proporre politiche fattibili ed economicamente sostenibili da anni, e quando si aprono almeno 2 costituenti in contemporanea.
Speriamo che ci riescano e che sappiano anche uscire dal guscio delle solite proposte politiche, perché di spazi innovativi a sinistra ce ne sono eccome.
la cosa più sensata potrebbe essere una federazione che lasciando intatte le diverse componenti, offre spazi per ipotesi comuni.Oltretutto se si facesse subito ci sarebbe tutto il tempo per elaborare strategie.Invece si perderà tempo in dibattiti ideologici e si provvederà a costruire qualcosa a ridosso delle prossime elezioni.Questo è quel che vedo, spero di sbagliare
E’ quello che vedo anche io, in effetti.
Però io vivo in un contesto in cui i partiti di sinistra non esistono, e onestamente federare cose che non esistono non ha senso… La prospettiva unificante (che poi, sarà il futuro a dire quanto sarà anche unitaria) mi pare l’unica prospettiva d’azione plausibile.
Superlistone alle Europee, che spero non venga vissuto come la lotta per la sopravvivenza.
Del resto, è davvero difficile ipotizzare che la Sinistra possa prendere meno dell’Udc sommata a qualche altro transfuga centrista…
Tutto dipende dalla legge elettorale e dal riparto dei seggi, e il Referendum elettorale è per la Sinistra (ma non credo solo per lei, io credo soprattutto per il Governo Prodi) un effettivo nemico.
La federazione taglierebbe la testa al toro del confronto sui particolarismi.Discussioni che porterebbero via tempo prezioso e non sevirebbe ad un piffero.Però…attenzione se dovesse trattarsi di puro stratagemma elettorale funzionerebbe solo in parte.
Le Europee non sono l’occasione migliore per far chiarezza.Sinistra radicale e DS confluiscono nello stesso gruppo in Europa.
Quanto al referendum,andrebbe bene se funzionasse da pungolo per una nuova legge, altrimenti diventerebbe il disastro di cui abbiamo già detto in altre circostanze.Io in tal senso più che grandi certezze coltivo consistenti perplessità
E se a qualcuno, dopo il fallimento delle trattative per una nuova legge, venisse in mente di far cadere il Governo per rimandarlo?
A me sta venendo questa paura, sed: faccio bene a tenermela oppure posso dormire tranquillo?
Dormi comunque tranquillo.Alla fine della fiera,se il governo dovesse cadere le chances sarebbero comunque molteplici.Non ultima quella di tornare a fare l’opposizione.Mica ci spaventa.Ma prima di arrivare a quello..venderemo cara la pelle.
Il mio scenario peggiore è: passa il referendum – Mastella a cose fatte diventa più rompiscatole e fa cadere il Governo – Napolitano tentenna tra il Governo tecnico per aspettare il Referendum e sciogliere le Camere – la cdl spinge per nuove elezioni e il centrosinistra a non osteggiarle – Napolitano scioglie le Camere – e poi il resto.
A me non spaventa stare all’opposizione, a me spaventa che vadano altri al governo…
A proposito di altri, ma tu credi che questa cosa che Berlusconi possa defilarsi sia credibile? Io penso di no.